Era ampiamente previsto, ma forse non ci si aspettavano cali così consistenti. Le vendite di trattori nel 2017 si erano chiuse con ampi segni positivi, a seguito dell’entrata in vigore dall’1 gennaio 2018 della Mother Regulation, e tutti gli operatori del settore avevano preventivato che, svanito l’effetto MR, il 2018 non avrebbe ripetuto gli stessi numeri. E in effetti è stato così. Ma il calo è stato probabilmente superiore alle attese.
Facciamo una veloce analisi paese per paese, partendo dall’Italia. Da noi sono stati immatricolati 18.442 trattori, in calo del 18,8%, quindi non si è nemmeno arrivati agli auspicati 19mila trattori. Pochi i brand a cantare vittoria: segnaliamo il gruppo Argo Tractors (con entrambi i brand Landini e McCormick), John Deere e il gruppo Agco con Fendt e Valtra (Massey Ferguson, invece, ha lasciato sul campo parecchie unità).
Il mercato numericamente più importante rimane la Germania, che ha anch’essa pagato dazio mettendo a referto un -17,8% con soli 27.670 trattori immatricolati (il dato peggiore degli ultimi undici anni). Il calo ha riguardato in particolare le potenze sotto i 50 cv e quelle tra 50 e 100 cv, mentre sono aumentate le vendite nel segmento 100-150 cv (+2,6%) e sopra i 150 cv (+0,6%). In testa alla classifica dei marchi più venduti si conferma John Deere (23,4% di quota) davanti a Fendt (19,5%) e Case IH/Steyr (8,4%).
A proposito di minimi storici, la Francia continua nel suo calo progressivo iniziato nel 2014 e chiude il 2018 con appena 24.062 immatricolazioni, pari a un -10,3%. Questa volta a perdere più terreno sono stati i trattori vigneto-frutteto (-27,5%), mentre i trattori standard sono calati del 6%. Come per la Germania, le potenze sopra i 150 cavalli hanno fatto registrare un trend positivo, mentre come quote mercato il podio per i trattori standard vede la presenza di John Deere (20,3%) davanti a New Holland (17,2%) e Fendt (12,4%), mentre per i trattori specializzati troviamo New Holland (25,1%), Fendt (17,8%) e Kubota (12,9%).
Il quarto mercato europeo, il Regno Unito, è l’unico (insieme alla Slovenia, che peraltro non è uno dei mercati più significativi) a registrare un segno positivo, anche se minimo (+0,6%), grazie ai 12.102 trattori immatricolati.
Tutti i dati dei diversi marchi paese per paese
Forte calo anche per la Polonia (-16,1%), che si ferma a poco più di 9.000 trattori, per un mercato dominato da New Holland (21,5%) e John Deere (17,3%), seguite da Kubota (10,4%). Marcia indietro anche per la Spagna, che immatricola 11.312 trattori, perde il 9,2% rispetto al 2017 e torna sui livelli del 2016. A livello di brand, duopolio John Deere (25,5%) e New Holland (18,7%), e molto più staccata Case IH (7,4%). Altro minimo storico è quello dell’Austria, che nel 2018 perde il 22,4% e immatricola solo 4.332 trattori. Come per la Francia, pagano dazio soprattutto i trattori vigneto-frutteto, che perdono oltre il 33%, mentre gli standard calano del 22,4% e gli isodiametrici sono sostanzialmente stabili. A livello di brand, tonfo per il marchio di casa Lindner (che precipita all’8% di quota), mentre si mantiene in vetta l’altro brand autoctono Steyr con il 21,5% di quota, seguito da John Deere (16,5%) e New Holland (12,9%).
Perdite contenute per il Portogallo, che segna un -3,6% e si ferma a quota 5.788 immatricolazioni. New Holland si riprende il primo gradino del podio con il 15% di quota, a scapito di Kubota che perde tantissimo e ottiene solo il 10,7% di quota tallonata da John Deere (10,5%). Chiudiamo con i due mercati scandinavi più importanti. La Norvegia chiude con 3.213 unità vendute, perdendo quindi il 3,6% rispetto al 2017: a livello di brand, balzo in vetta di John Deere, che guadagna il 26% di quota, davanti a Valtra (20,6%) e Massey Ferguson (15,6%). In Svezia, invece, il calo è più significativo (-10%), in virtù delle 3.000 immatricolazioni, e si conferma il dominio di John Deere (26,1%), davanti a Valtra (21%) e New Holland (12,5%). Una nota sintetica sul mercato russo: a novembre 2018 segnava un +3,8% di immatricolazioni, con 21.359 trattori venduti.
Infine, il solito sguardo oltre oceano. Negli Stati Uniti il totale trattori nel 2018 ha messo a registro un +6,9%, grazie alle 235.856 immatricolazioni complessive; positivo anche il Canada, con un +1,7% sul 2017 (26.047 trattori immatricolati). Dal Sud America, notizie positive dal Brasile (39mila trattori venduti, contro i 36mila del 2017, pari a un +9%), mentre in Argentina si prefigura un calo molto consistente (dopo i primi 9 mesi erano state vendute solo 4.778 trattrici, ovvero -32,1% sul pari data 2017).