Aspettando Karl

Carro semovente autonomo Aura, in produzione dal 2024
Kuhn presenta le novità per il 2024: presse, irroratici, falciacondizionatrici, seminatrici e un misterioso robot da campo che si affiancherà al carro miscelatore autonomo Aura

Venticinque novità sui prodotti a listino più una “pesante”, di quelle che fanno rumore: un porta-attrezzi cingolato a guida autonoma su cui, per ora, si mantiene un riserbo assoluto. Se non nel nome: Karl, forse una sigla a indicarne la funzione. Che sarà il lavoro in campo, così come Aura, l’unico mezzo autonomo prodotto finora da Kuhn, lavora da solo, alimentando i bovini instancabilmente. È il riassunto dell’ultima presentazione di gamma che Kuhn ha fatto invitando presso la casa madre di Saverne (Francia) la stampa specializzata di tutta Europa. Due giorni intensi, in cui gli uomini del gruppo francese hanno spiegato le caratteristiche dei prodotti in produzione dal 2024.

Dal momento che la materia è corposa, non ci dilunghiamo e partiamo con il resoconto, procedendo per settori.

Aura e carri unifeed

In ordine alfabetico, ma anche d’interesse suscitato, Aura si guadagna il primo posto. «L’idea di partenza – ha spiegato Paolo Cera, marketing manager di Kuhn Italia, era realizzare un carro autonomo in grado di prelevare il prodotto, miscelarlo e distribuirlo secondo razioni differenziate. Tutto questo, tuttavia, senza stravolgere l’organizzazione della stalla costruendo cucine, sili ad hoc o altre opere permanenti». Aura è il risultato di questa idea: il carro, da 3 metri cubi di volume, può essere inserito in qualsiasi azienda zootecnica, previa creazione di una rete Rtk e la formazione del personale. Un processo, spiegano in Kuhn, che richiede qualche mese. È anche per questo motivo che Aura non entrerà in servizio nel nostro Paese prima di inizio 2025, mentre la produzione di serie dovrebbe partire dal prossimo gennaio.

Nel frattempo, chi dovesse cambiare il carro unifeed può scegliere, tra i tanti, il nuovo Profile 2DM-CM-Plus, trainato che coniuga una capacità di 20 metri cubi con un’altezza inferiore ai 3 metri. L’aggettivo Plus indica la presenza di un impagliatore nella parte frontale del carro, che si può così trasformare in lanciapaglia per cuccette. Nuovo modello anche tra i semoventi: alla gamma Spw si aggiunge infatti la versione Power, un doppia coclea depotenziato nella velocità massima (25 orari) per chi non ha particolari esigenze di trasferimenti tra aziende diverse.

Le botti cambiano colore

Per il settore della difesa segnaliamo innanzitutto un’evidente novità estetica: le cisterne delle irroratrici, finora bianche, diventano grigie, colore che nasconde meglio tracce di fango e residui di prodotto.

C’è però ben altro: la gamma Lexis, che ha decretato il successo delle botti Kuhn in Italia, si amplia con il modello 3800: una tramoggia più grande senza compromettere le dimensioni compatte e il peso ridotto. Il sistema di bilanciamento della barra Equilibra (larghezza da 18 a 24 metri), prodotto nelle versioni Total, Extreme e Slant Pro, è stato modificato migliorando le prestazioni fino al 20%. Cambiata anche la pompa principale, per adeguarsi alle alte portate richieste da alcune colture (una su tutte: il pomodoro). La nuova arriva a 250 litri al minuto. Gli ingegneri di Kuhn hanno infine lavorato su I-Spray, il sistema di rilevamento delle infestanti, che ora individua le malerbe anche su vegetazione emersa e non soltanto su terreno nudo.

Ci sono anche i decespugliatori

Non tutti lo sanno, ma Kuhn ha una gamma ampia e articolata di bracci decespugliatori, realizzati con acciai speciali e martinetti a regolazione elettronica della portata. Una nuova struttura della trincia permette di girarla in verticale, per lavorare su siepi o pareti vegetali. La novità più interessante è però nei comandi: un joystick con sistema di regolazione del supporto inferiore brevettato che promette di alleviare l’affaticamento dell’operatore dopo un uso anche prolungato.

Novità nella fienagione

La fienagione per Kuhn è un punto d’onore e infatti anche nel 2023 sono state messe a punto diverse novità. Per esempio, il voltafieno GF 13003, un portato da ben 13 metri di larghezza, per coniugare produttività – fino a 15 ettari l’ora – e maneggevolezza negli spazi stretti. Il rotore è stato ridisegnato, per essere più leggero a parità di robustezza. Predisposto anche un sistema per trattenere i denti rotti: un fermo li tiene fissati alla propria asta in attesa della sostituzione.

Sull’andanatore GA 8131 GL, da 8 metri di larghezza, è stato invece installato un piccolo pick-up che solleva l’erba nella fascia centrale, dove di solito i rotori non riescono a muoverla dal terreno.

È cambiato qualcosa, naturalmente, anche sulle falciacondizionatrici. La FC 3515 ha ora il sistema di chiusura in verticale e non soltanto in orizzontale, come in precedenza. Una soluzione che farà piacere agli agricoltori italiani, che chiedono manovrabilità e spazi ridotti. Non cambia, anche perché funziona molto bene, la barra Opti Disc. Nella linea FC fa la sua comparsa la FC 9330 RA, modello da 9 metri con andanatore, in grado di creare andane da 1,8 a 3,6 metri. Un attrezzo, ovviamente, da abbinare a una raccolta con trinciacaricatrice o carro foraggero. Per la dotazione digitale, va segnalata la connessione Isobus certificata Aef.

La gamma delle presse si rinnova in modo sostanziale con la serie VB 32, che raccoglie l’eredità delle VB 31. Sono prodotte in due varianti: 3255 e 3285 – atte alla media azienda e in particolar modo a paglia e prodotti molto secchi – e le 3260 e 3290, versioni più professionali, pensate per contoterzisti o comunque per chi realizza un alto numero di balle per stagione. A migliorare la produttività pensano, tra gli altri accorgimenti, il rullo anteriore a diametro maggiorato e il portellone posteriore, i cui tempi di chiusura sono stati ulteriormente ridotti. Si è lavorato anche sui sistemi di fasciatura, disponibili sulle VB 3260 e 3290. Inoltre, le presse con fasciatore possono legare direttamente con la pellicola, quindi senza ricorrere alla rete. Oltre a ridurre i tempi di lavoro, riduce l’impatto ambientale, eliminando la rete da smaltire.

Preparazione e semina

Da anni Kuhn scommette sulle lavorazioni conservative e in questo ambito le cover crop hanno un ruolo ben definito. Gli erpici rotanti della serie HR sono così prodotti anche in versione RCS, ovvero predisposti per fissarvi un modulo di semina in linea Seed Flex oppure una barra di precisione. Il seme trova posto nella tramoggia anteriore.

L’elemento Seed Flex, tra l’altro, da quest’anno è prodotto anche in versione compatta, per ridurre lo sbalzo e lavorare quindi con trattori più leggeri. Equipaggia, tra le altre macchine, anche le nuove combinate Venta. Nuove nel senso che Kuhn ha da tempo le seminatrici combinate, ma soltanto in versione premium. Con la Venta, invece, offre una macchina di medio prezzo che sarà sicuramente apprezzata dal mercato italiano.

La novità Karl sarà presentata ufficialmente ad Agritechnica 2023

Dulcis in fundo, Karl

È motorizzato, lavora in campo, può fare diverse attività. È, più o meno, tutto quel che si sa di Karl, la misteriosa super-novità che Kuhn svelerà ad Agritechnica 2023. «Non potevamo non dirvi nulla, ma non possiamo dirvi nulla di più», ha chiosato Thierry Krier, Ceo di Kuhn. Il nuovo porta-attrezzi (ammesso che lo sia) è stato rivelato a fine presentazione, un po’ a cercare l’effetto-Steve Jobs. E nonostante le insistenze, il management di Kuhn non si è sbottonato oltre. Riassumendo, quindi, sappiamo che a novembre il marchio francese lancerà un nuovo semovente, completamente autonomo, per il pieno campo. Sarà cingolato – questo è stato detto – e multifunzionale. Sarà, insomma, il degno compagno di lavoro di Aura, che si prende cura della mandria. Un robot per il campo, uno per la stalla: la strategia di Kuhn per i prossimi anni sta prendendo forma.


Cresce la telemetria Made in France

Elettronica sempre più protagonista in agricoltura e di conseguenza anche nell’innovazione delle macchine. Con il prossimo anno, Kuhn produrrà un nuovo display, il VTI 60, Isobus in fase di certificazione Aef. È dotato di tutte le nuove funzionalità ma non del touch screen, per espressa richiesta degli agricoltori, che faticano a pigiare icone virtuali mentre si muovono in un campo dissestato.

Per il capitolo software, i programmatori di Kuhn hanno implementato Kuhn Connect, il sistema di telemetria e gestione della flotta attraverso cui è possibile, tra le altre cose, scaricare applicazioni, aggiornamenti e chiavi di sblocco delle funzioni a pagamento. Lo stesso Kuhn Connect è del resto disponibile anche in abbonamento, con un pacchetto di funzioni più completo rispetto alla versione base, installata in tutti i monitor della serie CCI e VTI.

Aspettando Karl - Ultima modifica: 2023-08-18T05:05:57+02:00 da Roberta Ponci

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