Edizione da incorniciare per la Fima di Saragozza, che ha chiuso con un bilancio da record: 227mila visitatori e 1.357 espositori distribuiti negli undici padiglioni della struttura, per una superficie totale di oltre 150mila metri quadrati.
Nel corso dell’inaugurazione, Javier Lambàn, presidente del governo aragonese, ha definito la Fima «punta di lancia di uno dei settori economici in cui riponiamo le maggiori speranze», mentre Manuel Teruel, presidente dell’ente fieristico di Saragozza, ha lodato l’alto grado di internazionalizzazione del salone, che quest’anno ospitava 154 delegazioni provenienti da oltre 37 paesi. Secondo Agragex, lo scorso anno le esportazioni spagnole di materiali agricoli sono aumentate dell’11%, sfiorando i due miliardi di euro.
Tra i migliori propellenti per l’edizione 2016 figura certamente il miglioramento del programma tecnico, iniziato con un incontro organizzato dal collegio degli agronomi di Aragona, Navarra e paesi Baschi e incentrato sui giovani agricoltori e il ricambio generazionale. Da ricordare poi la giornata pratica di agricoltura di precisione. Nel corso dell’appuntamento è stato esaminato il ruolo dell’agricoltura di precisione nella sostenibilità ambientale, in particolare nel favorire un uso più efficiente di mezzi tecnici e ridurre i consumi di carburante.
Sulla stessa falsariga la giornata “Innovazione agricola, tecnologie per un’agricoltura di precisione” organizzata dai collegi degli ingegneri e periti agricoli spagnoli. In essa si è parlato di telerilevamento via satellite e drone, giungendo alla conclusione che ingegneri agricoli e agronomi sono consulenti necessari per l’analisi e il corretto impiego delle informazioni ottenute coi rilievi. L’incontro nazionale della filiera dei cereali ha invece sottolineato l’importanza economica di questi ultimi come commodities alla base dell’alimentazione.
Novità assoluta di questa edizione è stato il conferimento del premio Eccellenza Fima all’impresa di Yago Aznar di Lécera (Saragozza), società dedita al commercio di prodotti (latte e latticini, miele e grassi alimentari) ma anche alla fornitura di servizi agricoli e zootecnici. Premiati capacità di adattamento, uso razionale di acqua ed energia e uso di tecniche di coltivazione sostenibile.
(estratto da Vida Rural, marzo 2016)
Leggi l’articolo completo su Macchine e Motori Agricoli n. 4/2016 – L’edicola di Macchine e Motori Agricoli