Terremoto 2, il nuovo coltivatore ad ancore di Maschio Gaspardo, esercita un grande rimescolamento tra residuo colturale e terreno consentendo di incrementare il contenuto di sostanza organica del terreno. Progettato per essere abbinato a trattori compatti di media potenza permette di effettuare la preparazione del letto di semina con una sola passata. Il telaio fisso portato dispone di due ranghi di ancore che sono regolabili in inclinazione per impostare correttamente l’aggressività della lavorazione. Il sistema di sicurezza a bullone di trancio è standard, ma Terremoto 2 consente di lavorare anche terreni pesanti e con scheletro grazie all’adozione del sistema No Stop. La molla entra in funzione con spinte sul puntale superiori ai 450 kg.
Gli organi lavoranti sono rappresentati dai puntali da 90 mm e dalle alette laterali da 470 mm che assicurano una profondità di lavoro uniforme fino a 25 cm. Il deflettore dal design curvo (montato nella parte superiore) assicura un ottimale rimescolamento tra residuo colturale e terreno.
La sezione centrale è formata da un rango di dischi cappati da 510 mm disposti sfalsati e montati su silent block. I dischi svolgono le seguenti funzioni: pareggiare il terreno, interrare il residuo e chiudere eventuali solchi. La disposizione sfalsata dei ranghi assicura sempre un ottimo flusso anche con ingente quantità di residuo, sia su terreni secchi che umidi.
La sezione finale posteriore è costituita da un rullo a regolazione meccanica disponibile in quattro tipologie: ad anelli, a U, a gabbia oppure a doppio gabbia. La sezione finale a doppia gabbia, grazie alla differente velocità di rotazione dei due rulli dovuta ai diversi diametri (460 mm e 430 mm) risulta particolarmente efficace nella riduzione della zollosità.
Il nuovo coltivatore ad ancore Terremoto 2 è disponibile con telaio rigido portato e tre differenti larghezze di lavoro: 2,5 m con 6 ancore - 3 metri con 7 ancore - 3,5 m con 7 ancore. Raggiunge una profondità massima di 25 cm e richiede l’impiego di trattori con potenza compresa nel range 90 - 130 CV. Risulta particolarmente efficace nella minima lavorazione del terreno, nella preparazione del letto di semina in una sola passata e nell’interramento dei residui colturali.
A cura di Pier Luigi Scevola