Il tema più discusso negli ultimi mesi sembra essere la Mother Regulation.
La normativa unificata europea apre infatti nuove prospettive e nuove potenzialità al settore grazie a velocità massime superiori e portate dei rimorchi maggiorate rispetto al passato.
Quali opportunità apre ai costruttori nostrani di macchine e attrezzature agricole? Molte più di quanto si credi. Soprattutto per chi lavora con criteri di qualità e con un’organizzazione che punta ai mercati internazionali.
Primi fra tutti quei costruttori di rimorchi la cui qualità costruttiva limitava la loro diffusione, per puri motivi di costo, ad alcune zone del mercato nazionale.
L’omologazione europea apre infatti le porte di mercati fino a poco fa preclusi per limitazioni normative e consente di essere competitivi, con prodotti di alta qualità, in paesi che investono in tecnologia.
Si tratta di un’opportunità che i costruttori nazionali non devono sottovalutare. Ne avevamo già parlato in questa occasione.
Alcuni, proprio quelli che da sempre puntano alla tecnologia, lo sanno benissimo e si sono già ampiamente mossi in questa direzione.
In che modo? Presentando al pubblico la nuova gamma omologata secondo i dettami della Mother Regulation, rivolgendosi a fornitori di assali di comprovata qualità e dal livello tecnologico molto alto, integrando la sterzata elettronica, facendo dialogare trattore e rimorchio, laddove possibile e necessario, con i protocolli CAN-BUS. Ad esempio con le botti per lo spandimento dei liquami.
Ma non solo. Obiettivi di questo genere sono raggiungibili solo da chi ha una visione internazionale e una volontà di crescita aziendale in cui si investa sui giovani, si cerchi di fornire strumenti adatti alla forza vendite, si punti costantemente su ricerca, innovazione e voglia di crescita.
Non sono molte le aziende che hanno una visione di questo tipo ma oggi, per loro, la Mother Regulation offre su un piatto d’argento una fetta allargata di mercato, basato sulla qualità e sulla tecnologia, che permette di avere margini e rafforza la propria immagine.
L’occasione di essere proiettati in una visione di lungo periodo che li colloca fra i migliori costruttori europei di rimorchi è oggi a portata di mano.
Alcuni hanno già iniziato a muoversi.
Costantino Radis