Tecnologia, sicurezza, manovrabilità nonostante carichi sempre più gravosi: sono le direttrici lungo cui si muovono i costruttori di assali per mezzi trainati; in altre parole, gli assalisti, settore in cui il nostro paese vanta lunga e gloriosa tradizione. Tanto da fare degli assali Made in Italy un prodotto assai richiesto anche sul mercato internazionale.
È difficile crederlo in un primo momento, ma anche un componente decisamente “meccanico” come un assale può digitalizzarsi: un’evoluzione che presto o tardi coinvolgerà tutti i costruttori, almeno per i loro prodotti di punta, ma che già oggi possiamo vedere in alcuni, se così li vogliamo chiamare, pionieri. Il primo passo, compiuto da più marchi, è l’applicazione di un sistema di riconoscimento tramite tag o codice Qr. In questo modo diventa molto semplice per l’operatore accedere al catalogo dei ricambi senza il rischio di commettere errori: rischio peraltro reale, in un settore in cui il numero dei modelli è quasi infinito, anche a causa della forte personalizzazione che alcuni clienti – ossia i costruttori di carri – chiedono ai fornitori.
Il secondo passo in materia di digitalizzazione sarà il controllo da remoto. Già qualcuno, come Adr per esempio, ha messo sul mercato sistemi di monitoraggio e impostazione a distanza, che presto o tardi, probabilmente, entreranno a far parte di quella rete di raccolta dati che si sta lentamente formando nel settore e che porterà, tramite l’Internet delle cose, a registrare tutto, tenere conto di tutto e sfruttare tutte le informazioni raccolte per migliorare le lavorazioni e ridurre i costi.
Passando invece a temi più tradizionali, si lavora su due aspetti che riguardano al tempo stesso prestazioni e sicurezza: la sterzatura e le sospensioni. Di seguito trovate un aggiornamento sugli ultimi prodotti lanciati da tre dei principali costruttori italiani: Adr, Fad e Tvz.
Adr, dal semplice al complesso
Partiamo dal gruppo di Uboldo (Va), nettamente il primo costruttore di assali per il mercato italiano. Come da tradizione consolidata, essendo nell’anno dell’Eima si lavora per portare a Bologna novità di rilievo, molto probabilmente legate all’hi-tech. Non che gli assali attuali siano del tutto sprovvisti di tecnologia, comunque: Teknoax, per esempio, riassume in un solo componente un sensore di rilevamento del carico, un sistema di telegonfiaggio degli pneumatici con rilevatore di pressione, un sensore di velocità, un dispositivo per la tracciabilità e la programmazione delle manutenzioni e un impianto di monitoraggio generale collegato a un’App per cellulari. Il massimo, insomma, della tecnologia oggi applicabile a un assale.
Teknoax è disponibile anche in versione telescopica, con il nome di Variotrack: è regolabile tra 2,3 e 3,7 metri, per adattarsi a diverse situazioni di campo e strada. La sua particolarità risiede nel corpo centrale a doppio sfilo coassiale: in pratica i due cilindri idraulici scorrono dentro e fuori dall’asse rendendo possibile variare la carreggiata per ridurre il compattamento. Su questa soluzione Adr ha presentato domanda per un brevetto europeo.
Il costruttore varesino non dimentica però di presidiare l’altro estremo della domanda, dove si chiedono soluzioni semplici e funzionali allo stesso tempo. Lo fa con una sospensione meccanica (a balestra, quindi) che abbina prestazioni elevate (fino a 8 tonnellate di portata per elemento) a un’estrema semplicità d’uso: adatta a ogni tipo di carro, è infatti esente da manutenzione ordinaria (ingrassaggio etc) grazie a elementi elastici di raccordo. Si tratta di componenti derivati dall’industria automotive, che hanno il pregio di stabilizzare il carro anche a velocità elevate, ridurre il peso della balestra ed eliminare per l’appunto la necessità di ingrassaggio.
Segnaliamo infine il servizio di recupero rapido dei codici prodotto: scaricando una app dal sito Adr e usando il cellulare per rilevare un’antenna Rfid (sistema di tag a radiofrequenza) è possibile sapere, in pochi minuti, codice del prodotto, ordine di produzione e ottenere il link alla sezione post-vendita. «Migliorare costantemente il servizio ricambi – dicono in Adr – è uno dei nostri obiettivi, secondo il motto “Il ricambio giusto nel più breve tempo possibile”. Abbiamo pertanto ridotto al minimo i tempi morti dalla ricezione degli ordini, avendo creato un sistema di blister che ci permette di stoccare in magazzini automatici tutti i diversi ricambi. Lavoriamo anche, tra le altre cose, sulla possibilità di verificare a distanza molti parametri di uso della macchina: carichi, velocità, tempo di utilizzo ed altri valori. Accanto a ciò – ci spiegano dalla sede centrale – siamo impegnati sul fronte delle sospensioni, anche idrauliche, e della manovrabilità in ogni fase del trasporto. Senza dimenticare la sostenibilità, che si concretizza nella ricerca di soluzioni che riducano l’uso di materiali e aumentino la vita del prodotto».
Fad punta sull’idraulica
Un sistema per il recupero rapido dei ricambi è stato presentato all’ultima Eima anche da Fad, altro storico costruttore di assali. In questo caso sull’assale non troviamo un’antenna sul pezzo Rfid, ma un più comune codice QR, che tutti ormai abbiamo imparato a conoscere e usare. Inquadrandolo con il cellulare si arriva su una pagina che contiene sia il numero di serie del prodotto sia un esploso con tutte le parti di ricambio e relativi codici. Una soluzione, sostiene il costruttore bresciano, che ha soprattutto il pregio della semplicità.
Non digitale ma molto concreta, tuttavia, la vera novità di Fad per il 2022: l’automazione del noto sistema di sospensioni idrauliche indipendenti Sidra. Lanciata nel 2005 e coperta da brevetto internazionale, Sidra è una sospensione idraulica per assali di mezzi trainati. Grazie all’azione indipendente sui due lati dell’asse è in grado di livellare pendenze trasversali e adattarsi a terreni con forti discontinuità. Ora tutto questo processo diventa automatico, grazie a un accordo con la bresciana Tecnosystem, ideatrice di un sistema composto da sensori e attuatori che permette di gestire sia la regolazione delle sospensioni – in termini di maggiore o minor morbidezza e regolazione dell’altezza – sia quella delle ruote sterzanti, quando presenti. Il risultato è che le sospensioni Sidra risultano morbide in campo e rigide su strada, quando è richiesto un assetto stabile. Un piccolo terminale presente in cabina consente all’operatore di intervenire su questi valori adattandoli alle condizioni di lavoro.
Assali sterzanti per Tvz
Assali sterzanti VBA (a sinistra) e N
Anche Tvz ha di recente aggiornato e ampliato la gamma di assali sterzanti, presentando due nuovi modelli: Vba e N. Il primo ha il vantaggio di mantenere un corpo unico sia per la versione autosterzante sia per quella comandata, che si differenzia dalla prima per il cilindro centrale. Grazie a questa soluzione, sostiene il costruttore, è anche possibile sostituire il cilindro e l’ammortizzatore senza smontare l’asse dal carro.
L’assale a sterzatura comandata di tipo N, invece, ha la caratteristica di avere la cerniera quasi in asse rispetto al corpo, soluzione che permette grandi angoli di sterzo e lo rende ideale per veicoli che devono fare manovre in spazi molto ristretti. È il caso, per esempio, dei carri miscelatori, sui quali è usato come primo asse. Aggiornata e rinnovata, inoltre, la gamma di omologhe freni in linea con le normative europee.
Segnaliamo infine che l’azienda, nata nel 2006 e che oggi vanta uno stabilimento da 7mila metri quadrati coperti su 20mila di superficie totale, prevede per l’anno in corso un ampliamento da 4.500 mq e importanti investimenti nell’automazione e continua ad attribuire un’importanza centrale alla customizzazione dei prodotti secondo le esigenze della clientela.