Trattori e mietitrebbie immatricolazioni ai minimi storici

Nel 2024 le vendite delle macchine agricole in Italia hanno registrato una sensibile contrazione, toccando per alcune tipologie il livello più basso dal dopoguerra a oggi

Anche quest’anno ampiamente preaannunciato, il dato ufficiale finale delle vendite delle macchine agricole nel 2024 in Italia conferma una tendenza decisamente negativa.

I dati relativi alle immatricolazioni dei mezzi meccanici nei passati dodici mesi, elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti, evidenziano infatti una sensibile contrazione delle vendite.

La flessione ha interessato tutte le principali tipologie di macchine a partire dalle trattrici che, con circa 15.448 unità immatricolate, perdono il 12,3% rispetto allo scorso anno (17.613 unità vendute), registrando la peggiore performance dal 1952. Segno meno anche per le mietitrebbiatrici, che perdono il 31,8% a fronte di 266 mezzi immatricolati (390 nel 2024), e per i transporter (le trattrici con pianale di carico) che lasciano sul terreno il 14,9% a fronte un totale di 525 unità vendute (617) lo scorso anno. La difficile fase congiunturale ha interessato anche i sollevatori telescopici e i rimorchi. Rispetto ai passati dodici mesi, i primi arretrano del 14,4%, fermandosi a quota 977 unità registrate (1.141 nel 2024), mentre i rimorchi riescono a limitare le perdite al 2,8% con 7.504 mezzi immatricolati (erano stati 7.718 nel 2024).

Immatricolazioni trattori in Italia dal 1990 a oggi
Immatricolazioni mietitrebbie in Italia dal 2000 a oggi

L’andamento del settore, che dopo il picco del 2021 risulta essere in calo per il terzo anno consecutivo, è stato condizionato in primo luogo dall’incremento dei costi produzione e dagli alti tassi di interesse che rendono difficile l’accesso al credito. Fattori, questi, che insieme con la stagnazione dei redditi agricoli, hanno condizionato la domanda di macchinari anche nei principali Paesi europei e del Nord America.

La situazione del mercato italiano è resa ancora più complessa dalle aspettative per il sistema di incentivi. Le agevolazioni per gli investimenti in tecnologie 4.0, che nel 2021 avevano dato grande slancio a tutto il settore agromeccanico, sono in via di esaurimento – ricorda l’associazione dei costruttori FederUnacoma – i fondi a valere sul Pnrr possono essere impiegati esclusivamente all’acquisto di trattrici elettriche o a metano, e seppur considerano anche altri mezzi per l’agricoltura di precisione, sembrano destinati ad avere un impatto più limitato.

In questo scenario il Fondo Innovazione e il bando Isi Inail hanno sicuramente contribuito a limitare il passivo, che altrimenti sarebbe risultato più pesante, tuttavia - sottolinea l’associazione dei costruttori - la complessità dell’attuale fase congiunturale richiede un ulteriore potenziamento e riflessioni su nuovi piani strutturali di intervento.

Trend negativo anche in Europa

Non va meglio in Europa, dove la maggior parte dei paesi ha confermato la performance negativa del 2023. Solo la penisola iberica ha registrato un incremento delle immatricolazioni nel 2024, tutti gli altri paesi hanno chiuso in negativo. Tra l’altro, solo Francia, Regno Unito e Svizzera avevano registrato un segno positivo nel 2023, quindi per molti Paesi si tratta del secondo calo consecutivo (e per alcuni anche il terzo).

Partendo come sempre dal primo mercato europeo, la Germania, il calo è stato del 3,4% a fronte dei 29.291 trattori venduti: a livello di potenze, l’unico segmento in crescita è stato quello sopra i 150 cv (+3,4%, pari a 13.131 trattori), mentre quello tra 101 e 150 cv (4.259 trattori), quello tra 51 e 100 cv (5.649 trattori) e quello sotto i 50 cv (6.252 trattori) hanno perso rispettivamente il 14,4%, il 10,8% e l’1,2%.

Passando alla Francia, nel complesso il passivo è del 10,2% per un totale tra standard e specializzati di 26.507 trattori. I trattori vigneto-frutteto, con 2.531 immatricolazioni, registrano il calo percentuale più pesante (-24,6%), mentre gli standard, con 23.976 registrazioni, perdono l’8,4%.

Al terzo posto troviamo, non senza sorprese, la Spagna, che mette a referto 10.390 trattori e quindi supera il Regno Unito, in crescita addirittura del 20% rispetto al 2023. Il Regno Unito, invece, ha chiuso il 2024 con 10.241 trattori immatricolati, in calo del 13,3%.

Alle spalle del Regno Unito si collocano la Polonia, che registra il calo percentuale più pesante (-16,7%), con 8.590 trattori venduti, e il Portogallo, secondo paese, come detto, a segnare un incremento (+10%) rispetto al 2023 grazie alle 5.825 immatricolazioni. Nel caso del Portogallo il forte impulso è arrivato dal segmento di potenza tra 51 e 120 cv (2.434 trattori, +29,1%) e in parte anche da quello tra 121 e 200 cv (407 trattori, +4,9%), mentre i segmenti sotto i 50 cv (2.345 unità) e sopra i 200 cv (127 unità) hanno perso rispettivamente il 9% e il 3,9%.

L’Austria scende sotto quota 4mila con soli 3.982 trattori (-11,8%), nonostante il +5,8% degli specializzati (pari a 163 trattori), ma è stato determinante il -12% degli standard (3.726 unità) a influire di più sul totale, assieme al -25,3% degli isodiametrici.

Per quanto riguarda la Scandinavia, la Norvegia segna un -12,2% in virtù dei 2.299 trattori immatricolati, mentre la Svezia contiene il calo al 6,4% con 2.111 trattori venduti.

Per quanto riguarda la Svizzera, la flessione è del 24,1%, anche se il dato è riferito al periodo gennaio-novembre, con 1.689 trattori immatricolati. Sul mercato elvetico i trattori standard dopo 11 mesi hanno registrato un calo del 13% (1.499 unità), quelli isodiametrici invece hanno registrato un vero e proprio crollo (-24,9%, 190 immatricolazioni). Infine, solito fanalino di coda la Bulgaria, che però recupera in modo significativo nella seconda metà dell’anno e finisce con il chiudere sulla falsa riga del 2023 (-0,2%, 1.260 unità).

Le vendite fuori dall’Europa

In conclusione, non va meglio nemmeno se usciamo dai confini europei. La Turchia, che ricordiamo viene da un 2023 record, nel 2024 segna il passo e perde il 18% rispetto al 2023, con “soli” 57.068 trattori (dato riferito al periodo gennaio-novembre).

L’India, dopo un primo semestre molto negativo, recupera nella seconda parte dell’anno e chiude con 901.668 trattori venduti sul mercato domestico, contenendo la flessione nei confronti del 2023 all’1,5%.

Infine, dati negativi anche per gli Usa, che chiudono il 2023 con 217.200 trattori immatricolati per un passivo del 13,2%, passivo che è ancora più pesante nel caso delle mietitrebbie (-24,3%, 5.564 unità); non va meglio al Canada, dove nel 2023 sono stati immatricolati 23.444 trattori (pari a un -15,8%) e 1.774 mietitrebbie (-14,2%).

 

Trattori e mietitrebbie immatricolazioni ai minimi storici - Ultima modifica: 2025-01-21T09:15:07+01:00 da Francesco Bartolozzi

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