«Il continuo estendersi della meccanizzazione agricola, conseguenza diretta della progressiva intensificazione delle colture imposta dal dovere, per gli agricoltori italiani, di produrre sempre di più per il soddisfacimento dei crescenti bisogni del nostro popolo, ha messo in rilievo l’opportunità di creare un periodico destinato a diffondere, in tutte le categorie interessate, una maggiore conoscenza delle macchine agricole che tanto hanno contribuito, specie in questi ultimi anni, alla meravigliosa evoluzione della nostra agricoltura. Questa nuova Rivista conterrà quanto di meglio si farà in Italia nel campo scientifico e in quello tecnico-industriale, interessante le macchine agricole motrici e operatrici, nonché gli svariatissimi strumenti destinati ad operare nel terreno per i diversi scopi colturali».
Leggi l’articolo su Macchine e Motori Agricoli n. 6/2021
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Sono passati sedici lustri e leggendo la presentazione di Macchine e Motori Agricoli nel 1941 si intuisce che nel corso degli 80 anni dalla sua creazione, la rivista ha sempre prestato fede allo scopo iniziale per il quale è stata progettata. Nel 1977 l’allora presidente Uma, onorevole Renzo Franzo, la definiva “la rivista italiana più qualificata nel settore della meccanizzazione agricola” e tuttora stiamo lavorando per onorare questa definizione. Per corrispondere al meglio al suo orientamento editoriale, soprattutto nei primi trent’anni si è avvalsa dei contributi provenienti dagli istituti e dai centri di ricerca, oltre ai puntuali resoconti sulle novità presentate alle principali fiere di settore di quei tempi (Verona, Bologna, Parigi), per poi aprirsi anche alle informazioni tecniche provenienti dai costruttori di macchine e di componenti.
Dimostrandosi sempre al passo con i tempi, ha anche saputo via via adattare la propria linea editoriale, nonchè aprirsi alle nuove tecnologie di comunicazione, ma mantenendo sempre come prioritario l’obiettivo della divulgazione di nuove tecniche e nuove macchine atte a migliorare le pratiche di coltivazione e le condizioni di lavoro nei campi. E cercando sempre di mantenere i contatti coni il mondo della ricerca, tanto che molti degli autori che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero speciale hanno sottolineato il piacere di scrivere ancora per Macchine e Motori Agricoli, ricordando come sia stata il punto di riferimento degli studiosi di meccanica agraria per tantissimi anni. Macchine e Motori Agricoli ha rappresentato per gli operatori del settore una sorta di diario sui progressi che man mano si andavano affermando nella meccanizzazione agricola, cercando di stare a fianco sia di chi le macchine le progetta e le realizza (i costruttori) sia di chi le vende (i concessionari) sia di chi le utilizza, ovvero agricoltori e agromeccanici. A proposito degli agromeccanici, è stata la prima a mettere in luce all’inizio degli anni 80 l’importanza di questa categoria, oggi diventata l’unica via percorribile per un futuro redditizio dell’agricoltura.
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Abbiamo deciso di articolare questo numero dedicando singoli articoli alle principali tipologie di macchine agricole, a due dei componenti più importanti nei trattori (motori e trasmissioni), alle tecniche più utilizzate oggi nei campi (agricoltura conservativa e di precisione), alle associazioni di categoria, alle fiere e alle macchine agricole d’epoca. Abbiamo voluto quindi tracciare un excursus storico della meccanizzazione agricola in Italia, ma anche indicare quale sarà il futuro che ci aspetta nei prossimi dieci anni. Con l’augurio che tra altri 80 anni ci sia ancora qualcuno che si prenda cura di divulgare lo stato dell’arte della meccanizzazione agricola italiana e internazionale. Magari ancora su Macchine e Motori Agricoli.