Gli agricoltori sono alle prese costantemente con delle sfide, ultime delle quali i cambiamenti climatici e l’impronta di carbonio dell’agricoltura. Con politici e consumatori che ora chiedono una maggiore sostenibilità della produzione alimentare, l’agricoltura deve continuare a nutrire la crescente popolazione e affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.
Al primo Sustainability Day dell’azienda, John Deere ha discusso con agricoltori, consulenti ed esperti come l’industria delle macchine agricole può contribuire per trovare un migliore equilibrio tra economia ed ecologia. In particolare, la digitalizzazione può ridurre l’impatto ambientale e aiutare gli agricoltori a raggiungere le stesse o anche più elevate rese con minore utilizzo di fertilizzanti minerali, prodotti agrochimici e carburante.
«Gli agricoltori possono diventare dei manager del clima – ha detto in apertura dell’evento Markwart von Pentz, Presidente della Divisione Ag di John Deere – e l’agricoltura potrà essere quella che risolve i problemi, non quella che li crea. La digitalizzazione è un fattore chiave per rendere l’agricoltura più sostenibile. Inoltre, garantisce una migliore trasparenza attraverso una migliore documentazione, grazie alla quale gli agricoltori saranno in grado di riconquistare la fiducia dei consumatori».
«L’agricoltura di precisione consente agli agricoltori di combinare un efficiente lavoro sul campo con la protezione dell’ambiente e della natura – ha aggiunto Peter Pickel, responsabile delle tecnologie future –. Ricorrendo a queste tecnologie, entro il 2030 le emissioni di CO2 potranno essere drasticamente ridotte dell’11%».
Durante la Giornata della Sostenibilità, John Deere ha individuato tre aree che hanno un particolare impatto sulla sostenibilità dell’agricoltura, che riprendiamo sinteticamente.
Maggiore protezione del suolo
La protezione del suolo riguarda principalmente l’utilizzo di macchine con un’impronta maggiore, che consente di ridurre il dannoso compattamento del suolo. Ciò garantisce una maggiore fertilità del suolo, aumentando la porosità e la capacità del suolo di immagazzinare più nutrienti e acqua. Negli ultimi anni, i trattori sono indubbiamente diventati più pesanti. Tuttavia, il compattamento del suolo è costantemente calato grazie all’uso di pneumatici più grandi e alla capacità di lavorare a basse pressioni di gonfiaggio. Per esempio, un moderno trattore da 22 tonnellate genera una pressione di soli 0,6 kg/cm² a terra, mentre un trattore da 3 tonnellate e 75 CV costruito negli anni ‘70 ne esercita una molto maggiore, pari a 1,5 kg / cm². I trattori cingolati, poi, sono ancora più delicati sul terreno. Il nuovo quadricingolo di John Deere (8RX) ha una superficie d’appoggio enorme (4,6 m²), quindi la pressione di contatto è molto bassa (solo 0,4 kg/cm²). Una superficie d’appoggio maggiore significa anche minor profondità delle tracce, e quindi minor compattazione negli strati del terreno più profondi e minor resistenza al rotolamento. Tutto questo significa minor consumo di carburante e quindi meno emissioni di CO2. I test hanno dimostrato che in questo modo si può ridurre il consumo di carburante del 10%, per cui questo innovativo concetto guida può fornire un contributo significativo alla protezione del clima.
Concimazione più accurata
La fertilizzazione con letame è spesso oggetto di un dibattito pubblico critico. Non c’è dubbio che il liquame sia un prezioso fertilizzante organico che deve essere utilizzato correttamente. Tuttavia, questo funziona solo se l’agricoltore è in grado di determinare la richiesta di nutrienti della coltura e il contenuto nutritivo del letame. Oggi, entrambi possono essere misurati con precisione prelevando campioni di suolo e piante e i risultati consentono agli agricoltori di creare mappe applicative, che rendono possibili applicazioni di fertilizzanti sito-specifiche.
Con il sensore John Deere HarvestLab, il contenuto nutritivo del letame può essere misurato con precisione. La tecnologia Nir identifica le quantità esatte di azoto, fosforo e potassio, anche quando i valori variano. Controllati in tempo reale da queste misurazioni e raccomandazioni sulle mappe applicativa, il trattore e lo spandiliquame sono in grado di regolare automaticamente la dose da distribuire. Questo garantisce l’esatta quantità di fertilizzante organico da distribuire in base alle esigenze specifiche della coltura, evitando sovra e sottofertilizzazione. In ultima analisi, ne trarrà beneficio anche l’ambiente, poiché la produzione di concimi consuma molta energia e genera molta CO2.
Protezione mirata delle colture
Anche le sovrapposizioni e il sovradosaggio di prodotti agrochimici andrebbero evitati. Dal punto di vista tecnologico, John Deere propone di risolvere questi problemi con il sistema di guida satellitare AutoTrac, il sistema intelligente SectionControl e il controllo individuale dell’ugello ExactApply. Allo stesso tempo, vi è una crescente tendenza verso l’uso di trattamenti sito-specifici o anche sulle singole piante anziché trattare interi campi.
In questo ambito la nuova tecnologia See & Spray di John Deere è ancora più precisa. Telecamere ad alta velocità e intelligenza artificiale aiutano a intercettare i gruppi di colture e See & Spray Select può identificare le malerbe e applicare un diserbante in punti specifici nel campo. Il prossimo passo è il sistema See & Spray avanzato, in grado di distinguere tra le malerbe e le colture. Ancora una volta, solo le singole infestanti sono trattate, mentre la coltura non è toccata. La tecnologia See & Spray è attualmente applicata su colture a file e può consentire risparmi di diserbanti fino al 90%. In conclusione, da citare anche il controllo meccanico delle infestanti tramite telecamere ad alta velocità: il sistema di John Deere AutoTrac Implement Guidance fornisce un controllo preciso delle sarchiatrici meccaniche interfila. La precisione del sistema consente di operare a velocità fino a 16 km/h.