Le sospensioni integrate anticipano la risposta alle sollecitazioni del terreno. Comandi rinnovati e personalizzabili

Nuovi, tecnologici, connessi. Dopo il lancio ufficiale a Eima e Sima, arrivano finalmente in Italia i primi Case IH Puma Afs Connect e Steyr Absolut, gemelli diversi della famiglia Cnh. Due gamme di medio-alta potenza che si caratterizzano soprattutto per l’elettronica e l’interfaccia utente, completamente rinnovati. Senza dimenticare “dettagli” come il sistema di sospensioni interconnesse, la cabina da 66 decibel e la potenza massima che passa da 240 a 260 cv nominali. Trattori, insomma, per l’azienda agricola evoluta (meglio ancora se grande) o il contoterzista in cerca di una macchina tecnologica e performante.

Presentazione a Cremona

Le nuove gamme Puma e Absolut sono state presentate alla stampa specializzata a Cremona, presso il Consorzio Agrario: una giornata per scoprire i nuovi modelli, ma anche per metterli alla prova in campo, su un terreno alla periferia della città. Qui Puma e Absolut sono stati abbinati a un aratro a 8 vomeri e a un preparatore a dischi della Ermo e lasciati a disposizione della stampa.

Puma 260 al lavoro con Ermo Ghibli da 5 metri

Riassumiamo allora le novità delle due gamme, che sono oggettivamente molte. Partiamo con un quadro d’insieme: oggetto dell’intervento sono stati i Puma a passo lungo e la gamma Absolut. Per i primi, fa sapere Cnh, si tratta della più importante revisione degli ultimi 15 anni, mentre per gli Absolut è il principale restyling dall’epoca del lancio iniziale. Con l’introduzione di un nuovo modello da 260 cv di potenza (280 cv la potenza massima) le nuove serie Puma Afs Connect e Absolut Cvt sono ora formate da cinque modelli. Più precisamente, i Puma Afs Connect vanno da 185 a 220 cv per la versione Multicontroller (powershift) e da 185 a 260 per la Cvx Drive (cambio a variazione continua), mentre gli Absolut sono disponibili soltanto con cambio cvt e spaziano dal 6200 al 6280. In realtà le potenze sono le stesse dei Puma, ma con questa nuova generazione, la gamma ha cambiato nomenclatura: accanto al numero 6, sul cofano compare ora la potenza massima e non più quella nominale.

Motore e trasmissione

Nulla cambia dalle parti del motore, che resta il glorioso Nef da 6,7 litri con tecnologia Hi-e Scr2 in Stage V e che, come noto, non prevede ricircolo degli scarichi o filtro antiparticolato. Prevede invece il turbo a geometria variabile per un miglior controllo della combustione. Nel complesso, il motore arriva a erogare 280 cavalli di potenza massima e 1.250 Nm di coppia sui modelli di punta, che raggiungono i 305 cv in trasporto e lavori alla Pto, quando si attiva l’extra-potenza Epm, in grado di regalare fino a 25 cavalli extra (sui modelli da 200 cv nominali). La riserva di coppia, precisa il costruttore, è del 46%, con un ampio range di potenza costante.

Resta invariata anche la trasmissione. I Puma 185, 200 e 220 sono disponibili sia in versione Cvx sia con cambio powershift (Powerdrive) a 18 o 19 rapporti, in grado di raggiungere i 40 orari a 1870 giri. Soltanto a variazione continua, come già specificato, gli Absolut.

Le novità hardware

Sono nella cabina le principali innovazioni materiali delle due gamme. Di quelle immateriali, ovvero elettroniche, parleremo poco più avanti. La cabina, dunque, cambia radicalmente: le macchine ora montano la stessa dell’Optum, che ha un 8% di volume in più e un +11% di superficie vetrata rispetto alla versione precedente. Soprattutto, però, è molto meglio insonorizzata, dal momento che il rumore interno si ferma a 66 decibel: pochissimi per un trattore e tali da permettere a chi vi sta dentro di parlare, ascoltare la radio e telefonare – ovviamente con vivavoce – in piena libertà. All’interno troviamo un nuovo terminale da 12 pollici (Afs Pro 1200 per Case Ih, Infomat 1200 per Steyr) molto più luminoso del precedente e che abbina al touch screen un selettore a rotella (Encoder), davvero utile quando ci si deve muovere nel sistema mentre si lavora su terreno sconnesso. Nuovo anche il bracciolo Multicontroller, con levette dei distributori personalizzabili e con led che si illuminano del colore corrispondente ai distributori che vi sono abbinati. Sono anche presenti otto tasti programmabili a piacere con le varie funzioni di sollevatore, trasmissione, idraulica eccetera.

Per chiudere con le componenti hardware, segnaliamo la possibilità di montare pneumatici da 205 cm di diametro sui modelli più grandi e un aumento delle dimensioni del serbatoio che regala tre ore di autonomia in più. Ci sarebbe da dire qualcosa anche sulle sospensioni, ma qui l’hardware si confonde già con il software.

Novità software

Tutta l’elettronica è stata rinnovata, centralina dopo centralina. Partendo dalle sospensioni – poiché abbiamo già introdotto l’argomento – diciamo che la cabina può averle meccaniche a molla, idropneumatiche oppure integrate nell’Avs (Advanced Vehicle Suspension), un sistema che mette in comunicazione ponte anteriore, sollevatore e, appunto, sospensioni della cabina per fornire una risposta combinata, e regolabile, alle sollecitazioni ricevute dal terreno. In pratica, il sistema legge i movimenti del ponte anteriore e predispone un’adeguata risposta da parte della cabina e del sollevatore, assicurando – garantisce Cnh – un comfort di livello superiore.

A livello di impostazioni, il terminale permette di gestire completamente la macchina, anche in modi finora impensati. Per esempio, la trasmissione può essere personalizzata, impostando valori minimi e massimi di accelerazione e decelerazione per i tre livelli di aggressività del cambio (alta, media e bassa). Tra gli automatismi segnaliamo invece l’Advanced Trailer Brake, che aziona i freni del rimorchio in contemporanea al rallentamento del trattore, e l’Active Hold Control, che tiene ferma la macchina in pendenza senza ricorrere al freno.

La navigazione satellitare sfrutta una nuova antenna, con segnale Egnoss a costo zero e l’opzione Rtk a pagamento, anche con rete di proprietà Cnh. In tema di guida automatica, Accuturn Pro automatizza le svolte di fine campo, con possibilità di saltare una o due linee per accelerare le operazioni e ridurre i tempi morti, mentre l’adozione di Isobus di classe 2 e 3 permetterà l’integrazione tra trattore e attrezzo, con quest’ultimo in grado di gestire alcune azioni della trattrice, come arresto e variazione del regime motore.

Telemetria potenziata

È però sulla connettività che si sono fatti i più evidenti progressi. I nuovi Puma e Absolut possono collegarsi costantemente con la sede aziendale ed essere monitorati, dietro consenso del proprietario, dalla concessionaria, che può anche fare assistenza a distanza. Per esempio, aggiornando i software, ma anche condividendo lo schermo del trattore e mostrando fisicamente all’operatore quali tasti premere per completare determinate impostazioni. La connessione diagnostica permette invece di fare manutenzione predittiva, ovvero intervenire sulle usure o su malfunzionamenti prima che si trasformino in guasti veri e propri. Inutile dire che il proprietario vede tutto questo e anche posizione delle macchine, statistiche di lavoro, consumi e ogni altra informazione raccolta dal mezzo. L’operatore può infine chiedere assistenza tramite un semplice tasto (Remote Tool).

Verrebbe da obiettare che tutto questo avrà un costo, e non dei più bassi. Tuttavia Puma e Absolut sono venduti con, incluso nel prezzo, un pacchetto davvero completo, che comprende tre anni di garanzia estesa Safeguard Connect, tre anni di assistenza da remoto con supporto telefonico, tre anni di istruzione dell’operatore, diagnostica a distanza da parte della concessionaria e infine cinque anni di connessione Afs. Davvero tutto quel che serve per lavorare in piena libertà.


Al lavoro

Siamo stati a bordo dei nuovi top di gamma Steyr e Case Ih per un rapido test d'uso, a margine della presentazione. Con le attrezzature Ermo, Puma e Absolut si sono messi in evidenza, arando a velocità superiori agli 8 km orari e raggiungendo la stessa velocità anche con il preparatore Ghibli, su terreni comunque abbastanza sciolti. La silenziosità della cabina è uno degli aspetti che meglio si notano, ma anche le qualità del cambio a variazione continua sono apprezzabili nei lavori in velocità. Con i tecnici Cnh è stato possibile effettuare anche un test sulla connettività. Particolarmente interessante la possibilità di condividere il display con un tecnico dell'assistenza, che tramite una speciale funzione può indicare all'operatore sul mezzo quale tasto premere per portare avanti un settaggio o un tentativo di soluzione di un problema. Grazie alla connettività e al pacchetto che offre tre anni di assistenza a distanza, è come avere sempre un meccanico sul sedile passeggero.


Dalla scaletta all’acqua, le novità accessorie

Cabina, elettronica, ma anche tanti piccoli dettagli contribuiscono a fare di Puma e Absolut trattori quasi completamente nuovi. Ricordiamo, per esempio, la scaletta, corretta nell’inclinazione per ridurne la ripidità, e poi un serbatoio d’acqua da 5 litri per lavarsi le mani. È integrato nel serbatoio del gasolio al pari della cassetta degli attrezzi.

Da notare anche il sollevatore anteriore potenziato, con portata di 6 tonnellate. Grazie all’impiego di fluidi di ultima generazione, infine, l’intervallo di manutenzione è stato allungato a 750 ore per l’olio motore e a 1.500 per quello della trasmissione.

 

Puma e Absolut, ecco i nuovi modelli - Ultima modifica: 2023-06-16T16:10:33+02:00 da Ottavio Repetti

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