Meno inquinamento e più produttività con Rocky

Dall’idea di una start up vicentina arriva un agevolatore elettrico per il lavoro agricolo

Motore elettrico, stabilità anche con dislivello, ottima postura per semplificare il lavoro sia in vigneto che in frutteto o in serra. Ma soprattutto uno strumento che non c’era che rende le operazioni agricole meno inquinanti e meno costose, più produttive e più sicure. È questa la proposta innovativa di Rocky One, start up vicentina che dà il nome anche al prodotto, nata a gennaio 2018. Rocky è una nuova risposta alle lavorazioni agricole ripetitive che richiedono il piegamento del corpo e spostamenti laterali. È pensato per essere utilizzato in vigneto, per le coltivazioni di frutta e verdura, in serre o allevamenti, ed è stato presentato a Enovitis in campo lo scorso giugno a Montepulciano (Siena).

«Ci siamo resi conto – spiega Zeno Zorzetto, fondatore di Rocky One – che nel mercato mancava un agevolatore elettrico che fosse sicuro, silenzioso e rapido allo stesso tempo. Rocky è una proposta nuova per rispondere alle difficoltà che ogni giorno incontra chi lavora in campagna e che, grazie al motore elettrico, lo fa nel rispetto dell’ambiente. Sostenibile e funzionale, con l’obiettivo finale di ridurre i costi ed incrementare la produzione».

La start up, nata a inizio 2018, si è sviluppata grazie all’esperienza maturata con Monovip, azienda di veicoli a motore elettrico, e quello di Z.F. srl, azienda di carpenteria. L’idea è nata un anno e mezzo fa e il primo prototipo è stato presentato in fiera a Verona a febbraio 2018. Dopo circa un anno di sperimentazione in campo, è iniziata la diffusione. Quello che rende unico Rocky, tra i suoi competitor, oltre a un design innovativo e lineare, è la stabilità anche in terreni con dislivello o pendii. Questo accade grazie alle batterie montate sotto la macchina, il baricentro resta così più basso, e le manovre sono più sicure, veloci e naturali. Tra gli altri punti di forza anche le ruote sterzanti e la possibilità di avanzare senza mani in un sedile comodo.

La macchina è realizzata al 95% con componenti italiani, ma questo non influisce sul prezzo che rimane competitivo nel mercato (a partire da 1.743 euro + Iva, trasporto escluso). Il telaio è robusto, verniciato con polveri elettrostatiche e non zincato; le batterie sono estraibili per poter lavorare con continuità e ha una ricarica con usb. Anche i costi ne traggono beneficio: grazie al motore elettrico si elimina la spesa dei carburanti agricoli e il risparmio è considerevole. Rocky consuma mediamente 2 euro di elettricità al giorno, contro i 10/20 euro che servono mediamente per muovere un trattore. Il risparmio è anche nella manutenzione: grazie al sistema di trazione a bagno d’olio, infatti, si elimina qualsiasi tipo di ingrassaggio o manutenzione ordinaria.

Al momento i modelli sono due: Rocky One – Avanzamento a torsione e Rocky One – Joystick. «A breve – anticipa Zorzetto – usciranno altri due modelli di Rocky. Uno è pensato per il mondo del golf, Rocky green, l’altro per la zootecnia, Rocky Van. I prototipi sono stati presentati sempre in occasione di Enovitis in Campo.

Meno inquinamento e più produttività con Rocky - Ultima modifica: 2019-07-22T11:11:42+02:00 da Redazione Macchine Agricole

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