E' la francese Infaco, con il dispositivo elettronico DSES, ad aggiudicarsi l'edizione 2014 del Concorso Sicurezza organizzato da Umbriafiere ed Enama con l'obiettivo di premiare le soluzioni tecniche più innovative nel campo della prevenzione degli infortuni in agricoltura. Applicato alle forbici Electrocoup per la potatura, il DSES - si tratta di un guanto indossato sulla mano libera dell'operatore e collegato ad una centralina elettrica - permette di bloccare le lame dell'utensile in caso di pericolo e, quindi, di ridurre gli incidenti da taglio; incidenti che con questo tipo di lavorazioni continuano ad essere molto diffusi. Menzione speciale, invece, per le soluzioni tecnologiche messe a punto dalle ditte Caffini, Dondi, Marinelli e Sfoggia.
«Negli ultimi anni – ha detto il direttore dell'Enama, Sandro Liberatori nel corso delle cerimonia di premiazione – i progressi della tecnologia applicata alle macchine ed agli utensili agricoli, insieme alla formazione degli operatori, hanno dato un contributo fondamentale al miglioramento della sicurezza sul lavoro nel settore primario.» Come testimoniano, del resto, i dati dell'Inail relativi agli infortuni denunciati in Italia, i quali evidenziano una tendenza decisamente positiva negli ultimi cinque anni passando dagli oltre 53mila eventi del 2008 ai 42.879 del 2012, con una dimunizione percentuale a doppia cifra. «Il fatto poi che la premiazione avvenga nel contesto di una rassegna fieristica da sempre attenta al tema della sicurezza e nel contesto di una delle regioni italiane più virtuose – prosegue Liberatori -, conferisce al premio sicurezza una valenza particolare, anche dal punto di vista simbolico.» Nel quinquennio considerato, infatti, l'Umbria ha visto calare addirittura del 24% gli incidenti in agricoltura, dai 1681 casi del 2008 ai 1.277 del 2012, con una riduzione in valore assoluto pari a più di 400 eventi. Insomma, da questo punto di vista, l'Umbria si conferma come la regione più sicura del Centro Italia ed una di quelle “meno a rischio” del Paese.
Tuttavia – avverte l'Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola -, il trend favorevole non deve assolutamente farci abbassare la guardia. Il settore infatti presenta tuttora diversi fattori di criticità, come quelli legati all'obsolescenza del parco macchine, il cui rinnovamento permetterebbe invece di avere a disposizione strumenti di lavoro non solo meno inquinanti e più produttivi ma, soprattutto, equipaggiati con dispositivi di sicurezza di ultima generazione. Insomma, anche in tema di sicurezza, il settore primario presenta ancora ampi margini di miglioramento che possono essere raggiunti grazie alla collaborazione sinergica di tutta la filiera.
Ma ecco in dettaglio le soluzioni costruttive che hanno ottenuto la menzione del Concorso Sicurezza 2014.
Caffini S.p.A. per avere messo a punto un dispositivo ad alta efficienza per atomizzatori, composto da un gruppo ventola ed da un distributore ad elevato contenimento della deriva, che permette di realizzare significativi risparmi di prodotto. La soluzione progettata dalla Caffini può essere applicata adnche a macchine già in uso presso le aziende;
Dondi per il coltivatore combinato per lavorazione su fila "Strip Work". La macchina consente di ridurre la superficie lavorata riducendo i consumi di carburante ed ottimizzando l'efficacia delle successive lavorazioni;
F.lli Marinelli S.r.l. per il telaio di protezione anteriore – abbattibile - con agevolatore brevettato, che rende ancora più sicuro l'uso della trattrice.
Sfoggia Agriculture Division S.r.l. per il dispositivo che permette all'operatore di gestire le principali funzioni della seminatrice direttamente dal posto guida della trattrice. Grazie al pannello di controllo posizionato all'interno della cabina non solo la gestione della macchina diventa ancora più agevole e precisa, ma – soprattutto – vengono limitati gli interventi a terra dell'operatore che così non si vede esposto a potenziali fattori di rischio.