Il Parlamento europeo ha adottato un testo che estende le disposizioni di transizione di alcune macchine e trattori dotati di motori nella gamma di potenza tra 56 kW e 130 kW
Il 9 giugno il Parlamento europeo ha adottato un testo che estende le disposizioni di transizione per alcuni macchinari e trattori dotati di motori nella gamma di potenza tra 56 kW e130 kW, al fine di affrontare l'impatto della crisi da Covid-19.
Lo rende noto la Cema (Confederazione europea dei costruttori di macchine agricole), che sottolinea come il voto apra la strada all'adozione finale e alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della versione modificata del Regolamento (UE) 2016/1628.
Le associazioni industriali europee che rappresentano i produttori di macchine agricole, i concessionari e le imprese agromeccaniche, vale adire Cema, Climmar e Ceettar, accolgono con grande favore il sostegno ricevuto dalla Commissione europea, dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea nell'affrontare la pandemia attraverso misure straordinarie. L'industria aveva sollecitato nel 2020 congiuntamente le istituzioni europee a completare il regolamento (UE) 2020/1040 –che ha giustamente modificato gli aspetti più urgenti del regolamento dello Stage V lo scorso anno – e ad affrontare anche le macchine dotate di motori di transizione tra 56 kW e130 kW (costruiti fino al 31/12/2019).
Commentando il voto, il Segretario Generale Cema Jérôme Bandry ha dichiarato: «Le nostre industrie continuano ad affrontare le interruzioni da parte dei fornitori enella produzione causate dalla seconda eterza ondata di Covid-19. Ma per garantire la resilienza della nostra catena agroalimentare, agricoltori e agromeccanici hanno bisogno delle macchine che utilizzano motori di transizione tra 56 kW e130 kW, pianificati eprodotti prima della pandemia. Un leggero rinvio delle scadenze evita che imotori di transizione non possano più essere montati in tempo esiano poi demoliti».
Jelle Bartlema, Segretario Generale di Climmar, sottolinea questa affermazione: «Sebbene i produttori siano in prima linea nell'affrontare i problemi di interruzione della produzione causati dalla pandemia, in seconda linea questi problemi colpiscono le concessionarie che sono responsabili di portare le macchine giuste al cliente. Le concessionarie sono in contatto diretto con i propri clienti e sono responsabili della registrazione finale della macchina. Questa proroga dei termini per l'utilizzo dei motori di transizione costruiti nel 2019 consente di soddisfare le esigenze dei clienti e garantisce il proseguimento di una sana filiera agroalimentare europea».
«Gli agromeccanici sono tra i maggiori clienti e utenti diretti di macchine dotate di motori di transizione. L'estensione garantisce una transizione più agevole per l'intera filiera fino agli utilizzatori finali verso un'agricoltura più verde e sostenibile», ha dichiarato Jérôme Roche, Segretario Generale della Ceettar.