Nel primo trimestre di quest’anno il mercato italiano delle trattrici risulta in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le vendite di mietitrebbiatrici, trattrici con pianale di carico e sollevatori telescopici mostrano un recupero rispetto ai cali registrati nei primi tre mesi del 2022, ma con volumi di vendita ancora contenuti.
I dati d’immatricolazione - elaborati da FederUna30coma sulla base delle registrazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - indicano nel periodo gennaio-marzo un totale di 5.083 trattrici immatricolate, con un calo del 5,3% dopo il passivo del 10% già registrato nel primo trimestre dell’anno precedente. Le mietitrebbiatrici raggiungono le 60 unità (+46,3%), i sollevatori telescopici le 376 (+21,7%) e le trattrici con pianale di carico un numero complessivo di 158 (+18,8%), mentre stazionari restano i rimorchi, con 1.919 unità (-1,3%).
Nella valutazione di FederUnacoma il mercato – che oltre ai mezzi immatricolati comprende una vasta tipologia di macchine e attrezzature che vengono monitorate dall’Ufficio Statistico – rischia attualmente una fase di stallo.
In un contesto già reso incerto dall’andamento dei redditi agricoli e dalla probabile siccità che può influire sulle produzioni - spiega infatti la federazione dei costruttori - una variabile decisiva è quella rappresentata dalla disponibilità di incentivi pubblici per l’acquisto dei mezzi meccanici.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che assegna 400 milioni di euro per l’acquisto di trattrici “full electric” e a metano, oltre che di mezzi con dispositivi di precisione, è attualmente fermo in attesa che vengano stabilite le procedure di assegnazione dei fondi; mentre ancora in via di definizione è la nuova dotazione di 225 milioni di euro specifica per le trattrici annunciata dal Governo, ricavata dal Fondo per l’Innovazione e affidata all’Ismea per la gestione operativa.
FederUnacoma esprime preoccupazione anche per la crescita costante delle compravendite di mezzi usati. Solo nel 2022 - secondo i dati sui passaggi di proprietà elaborati dalla Federazione - sono state vendute 51 mila trattrici d’occasione, con un incremento del 30% sull’anno precedente.
Si tratta di mezzi con una età media di vent’anni, che non migliorano la qualità del parco macchine operante sui nostri terreni, ed anzi frenano un processo di svecchiamento che è invece più che mai necessario e urgente.