Con la propria gamma, ampia e diversificata, di trattori specializzati, l’azienda di Migliarina di Carpi, che dalla fine di maggio – per effetto dell’omologa del concordato preventivo da parte del Tribunale di Modena – è ufficialmente parte dal gruppo Lovol Heavy Industry Ltd, uno dei maggiori produttori di macchine agricole in Cina e nel mondo, intende riaffermare, con rinnovato ottimismo e fiducia nel futuro, il proprio ruolo di protagonista nello scenario della meccanizzazione agricola “made in Italy”.
Ronin 50, compatto e versatile
Supercompatto nelle dimensioni, accattivante nel look, largamente personalizzabile ed adattabile ad una vasta gamma di impieghi: si presenta così il Ronin 50, azionato da un motore 4 cilindri Lombardini LDW da 2.199 centimetri cubi di cilindrata che eroga una potenza di 48 CV. La trasmissione è meccanica, a 12+12 rapporti con inversore sincronizzato e dispositivo Fast Reverse, presente nella versione a 4 ruote motrici, che permette di effettuare le manovre in tempi molto più rapidi. Contribuiscono a garantire un’elevata manovrabilità anche il raggio di sterzata di 3,1 metri e l’angolo di sterzo di 55 gradi. Due regimi (540 e 1.000 giri/minuto) alla presa di forza a comando meccanico, sincronizzata di serie con le velocità del cambio. A richiesta le prese di forza anteriore e ventrale, con regimi di rotazione di 1.000 e 2.000 giri al minuto rispettivamente. L’impianto idraulico con portata di 33 litri serve il sollevatore posteriore del tipo alza/abbassa (opzionale lo sforzo controllato), con capacità di sollevamento di 1.600 chili. Di serie due distributori a doppio effetto con ritorno leva a molla, mentre è opzionale il sollevatore anteriore, provvisto di una capacità di sollevamento di 350 chili. Disponibili anche fino a quattro distributori supplementari, di cui due ventrali. Sia nella versione cabinata sia in quella RollBar, il posto di guida è su piattaforma integrale montata su 4 ammortizzatori elastici a viscosità variabile. Ergonomia e comfort sono garantiti anche dalla cabina “Full Glass”, con un’ampia superficie vetrata che garantisce un’ottima visibilità in tutte le direzioni, e dal posizionamento dei comandi, facili da azionare.
Quasar 90, “tre trattori in uno”
Il principale punto di forza del Quasar 90 consiste nella capacità di combinare in un’unica macchina i pregi dei trattori specialistici, degli isodiametrici e dei cingolati. Una prerogativa resa possibile dalla compatta struttura portante, con altezze contenute, distribuzione del peso equamente ripartita tra i due assali e conseguente baricentro basso che assicura stabilità e sicurezza anche in forte pendenza, dal ridotto raggio di sterzata (2,9 metri), dall’assale anteriore oscillante su un arco di 24 gradi e dalle quattro grandi ruote motrici quasi isodiametriche. Il tutto senza rinunciare al comfort e alle prestazioni garantite da un motore VM 4 cilindri turbo da 2.970 centimetri cubi di cilindrata e 82 CV di potenza massima, abbinato a una trasmissione a 8 marce in avanti e 8 in retromarcia con inversore sincronizzato oppure 16 marce in avanti e 8 in retro grazie al dispositivo Dual Power che riduce del 20 per cento le velocità. Da segnalare l’impianto idraulico con pompa ad ingranaggi da 43 litri al minuto di portata che alimenta il sollevatore posteriore meccanico in grado di alzare fino a 2.400 chilogrammi e la disponibilità di un massimo di 3 distributori ausiliari posteriori e 3 anteriori modulari. A richiesta, il Quasar 90 può essere dotato anche di sollevatore anteriore e presa di forza frontale. Montata su quattro ammortizzatori elastici, la piattaforma integrale isola l’operatore dalle vibrazioni. La cabina, a sua volta, è offerta in 3 versioni: GL6 standard (altezza da terra: 2,14 metri), SGI Low Profile (altezza: 1,84 metri) e Super Low Profile (altezza: 1,74 metri).