Cambiare modo di pensare scegliendo l’efficienza invece dell’immagine: così Kubota presenta la serie M6002, una delle ultime nate in casa del colosso nipponico. Un trattore europeo, certamente, ma non quanto il fratello maggiore M7003, che per il lavoro in Europa è stato pensato e costruito. Gli M6002, invece, conservano chiare tracce dell’originario Dna asiatico. Nella sobrietà della cabina, per esempio, ma anche in alcune soluzioni tecniche, come la trasmissione a coppia conica, un vecchio pallino di Kubota che dona una manovrabilità sorprendente. Soprattutto se abbinato a un sistema come il Bi-Speed, che accelera la rotazione delle ruote anteriori quando si gira il volante oltre i 35° di angolo. Insomma, un trattore made in Japan che merita proprio di essere scoperto nei dettagli.
Sotto la lente
Per punti, ecco tutto ciò che c’è da sapere sul Kubota M6-142.
Profilo
È il top di gamma della serie M6002, che comprende tre modelli in tutto ( M6-122, M6-132, M6-142). La potenza – lo spieghiamo meglio più sotto – è di 143 cavalli. Un trattore, insomma, ideale per tanti lavori, né leggeri né eccessivamente impegnativi. Fienagione per prima cosa, poi preparazione del terreno, semina, trasporti, lavoro col caricatore frontale.
In che si distingue allora dai tanti altri modelli di questa fascia? Senza dubbio nel motore, che per tradizione Kubota sovra-dimensiona rispetto alla potenza: un altro 4 cilindri da sei litri e rotti non si trova sul mercato. Poi nell’essenzialità, che talvolta è un pregio, talaltra può essere un limite, abituati come siamo a macchine iper-accessoriate e dotate di tutto (anche del superfluo, diciamocelo). Infine nell’elettronica, assai sofisticata, fin quasi a stonare rispetto ad alcune scelte, come i distributori soltanto meccanici.
Motore
Quattro cilindri, 6,12 litri di volume: basta già questo a far capire che sotto al cofano non c’è un propulsore qualsiasi. In effetti, il motore Kubota se lo fabbrica in casa, come sempre. E lo fa extra-large, nella convinzione che un motore sovradimensionato sia più prestante ai bassi volumi e più resistente. Ai cali di regime, per esempio. Per il 6-142 la potenza massima è di 143 cv (105 kW), ma lo stesso quattro cilindri alimenta anche il 6-122 da 123 cv, un vero record.
I cavalli tornano nel nome della macchina; tuttavia, in extra-potenza, quindi in trasporto e con Pto attiva, la sovralimentazione ne regala altri 20, per un totale di 163 cavalli (120 kW), con 645 Nm di coppia massima a 1.500 giri.
Trasmissione
Cambio tradizionale ma interessante per molti aspetti: è un Powershift a otto rapporti, replicati su tre gamme per un totale di 24 marce e altrettante retromarce. Con il super-riduttore, si arriva a 32x32 velocità, con passaggio automatico tra le velocità di una stessa gamma. Qualche funzione interessante: prima di tutte la modalità Eco, che fa arrivare a 40 km all’ora a poco più di 1.600 giri. Poi Xpress Restart, ovvero un tasto che permette di fermarsi senza toccare la frizione. Molto comodo con il caricatore frontale, sostiene Kubota. C’è anche un potenziometro per regolare l’aggressività del cambio e dell’inversore di direzione, naturalmente elettroidraulico.
Manovrabilità
È però sulla maneggevolezza che Kubota gioca le sue carte migliori. La trasmissione a coppia conica, unita a una buona carreggiata, rende la macchina eccezionalmente agile: con pneumatici 480/65 R24 si gira in quattro metri e mezzo. Merito di Bi-Speed, che aumentando la velocità delle ruote anteriori, in pratica obbliga il trattore a ruotare più velocemente.
Idraulica
L’impianto idraulico si fonda su un circuito con pompa a centro chiuso load sensing da 115 litri al minuto, più che sufficienti per alimentare i tre distributori (più uno optional), disponibili con comandi soltanto meccanici. Portate di tutto rispetto per i sollevatori: 7 tonnellate per il posteriore e 3,26 sull’anteriore.
Cabina/Comfort
Visibilità anteriore (buona) e posteriore (nella media) dalla postazione di guida
L’abitacolo è largo 1,66 metri e fornito di ampia vetratura, più tettuccio apribile per aumentare la visibilità verso l’alto se si usa il caricatore frontale. I montanti sono quattro, in linea con quanto propone la maggior parte dei costruttori. Seduti al posto di guida, ci si trova a maneggiare una leva multifunzioni che controlla direzione e cambio, oltre a sollevatore, guida automatica e due memorie di regime motore. Le leve dei distributori sono sul parafango, assieme ai selettori di velocità della presa di potenza (540 e mille giri con funzione Eco).
Il sedile pneumatico e le sospensioni della cabina, montate di serie al pari di quelle del ponte anteriore, dovrebbero assicurare un buon comfort in ogni condizione d’impiego.
Sul terreno
Per scoprirlo, e anche per vedere come si comporta nell’insieme la macchina, abbiamo partecipato a una giornata di presentazione di Kubota (Kubota in Kampo), svoltasi nell’autunno scorso a Reggiolo (Re), nella quale era presente in prova, tra le altre macchine, un M 6-142, cui era abbinata una seminatrice combinata Kubota SD 2300M. La rilevanza dell’attrezzo non riguardava ovviamente la seminatrice in sé quanto l’erpice rotante a essa abbinato, un PH 2301 da 3 metri di larghezza che, secondo scheda tecnica fornita dal costruttore, può impegnare trattori fino a 170 cv.
A sinistra - L'erpice rotante non ha impensierito il capace motore da 163 cv con extrapotenza
A destra - Si lavora a 4,7 km orari con poco più di mille giri di regime
Tuttavia, vuoi per il volume davvero generoso, vuoi per la coppia di 645 Nm subito disponibile, il 6-142 ha lavorato a una velocità compresa tra 4 e 5 km orari, senza essere particolarmente impensierito dall’erpice. Buona la prova del cambio, ben calibrato e di facile gestione attraverso la cloche: avanti e indietro per cambiare i rapporti, tasto di consenso per le gamme. Rispetto a quelle di altri marchi, la leva si presenta in versione abbastanza minimale, ovvero con lo stretto indispensabile per lavorare: direzione, marcia, sollevatore. Automatismi della trasmissione e poco altro.
La disposizione dei comandi è, complessivamente, abbastanza standard, con leva multifunzioni e Pto sul bracciolo, affiancati dai tasti per sollevatore, bloccaggio differenziali, Bi-Speed (sterzata rapida), doppia trazione eccetera. Le regolazioni secondarie del sollevatore si trovano sotto al bracciolo, assieme ai potenziometri di cambio e inversore; anche qui una soluzione tradizionale, ma sempre valida.
A sinistra - Computer di bordo completo: lo schermo lucido, come si nota, non aiuta nelle giornate di sole
A destra - Guida automatica fornita da Topcon, con un proprio terminale di grandi dimensioni
Le informazioni sono infine affidate a ben tre display: oltre al piccolo schermo sul cruscotto, abbiamo un monitor di derivazione Kverneland sul bracciolo, da cui si gestisce l’intera macchina. Infine, un display fissato nella parte alta della cabina permette di impostare la guida automatica, per la quale Kubota ha recentemente stretto un patto con Topcon. I dispositivi del noto costruttore californiano si aggiungono così alle guide automatiche prodotte in casa da Kubota, che negli ultimi anni non sono state esenti da qualche problema.
Concludendo
M 6-142 è un trattore di taglia media, perfetto per la fienagione, i lavori con il caricatore e i trasporti, ma che non si tira indietro se ci sono da fare lavori più impegnativi, come preparazione del terreno o qualche piccola aratura. Il motore, che definire generoso è poco, lo sostiene quando il gioco si fa duro e il cambio, un buon powerhisft pluri-collaudato, non si tira indietro.
A convincere in questa macchina è però, soprattutto, la maneggevolezza. Il sistema Bi-Speed funziona a meraviglia, regalando una sterzata sorprendente. VIDEO 2 Certamente, se si attiva la doppia velocità di rotazione delle ruote un eventuale cotico erboso potrebbe risentirne, ma dove il terreno non è delicato, la comodità offerta da questa soluzione è impareggiabile. Buona anche la visibilità anteriore, con la posteriore in media per la categoria.
La cabina in generale è confortevole, ma denota anche l’origine nipponica del marchio, con alcune soluzioni che, seppur adeguate a un trattore da 140 cavalli, faranno storcere il naso a qualche agricoltore, ormai abituato a dettagli di qualità automobilistica anche su un mezzo agricolo. Naso che, però, torna subito in posizione standard, pronto a fiutare l’affare, non appena si comincia a parlare di soldi: come da tradizione per Kubota, anche il prezzo del 6-142 è decisamente concorrenziale, soprattutto se si valutano le specifiche. Ed è vero che non si hanno i distributori elettroidraulici e che alcuni materiali non sono il top del mercato, ma dal momento che su una macchina agricola ci si deve soprattutto lavorare, per il lusso si può aspettare di essere a casa propria, magari seduti nel salotto che si è comprato coi soldi risparmiati sul trattore.
Highlights
- Un trattore fabbricato in Giappone ma che si difende anche nel Vecchio Continente
- Il motore, per volume, potrebbe essere un 6 cilindri da 250 cavalli
- Cambio powershift con selezione automatica delle 8 velocità sotto carico, preciso e calibrato
- Pompa idraulica generosa ma con soltanto tre distributori di serie
- Svolta in 4,5 metri di raggio grazie a Bi-Speed
- Cambio, idraulica e autoguida totalmente programmabili via terminale
- Con erpice rotante da tre metri supera i 4,5 orari a 1.500 giri motore
Promossi e rimandati
- Maneggevolezza estrema, si gira in un fazzoletto – Promosso
- Motore taglia XXL: 6,1 litri per quattro cilindri. Inarrestabile – Promosso
- Buona visibilità anteriore – Promosso
- Prezzo molto competitivo - Promosso
- Autoguida Kverneland: migliorabile – Rimandato
- Distributori soltanto meccanici – Rimandato