La carenza di manodopera creatasi durante l’emergenza di questi mesi può essere almeno in parte sopperita dall’impiego della tecnologia, con i robot impiegati nel ruolo di “salva raccolti” nei campi. Lo sostiene un'analisi di Coldiretti, presentata nei giorni scorsi in occasione dell’Innovation Day organizzato in collaborazione con Filiera Italia e Bonifiche Ferraresi. A dare impulso a questa svolta tecnologica è l’agricoltura 4.0, un settore che, si stima, vale oggi 450 milioni di euro. Ecco, quindi, i droni alzarsi in volo per verificare lo stato delle colture, così come a terra sensori e sistemi informatizzati sorvegliano i campi suggerendo tempi e modi per irrigazione e fertilizzazioni con risparmi nell’uso quantitativo di acqua e prodotti. E, poi, robot che rendono automatizzate le coltivazioni in serra o molte delle operazioni nelle stalle. Non mancano, inoltre, trappole high tech contro i parassiti dannosi, così come la blockchain favorisce la tracciabilitá degli alimenti, che arrivano ai consumatori grazie anche a nuovi “Personal shopper” digitali. Secondo le stime di Coldiretti, l’agricoltura 4.0 di precisione rappresenta il futuro dei campi ed entro due anni potrebbe riuscire a coinvolgere il 10% della superficie coltivata in Italia con lo sviluppo di applicazioni sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti: dall'ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla minimizzazione degli impatti ambientali con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell'uso di acqua e del consumo di carburanti. Nell’ultimo anno, gli investimenti in nuove tecnologie espressamente dedicate al settore primario sono cresciuti del 22%, metà dei quali dedicati all’acquisto di sistemi per il monitoraggio e il controllo delle produzioni. Il 34% si concentra invece sulle attrezzature e i software gestionali, mentre il 14% sulle tecnologie di mappatura delle superfici e la raccolta di dati a supporto delle decisioni (Dati Coldiretti- Osservatorio Smartagrifood).
Per accompagnare i propri associati a questa progressiva implementazione dell’uso di nuove tecnologie in azienda, Coldiretti ha anche creato Demetra, una sezione del proprio portale che rappresenta un vero e proprio sistema integrato per la gestione on line dell'azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico. Un sistema per una gestione efficiente e sostenibile delle colture e affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici. Le opportunità offerte dall'agricoltura 4.0 con l'utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto ''Internet delle cose'' rischiano però spesso di non poter essere colte a causa dei ritardi nell'espansione della banda larga nelle zone interne e montane. Esiste purtroppo un pesante 'digital divide' tra città e campagna dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire. Un gap che va colmato in fretta se si vorrà davvero sdoganare l’agricoltura 4.0 in Italia.
Emiliano Raccagni