Nel corso del 2022 il mercato assicurativo agevolato delle aziende biologiche ha registrato una decisa ripartenza, dopo la battuta d’arresto del 2021, seguita a diversi anni di considerevole dinamismo. Infatti, durante lo scorso anno i valori assicurati dalle aziende bio hanno sfiorato i 618 milioni di euro, con un incremento superiore all’11% rispetto al 2021. Inoltre, il numero di imprese assicurate ha superato quota 5.200 unità, con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente. È quanto si rileva dalla lettura del rapporto Ismea sulla gestione del rischio nell’agricoltura biologica.
Entrando nel dettaglio dei dati di recente pubblicati, le superfici biologiche assicurate hanno registrato una dinamica ancora più sostenuta, superando il tetto dei 100 mila ettari, e sperimentando un aumento di quasi il 16% in rapporto al 2021. Nel 2022 sono ancora cresciuti (+14,4%) i premi assicurativi (63,15 milioni di euro) a un ritmo peraltro nettamente più rilevante (più che doppio) rispetto al più 7% registrato nel 2021. E ancora, sulla base dei dati del 2022, si evidenzia anche l’aumento della dimensione media delle aziende assicurate che nel bio ha raggiunto i 19,2 ettari (+1,6 ettari rispetto al 2021).
Come sottolineano gli analisti, le aziende assicurate rappresentano il 7,7% dell'universo delle imprese bio (erano appena il 3,5% nel 2016) mentre le superfici totalizzano un 4% di SAU biologica, contro il 2,2% del 2016. Dai dati del Rapporto ISMEA emerge, però, uno squilibrio a livello territoriale, seppure meno evidente rispetto al mercato assicurativo nel suo complesso. Dai più recenti dati si evince che in tutto il Nord si concentra il 68% dei valori, contro il 17% delle regioni centrali (dove si è avuta una forte crescita nel 2022) e il 15% del Mezzogiorno.
Dal report emerge anche che nel bio si rileva una forte concentrazione delle polizze agevolate in pochi comparti, con i primi quattro (uva da vino, frutta, cereali e ortaggi) che rappresentano oltre il 90% dei valori totali, anche se a crescere l’anno scorso sono stati soprattutto l’olivicolo e l’insieme delle coltivazioni industriali e dei semi oleosi.
Molto significativo anche l'incremento nel comparto delle foraggere, con un valore più che triplicato dopo l’entrata sul mercato assicurativo di nuove realtà di grandi dimensioni. Un segmento, quest’ultimo, in cui si stanno gradualmente affermando anche le polizze sperimentali parametriche, che hanno mostrato maggiore dinamicità, in termini relativi, rispetto al mercato assicurativo nel suo complesso.
di Antonio Longo