Una passione che è passata da padre in... figli. La famiglia Goldoni colleziona trattori e macchine agricole dagli anni ‘70. Prima il papà Giorgio e poi Nicola e Simone Goldoni si sono lasciati affascinare dai mezzi meccanici di un tempo.
La collezione è custodita a San Felice sul Panaro (Mo), ma chiamarla così è riduttivo.
Nicola e Simone non solo sono restauratori, ma hanno pure realizzato un prototipo su bozzetto originale Landini.
«Si è trattata di una sfida con noi stessi - affermano i due fratelli - praticamente realizzare un Landini cingolato partendo da un bozzetto originale. Nel 1952 fu pubblicato il disegno di quello che doveva essere un 30 a cingoli. Abbiamo realizzato le fusioni, la trasmissione e tutto quello che mancava partendo da un Landini 30. Tutto è stato fatto secondo i disegni e alla fine la trattrice pesa 1,2 tonnellate in più rispetto al similare gommato. Però ‘tira’ quanto un Super».
Restauri meticolosi
La meticolosità del restauro, conforme all’originale, è una prerogativa della famiglia Goldoni. Non collezionano seguendo una marca o un’epoca, ma quello che gli piace e che presenta una validità storica. Ad esempio uno degli ultimi ritrovamenti, del tutto casuale, è un Landini L35 scovato in Veneto. Fu acquistato nel 1956 direttamente dalla stessa famiglia nella quale è stato ritrovato. Tutto è originale e ben conservato. Di certo è una macchina che ha lavorato poco ed è stata ben conservata. Ad esempio, il sedile presenta ancora buona parte dell’imbottitura originale. Anche il poggia-lampada per il riscaldamento della testa è quello dell’epoca. I documenti e perfino le chiavi sono quelle di 62 anni fa. La batteria è in bachelite e per la famiglia Goldoni l’aver trovato un trattore in tale stato di originalità è fonte di grande soddisfazione.
Un trattore molto amato, e piuttosto difficile da trovare, è l’Orsi Anteo. Costruito dal 1953 in soli 112 esemplari, aveva il motore del modello Argo montato su carrello cingolato. Quando viene portato alle fiere di paese o alle mostre statiche, riscuote sempre una grande ammirazione. I Goldoni hanno due Anteo, di cui uno in fase di restauro. I due esemplari hanno matricola 5 e 34.
Una parentesi: negli ultimi anni i collezionisti hanno trovato alcune imbottigliatrici marchiate LG, cioè Landini Giovanni, il fondatore della Landini che iniziò l’attività costruendo anche attrezzature enologiche. Perfettamente restaurate, queste imbottigliatrici rappresentano l’inizio della casa di Fabbrico (Re) e oggetti molto ricercati fra i collezionisti. Ma non è facile capire di cosa si tratti, magari se visti tutti impolverati e malmessi in mezzo a miriadi di oggetti di un rigattiere o in un mercatino: occorre l’occhio esperto che sappia dove guardare e ricercare il logo LG.
Occhio alle matricole
«Siamo fieri anche di questo L45 semincingolato - affermano mostrando un altro pezzo da novanta - che abbiamo restaurato con precisione seguendo tutto secondo capitolato, dalle parti meccaniche fino ai colori che sono il grigio e il giallo Landini. Questo esemplare risale al 1952 e abbiamo cercato tutti i ricambi originali per poter avere una macchina perfettamente integra rispetto a quando uscì di fabbrica 66 anni fa».
Nicola e Simone sono molto attenti alle matricole. Un Landini L35 prima serie della loro collezione ha matricola 29, quindi si tratta di uno dei primissimi esemplari. Altro trattore particolare, sempre pensando alla matricola, è un Vélite, che è uno degli ultimi 16 costruiti. Si sa, nel mondo del collezionismo i primissimi trattori sono ricercati quanto gli ultimissimi di un modello. Questo Velite ultima serie si differenzia soprattutto per la mascherina e il sedile.
Punto di riferimento per l’agricoltura americana era l’International. La famiglia Goldoni possiede un 15/30 e un 10/20. Il periodo è quello dei primi del ‘900. Non mancano le trebbiatrici. La “Montana” risale al 1939 e veniva utilizzata per i cereali, riso compreso. Era costruita dalla Succursale Italo Svizzera Macchine agricole con sede a Bologna. Della Fratelli Fabbri invece è la decanapulatrice, che serviva per lavorare le fibre della canapa destinate poi ai vari utilizzi.
Fra le altre attrezzature in collezione da segnalare, poi, una carrellata di aratri di tutte le dimensioni, utilizzati da trattori con cilindrate, e potenze, crescenti. Fa specie, perché esula un po’ dal contesto, un motore Isotta Fraschini da 1.100 cv e 57.500 di cilindrata, utilizzato in aviazione. Sotto restauro è anche un Lanz del 1929: per la precisione si tratta dell’HR 5 15/30. Costruito in Germania dal 1929 al 1936, ha una potenza alla barra di 15 cv e alla puleggia di 30. È un monocilindrico a testa calda che pesa 27 quintali e ha una cilindrata pari a 10.300 cc. Fin da subito fu considerata una macchina molto affidabile e con soluzioni tecniche all’avanguardia, naturalmente paragonandole all’evoluzione dell’epoca. «Si nota anche dalle fusioni - conclude Nicola - che la qualità era elevatissima. Successivamente questo è stato un motore copiato da molti. Restaurarlo e rimetterlo in funzione non è un lavoro facile: occorre tempo e dedizione. Noi non abbiamo fretta, ma sappiamo che poi tornerà come nuovo».
Accordo di collaborazione tra Edagricole e Gamae
La collaborazione tra Edagricole, con la rivista “Macchine e Motori Agricoli”, e Gamae non è una cosa nuova.
Risale, infatti, al 2008 l’idea di pubblicare su MMA articoli dedicati ai collezionisti di macchine agricole d’epoca con la supervisione del Gruppo Amatori Macchine Agricole d’Epoca. E dal 2018 a oggi su quasi tutti i numeri di MMA sono stati pubblicati articoli che raccontano le storie degli appassionati di trattori d’epoca. Dopo 10 anni, è arrivata l’occasione per formalizzare un accordo di collaborazione, che avrà durata annuale e prevede la fornitura di Edagricole ai soci Gamae di alcuni servizi:
- sottoscrizione dell’abbonamento alla rivista mensile MMA (Macchine e Motori Agricoli) a prezzo super-agevolato, che darà diritto al ricevimento della copia cartacea della rivista, della versione digitale al proprio indirizzo e-mail e alla consultazione via web dell’archivio dei numeri della rivista;
- rubrica fissa Gamae in tutti i numeri (in particolare, articoli dedicati ai collezionisti);
- produzione, stampa e divulgazione quattro volte all’anno dell’house organ dell’Associazione “Epoca Trattori”, i cui contenuti e pubblicità verranno definiti dall’associazione stessa; la divulgazione dell’house organ coinvolgerà anche gli abbonati alla rivista “Il Contoterzista”, sempre edita da New Business Media/Edagricole;
- pubblicazione del calendario annuale delle manifestazioni che in tutta Italia valorizzano i trattori storici, realizzate sia dal Gamae sia da altri circoli, da diffondere in allegato a MMA e alla rivista Il Contoterzista.
Questa collaborazione non esclude, ovviamente, ulteriori iniziative che l’editore in accordo con il Gamae deciderà di avviare, con l’obiettivo sia di fidelizzare gli associati sia di ampliare il raggio delle azioni di promozione dell’Associazione portate avanti insieme.
Insomma, i buoni propositi ci sono tutti, l’augurio è quello di riuscire a soddisfare le aspettative dei soci Gamae, ripagandoli della fiducia accordata.