Macchine agricole: se l’Italia piange, l’Europa non ride

Dopo i primi tre mesi nel nostro paese consistente flessione delle vendite per tutte le tipologie di macchine. Ma le immatricolazioni dei trattori sono in calo in tutti i principali mercati europei

Ampiamente annunciato già a partire dalla fine dello scorso anno, il calo del mercato delle macchine agricole nel 2024 è adesso confermato anche dai numeri. E la flessione delle vendite non riguarda solo il nostro paese, ma tutta l'Europa o quasi, almeno per quanto riguarda le immatricolazioni dei trattori.

Contrazione dei redditi agricoli, stretta monetaria, incertezza geopolitica e inflazione hanno condizionato l’andamento del mercato agromeccanico nel primo trimestre dell’anno. E i dati relativi alle immatricolazioni - elaborati da FederUnacoma (l’associazione italiana dei costruttori) sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - indicano appunto per i mesi tra gennaio e marzo una flessione consistente per tutte le principali categorie di macchine agricole.

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono in calo sia le trattrici, che segnano un -25% fermandosi a 3.812 unità vendute (erano state 5.083 nel 2023), sia le mietitrebbie, che registrano un passivo del 56,7% (26 mezzi immatricolati nel 2024 contro i 60 del 2023).

Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine, le trattrici con pianale di carico registrano una flessione del 18,4% in ragione di 129 unità (158 nel 2023), mentre i rimorchi agricoli riescono a limitare il passivo al 6,1%, con un totale di 1.800 mezzi immatricolati nel trimestre (1.920 nel 2023). Per i sollevatori telescopici - una categoria di macchine che negli ultimi anni ha vissuto una robusta crescita - la contrazione è stata più consistente: nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e marzo il numero di unità vendute è calato del 37,2%, fermandosi a quota 236, vale a dire 140 in meno rispetto alle 376 del 2023.

A fronte di una domanda di tecnologie per l’agricoltura che rimane potenzialmente elevata - come dimostra la crescita dell’usato (nel 2023 +8,1% sul 2022) - la stagnazione dei redditi agricoli e l’incremento dei costi di produzione, insieme con le perduranti incertezze sullo scenario geopolitico, hanno finito per disincentivare gli investimenti in tecnologie agricole.

Tra i fattori che in questi mesi hanno influenzato l’andamento del mercato un peso di rilievo ha avuto anche la politica monetaria restrittiva seguita dalla Banca Centrale Europea. L’incremento dei tassi d’interesse si combina con l’aumento dei prezzi dei listini e questo rende più difficoltoso, per le imprese agricole e i contoterzisti, l’acquisto di mezzi nuovi. Nell’attuale congiuntura - sottolinea FederUnacoma - gli strumenti d’incentivazione statale, specie se a programmazione pluriennale, sono più che mai importanti per rilanciare gli acquisti di macchine di nuova generazione, e con esse il processo di digitalizzazione e ammodernamento dell’economia agricola nazionale.

La situazione in Europa

 

Per quanto riguarda le immatricolazioni dei trattori nei principali paesi europei, purtroppo l'Italia veste la maglia nera in termini di calo percentuale. A determinare il -25% hanno inciso soprattutto i trattori vigneto-frutteto, che hanno perso il 35% rispetto al pari data 2023, mentre quelli standard sono calati del 19,4%. Il segmento degli specializzati rappresenta quindi dopo i primi tre mesi il 31% del totale, contro il 36% del primo trimestre 2023.

La Germania rimane il mercato più importante, con un calo al momento contenuto allo 0,2% (8.266 trattori immatricolati), grazie alle ottime prestazioni del segmento alta potenza (sopra i 150 cv), che registra un +17% rispetto al primo trimestre 2023. Tutti gli altri segmenti segnano invece un passivo: -22,8% tra 101 e 150 cv, -16,4% tra 51 e 100 cv e -14,1% sotto i 51 cv. I dati per brand nei primi due mesi vedono al comando Fendt (20,2%) davanti a John Deere (19,5%).

Negativo anche il dato della Francia, che nel primo trimestre perde il 6,5% con 4.706 trattori immatricolati tra standard e specializzati. Come per l'Italia, il calo più vistoso lo hanno registrato i trattori vigneto-frutteto (511 unità, -15,7%), mentre gli standard si sono "limitati" a un -5,3% (4.191 unità).

Nel Regno Unito il primo trimestre 2024 registra un totale di 2.891 trattori immatricolati, per un calo del 13,8% rispetto al pari data 2023.

La Polonia segna, invece, un -19% in virtù delle 2.032 immatricolazioni. Guida la classifica dei marchi New Holland con il 15,3% di quota di mercato, seguita da John Deere e Kubota a pari merito (13,6% di quota).

Un po' a sorpresa, la Spagna è l'unico mercato a mostrare un segno positivo: dopo i primi tre mesi dell'anno sono stati immatricolati 2.019 trattori, corrispondente a un +6,6% rispetto ai primi tre mesi 2023. John Deere occupa saldamente il primo gradino del podio con il 20,3% di market share, seguita da New Holland (15,1%) e Fendt e Case IH a pari merito (6,4%).

Dopo la Spagna troviamo l'Austria, per la quale sono disponibili solo i dati riferiti ai trattori standard (mancano gli specializzati e gli isodiametrici). La flessione in questo caso è molto limitata (-0,9%), con 1.129 trattori registrati, e la classifica dei marchi vede confermato il marchio locale Steyr sul gradino più alto (23,2% di market share), seguito da Fendt (19%) e John Deere (11,2%).

La Norvegia segna un -12,2% di calo con soli 554 trattori venduti. Saldamente al comando della classifica dei brand John Deere, con il 26,5% di quota, davanti a Massey Ferguson (21,8%) e Valtra (20,2%). Sempre in Scandinavia, anche la Svezia paga dazio con un pesante -20,3% (408 trattori immatricolati) rispetto al primo trimestre 2023. Anche qui saldamente al primo posto John Deere con il 24,5% di share, seguita da New Holland (14,2%) e Massey Ferguson (12,5%).

Infine, la Bulgaria. Le immatricolazioni del primo trimestre si sono fermate a quota 267 unità, pari a un -15,2% rispetto al 2023. Tra i marchi ancora una volta John Deere al primo posto (19,1%), davanti a Kubota (12,4%) e Case IH (8,6%).

Dando uno sguardo fuori dall'Europa, la Turchia registra dopo due mesi un calo del 12,4% con 9.729 trattori immatricolati. Anche l'India registra una flessione (-23,1%), con 162.621 trattori piazzati sul mercato domestico nei primi tre mesi dell'anno.

Negli Usa siamo a -13,3% nel primo trimestre 2024, con 42.824 trattori registrati, e a -20,4% per quanto riguarda le mietitrebbie (1.203 unità). Infine, anche il Canada è in rosso, con -22,6% per i trattori (4.054 macchine) e - 5,2% per le mietitrebbie (502 unità).

 

 

Macchine agricole: se l’Italia piange, l’Europa non ride - Ultima modifica: 2024-04-16T19:11:06+02:00 da Francesco Bartolozzi

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