Fertilizzare in maniera più sostenibile: anche gli USA ci pensano

Impianto a biogas_bassa Padana_Figura 1

Gli allevamenti statunitensi producono ogni anno più di 1 miliardo di tonnellate di letame e reflui vari. In questi è contenuta anche una grossa quantità di elementi minerali preziosi per la crescita delle piante, quali ad esempio azoto e fosforo. Di fronte ad una domanda crescente di tali minerali, davanti a un loro aumento nel prezzo e a fronte di una necessità di riciclare e gestire le risorse in maniera sempre più sostenibile, la domanda che anche gli imprenditori agricoli oltreoceano si pongono è se non vi sia un sistema per poter recuperare questi elementi preziosi dai reflui agricoli. L’EPA - l’agenzia governativa statunitense per la protezione ambientale - come anche altre organizzazioni del settore agricolo, vede in questa possibilità di riciclo una enorme opportunità per generare benefici economici e ambientali dai reflui zootecnici: con le opportune tecnologie se ne potrebbero estrarre i nutrienti e trasformarli in un prodotto spendibile sul mercato agricolo. Ma la tecnologia opportuna ancora non è stata propriamente sviluppata. Cosi l’EPA ha pensato di attingere a tutto il potenziale di conoscenze e idee disponibili invitando chiunque a presentare un’idea di tecnologia che sia a beneficio dell’ambiente, dell’agricoltura e dell’economia. A questo scopo ha indetto una competizione mondiale, il “Nutrient Recycling Challenge” per sviluppare tecnologie viabili per l’estrazione di elementi minerali dai reflui. I premi in palio? Le 4 proposte che supereranno la prima selezione si divideranno un montepremi di 20.000$. Ulteriori selezioni (con monte premi maggiori) porteranno infine nel 2017 alla scelta e sostegno alla realizzazione della tecnologia considerata più valida. Ma a chi esattamente si rivolge questa competizione, teoricamente aperta a tutti e cosa ci si aspetta di ottenere? Lo abbiamo chiesto direttamente alla EPA che gentilmente ha accettato di rispondere alle nostre domande

 

AgricolturaNews: A chi vi rivolgete precisamente con questa competizione?

EPA: A innovatori dovunque nel mondo che abbiano idee per tecnologie migliori e più accessibili per recuperare azoto e fosforo da reflui bovini e suini e creare quindi  un prodotto a valore aggiunto.

 

AgricolturaNews: Cosa succede oggi con quel miliardo di tonnellate di refluo? Non viene in alcun modo riciclato?

EPA: Negli USA il refluo tale e quale, prodotto dagli allevamenti, viene spesso utilizzato per concimare i campi.

 

AgricolturaNews: Voi scrivete nel bando di concorso: “Scienziati e ingeneri stanno sviluppando tecnologie che possono recuperare i nutrienti”. Che cosa è stato fino ad ora sviluppato e cosa manca?

EPA: Alcuni esempi di tecnologie di recupero e processi sviluppati per reflui bovini e suini includono: precipitazione e cristallizzazione di magnesio- ammonio fosfato; stripping di ammoniaca e precipitazione di ammonio solfato, etc. Inoltre alcune tecnologie energetiche concentrano i nutrienti in coprodotti piu’ leggeri. Ma in generale queste tecnologie non sono economicamente fattibili. Maggiori dettagli su di esse possono essere trovati al link  www.nutrientrecyclingchallenge.org.

 

AgricolturaNews:  Per quanto riguarda la possibilità di usare il digestato come fertilizzante, è questo un tema di cui si parla anche negli USA?

EPA: Circa 30 strutture suinicole e 210 caseifici negli Stati Uniti stanno utilizzando digestori anaerobici per la produzione di biogas da deiezioni animali. Alcuni agricoltori utilizzano il digestato come fertilizzante. Tuttavia, poiché azoto e fosforo non sono trasformati da batteri anaerobici durante la digestione, ci sono anche opportunità per integrare le tecnologie di recupero dei nutrienti nei sistemi basati sui digestori. La competizione Nutrient Recycling Challenge permette ai partecipanti di evidenziare se le tecnologie presentate potrebbero essere compatibili con l’uso del digestato.

 

Maggiori informazioni sulla competizione QUI

 Articolo di Maria Luisa Doldi

Fertilizzare in maniera più sostenibile: anche gli USA ci pensano - Ultima modifica: 2015-11-23T10:24:17+01:00 da Redazione Macchine Agricole

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