Con pochi click è possibile presentare la propria manifestazione di interesse per l’acquisto di terreni agricoli, nell’ambito del progetto della Banca nazionale delle Terre Agricole che costituisce, in particolare, l'inventario completo dei terreni agricoli che si rendono disponibili per essere acquisiti; è possibile presentare l’offerta economica e la manifestazione di interesse per i singoli terreni distribuiti in tutta Italia entro le ore 24 del prossimo 5 giugno.
La vendita riguarda 19.800 ettari di terreni coltivabili a favore degli imprenditori agricoli italiani. Ismea, Istituzione vigilata dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ha pubblicato il nuovo bando per la cessione di aree che hanno un valore di circa 312 milioni di euro.
Accedendo al portale www.ismea.it è possibile visualizzare tutti i terreni, consultare le principali informazioni relative al luogo, alle caratteristiche agronomiche, al tipo di coltivazione, alle particelle catastali georeferenziate e presentare direttamente la manifestazione di interesse all’acquisto per uno o più lotti.
L’obiettivo principale del progetto è quello di mettere a reddito ingenti porzioni di terre pubbliche, “trascurate” nel corso degli ultimi decenni, favorendo soprattutto le nuove generazioni. Con la Banca nazionale delle terre agricole si sta sperimentando una nuova forma di rivalutazione dei beni comuni, per favorire lo sviluppo di nuove realtà agricole nei territori.
Il bando è aperto a tutti ma si rivolge soprattutto ai giovani under 41 ai quali è consentito di pagare il prezzo con rate semestrali o annuali per un periodo di 30 anni.
Dal punto di vista normativo, lo strumento era stato previsto ed istituito dalla Legge 28 luglio 2016, n.154 “Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale numero 186 del 10 agosto 2016. In particolare, l’articolo 16 individua come obiettivo principale della banca quello di costituire un inventario completo della domanda e dell’offerta dei terreni e delle aziende agricole, che si rendono disponibili anche a seguito di abbandono dell’attività produttiva e di prepensionamenti, raccogliendo, organizzando e dando pubblicità alle informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei medesimi, sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi nonché sulle procedure di accesso alle agevolazioni previste dal decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185. Il provvedimento normativo prevede anche che Ismea possa presentare uno o più programmi o progetti di ricomposizione fondiaria, allo scopo di individuare comprensori territoriali nei quali promuovere aziende dimostrative o aziende pilota. Inoltre, Ismea può stipulare apposite convenzioni con gli assessorati regionali e provinciali competenti e promuovere forme di collaborazione e di partecipazione con le organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative e con le università e gli istituti superiori.
La bancadati può essere alimentata sia con i terreni derivanti dalle attività fondiarie gestite dall’Istituto, sia da quelli appartenenti a Regioni e Province Autonome o altri soggetti pubblici interessati a dismettere i propri terreni. In caso di richiesta d’acquisto effettuata da giovani, è prevista la possibilità di richiedere un mutuo ipotecario all’Ismea.
di Antonio Longo