Balcani, un mercato “vicino”

L’agricoltura balcanica ha la sua fiera. “EIMA South East Europe” avvia la sua prima edizione venerdì 13 giugno prossimo a Tirana, con la presenza di 45 industrie espositrici italiane, e la partecipazione di operatori da Albania, Croazia, Montenegro, Serbia, ma anche Grecia, Romania e Turchia. Organizzata da FederUnacoma, la Federazione italiana dei costruttori di macchine per l’agricoltura e dall’Ente nazionale rurale albanese EKR, la manifestazione fieristica – che si avvale del patrocinio del Ministero dell’Agricoltura albanese e dell’Università di Bari, del supporto dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, del Politecnico e dell’Università di Albania a Tirana, nonché della collaborazione dell’Ente fieristico di Bari e della Fiera di Saragozza – parte con numeri di rilevo e con grandi aspettative. La competenza specifica di FederUnacoma (organizzatrice della grande rassegna di EIMA International di Bologna, oltre che di EIMA Agrimach a New Delhi e di Agrilevante a Bari) garantisce una razionale ripartizione dei modelli esposti per categorie merceologiche e un’efficace articolazione della rassegna in due momenti, la mostra “statica” e quella “dinamica”. La rassegna statica è allestita presso il Tirana Expo Center (13 e 14 giugno) e ospita gli stand di tutte le industrie partecipanti, mentre le prove in campo (15 giugno) si tengono presso un’azienda agricola sperimentale di proprietà della Facoltà di Agraria dell’Università di Tirana, dislocata nelle vicinanze dell’aeroporto, in località Kamez. Trattrici, macchine per la lavorazione del terreno, macchine e attrezzature per la protezione delle colture e per la fienagione, insieme con la componentistica di settore, saranno dunque dapprima esposte nella struttura fieristica a Tirana e poi mostrate all’opera sui terreni dell’area agricola alla periferia della città, sotto gli occhi di operatori e tecnici agricoli che puntano a rafforzare la meccanizzazione nelle regioni dell’Europa sud-orientale, e a recuperare il gap tecnologico rispetto agli standard medi europei. Molto importante si è rivelato il contributo dell’Ente agricolo EKR, soprattutto nel coinvolgimento degli operatori economici e degli agricoltori dell’area balcanica. La presenza dell’Istituto Agronomico Mediterraneo, istituzione di prestigio internazionale che opera nella ricerca agronomica e nella formazione di tecnici specializzati nelle colture tipiche del bacino, consente infine di focalizzare le produzioni più importanti dell’area balcanica e di promuovere quelle tecnologie che meglio rispondono alle esigenze e ai modelli di impresa agricola locali. Per favorire l’acquisto dei mezzi meccanici da parte degli operatori agricoli albanesi è stato messo a punto un sistema di assistenza nell’istruzione delle richieste di finanziamento sui fondi comunitari IPARD e sui fondi italiani per la cooperazione italo-albanese che, combinato con la normativa locale, che consente l’acquisto dei mezzi senza il carico dell’IVA, offre agli agricoltori condizioni molto vantaggiose.

Balcani, un mercato “vicino” - Ultima modifica: 2014-06-03T09:54:10+02:00 da Redazione

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