Componenti, ancora un anno d’oro

Pier Giorgio Salvarani analizza la situazione del settore e della sua azienda, specializzata in parti per macchine irroratrici

Lo stabilimento della Salvarani, recentemente ampliato
Prosegue il nostro viaggio nelle aziende di componentistica, vera forza della meccanica agricola italiana. A colloquio con il presidente dell'associazione nazionale in seno a Federunacoma

Dal lavoro come dipendente alla Carpi Pompe, alla guida di una delle principali realtà italiane per la componentistica nel settore dell’irrorazione e dei trattamenti. Ne ha fatta di strada Pier Giorgio Salvarani, titolare dell’azienda che porta il suo nome, nonché presidente di Comacomp, la divisione di Federunacoma (federazione dei costruttori di macchine agricole) che si occupa di componenti e ricambi. Lo abbiamo incontrato a margine dell’Eima 2023 e non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione per fare quattro chiacchiere sulla sua attività e sul settore della componentistica in generale.

Pier Giorgio Salvarani

Azienda di famiglia

Prima, però, ripassiamo un po’ di storia. Nel 1970, come racconta il sito aziendale, Pier Giorgio Salvarani lavorava, assieme al padre e alla madre, presso la Carpi Pompe. In questa storica azienda, fulcro di un distretto che è sempre stato in primo piano nell’irrorazione, Pier Giorgio apprende i segreti del mestiere e tredici anni dopo fonda a Poviglio (RE) la Salvarani, che inizia a produrre il primo tracciafile italiano, sul modello di un dispositivo made in Usa montato da Carpi Pompe. Negli anni Novanta si avviano storiche collaborazioni, alcune delle quali ancora in essere. Come quella con Davis Instruments, di cui Salvarani è importatore e rivenditore per l’Italia.

Stagione d’oro

Oggi la Salvarani produce componenti per irroratrici, elettronica compresa: centraline, elettrovalvole, joystick e molto altro. Inoltre, vende centraline meteo di Davis Instruments e Spectrum, due colossi del settore.

Parliamo delle ultime stagioni: per gli attrezzi agricoli sono state favolose. E per i componenti? «Altrettanto. I bilanci sono cresciuti a doppia cifra, una cosa impensabile in passato, a meno che non vi fossero state, in quell'anno, delle acquisizioni».

Il mercato gira bene, insomma. «Senza dubbio. Nel primo semestre del 2022 oltre il 77% delle aziende ha incrementato il fatturato di almeno il 3%. alcune sono arrivate al 20%. E questo dopo quattro anni di crescita continua, con +600 milioni di euro di fatturato tra il 2018 e il 2021. Anche quando la meccanica agricola ha perso terreno, vedi il 2018, i componenti sono rimasti in segno positivo».

Come mai? «Perché il nostro è il tipico settore anti-ciclico, per ampiezza delle gamme e trasversalità dei prodotti. Facciamo componenti per qualsiasi tipo di macchina agricola. In un ventaglio così ampio, si trova sempre un settore che va bene e dunque tiene alta la domanda».

Costi e materie prime

Una parte significativa degli aumenti di fatturato, dice Salvarani, è dovuta dall’aumento delle materie prime, che si è ripercosso sui prezzi praticati ai clienti. «Vi sono state aziende costrette a ritoccare i listini anche due o tre volte in un anno, senza che ciò abbia provocato grandi reazioni nella clientela. Fosse successo qualche anno fa, vi sarebbe stata una sollevazione generale».

La ragione di questo fatalismo? «Il fatto che tutti si sono resi conto del momento difficile. Non si trovavano materie prime e i prezzi erano alle stelle, ovvio che anche i nostri prodotti ne risentissero».

Parliamo di settori: cosa tira di più attualmente? «Un po’ di tutto. L’andamento dei componenti è legato a quello delle macchine per cui sono pensati. Se vanno bene le macchine, vanno bene anche i loro componenti».

Allora immaginiamo che l’elettronica trascini il mercato. «Sì, ma non soltanto quella. L’oleodinamica, per esempio, ha tempi di consegna nell’ordine di un anno».

Innovazione nei trattamenti

Parliamo del vostro settore, ovvero la difesa delle colture. Affari in crescita anche qui? «Senz’altro: tutte le aziende hanno avuto bilanci in aumento. Si sono unite la necessità di rinnovare il parco macchine, fino a pochi anni fa piuttosto arretrato, con gli incentivi di Agricoltura 4.0. Era necessario ringiovanire le macchine e con i contributi è ciò che si è fatto, almeno in parte».

Agricoltura 4.0 edizione 2023 non è più quella dello scorso anno, però. «Vero, ma anche con i contributi, come in ogni cosa, non bisogna esagerare. Giusto aiutare le aziende, ma con un certo criterio. Altrimenti si comprano le macchine soltanto per avere il contributo e non perché servono o si è compreso il valore di una tecnologia aggiornata».

Lo stand della Salvarani a Eima 2022

Eima e componenti

Siamo a Eima: parliamone. «Quest’anno, assieme a tutte le macchine per l’irrorazione, siamo stati spostati nel padiglione 37, unificando tutto il settore. Una buona soluzione a mio parere».

Quello tra Eima e i componentisti è un amore di vecchia data. «Corretto: solitamente il settore è ben rappresentato. Anche quest’anno c’è stato il sold out».

Il che significa che qualcuno non trova posto. «Vero, ma in futuro la fiera si amplierà ulteriormente e migliorerà la propria offerta di servizi. Hanno intenzione di evitare i padiglioni sotto tendone, che oggettivamente creano differenze tra gli espositori».

Eima è la fiera dei costruttori: come vedono la presenza di aziende che fanno loro concorrenza sui ricambi? «In passato ci fu qualche polemica, ma a mio parere si è raggiunto un equilibrio che aiuta la crescita di tutti. Per quanto riguarda noi, confrontarci con il mercato estero, oltre che con quello italiano, ci ha permesso di evolverci e migliorare. Abbiamo dovuto fare i conti con un tipo di agricoltura totalmente diversa, fatta di grandi estensioni e grandi macchine».

Riusciamo a farci valere anche in quelle condizioni? «Sì, le aziende hanno imparato a competere, mettendo in campo i loro punti di forza: flessibilità e capacità di personalizzazione».

I tedeschi ci battono ancora sulla qualità, però. «Siamo sicuri? Dopotutto, la maggior parte della componentistica delle auto tedesche è made in Italy».

Componenti, ancora un anno d’oro - Ultima modifica: 2023-02-14T10:06:36+01:00 da Ottavio Repetti

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome