Le macchine agricole hanno registrato nel corso del 2022 una flessione di mercato, flessione da considerarsi in parte tecnica dopo il boom del 2021 e dovuta anche ai problemi nelle forniture e ai forti rincari delle materie prime. Le statistiche sulle immatricolazioni, elaborate da FederUnacoma, indicano una contrazione per tutte le principali categorie, a partire dalle trattrici che segnano -17,1%, in ragione di 20.217 unità immatricolate.
La flessione di mercato ha penalizzato le potenze medie e medio-alte. In particolare, il segmento da 56 a 75 cavalli è calato del 43,7%, con un totale di 4.354 unità vendute. Un andamento anticiclico ha caratterizzato le basse potenze. Le gamme da 19 a 56 cavalli (5.034 mezzi venduti) hanno sostanzialmente confermato i volumi dello scorso anno (-2,9%). Le fasce di potenza fino a 19 cavalli hanno invece migliorato i volumi del 2021 (+26,2%) con 1.061 trattrici immatricolate.
Per quanto riguarda le altre tipologie, bilancio in rosso per:
- mietitrebbie (-9,7%), in ragione di 354 macchine immatricolate,
- sollevatori telescopici con 1.175 immatricolazioni arretrano del 21,2%,
Anche le trattrici con pianale di carico e i rimorchi seguono i trend di mercato: le prime chiudono l'anno con un passivo del 21,4% (529 unità registrate), i secondi con una flessione dell’11,3% (8.398 unità).
La contrazione del mercato, sulla quale hanno indubbiamente pesato i noti fattori congiunturali, può essere considerata in parte fisiologica dopo lo straordinario andamento visto nel 2021 (+35,9% per le trattrici, +29,8% per le mietitrebbie, addirittura +56% per i sollevatori telescopici).
In effetti, anche nel 2022 - ha spiegato FederUnacoma - la domanda di tecnologie per l’agricoltura si è mantenuta su livelli elevati, beneficiando tra l’altro degli strumenti pubblici di incentivazione all'acquisto delle macchine. Le prospettive per il 2023 sono ancora legate all'evoluzione delle variabili congiunturali, dal prezzo delle materie prime ai costi della logistica fino agli sviluppi del conflitto russo-ucraino.
Sul mercato italiano - secondo l’Associazione dei Costruttori - peseranno anche le ulteriori misure di agevolazione che il governo sta rendendo operative proprio in questi giorni con l’intesa della Conferenza Stato-Regioni sugli stanziamenti del PNRR per l’innovazione nel settore della meccanica agricola, per il quale occorre un piano organico. Peraltro il PNRR dovrebbe essere affiancato da una misura reiterabile espressamente destinata all’agricoltura 4.0 e all’acquisto di mezzi meccanici innovativi e sostenibili.
A cura di Pier Luigi Scevola