Le polizze assicurative agevolate stipulate a copertura delle produzioni agricole contro le avversità atmosferiche e malattie epizootiche hanno registrato, nel loro complesso, nella campagna dell’anno 2022 il più alto valore assicurato di sempre. Tale fenomeno si era rilevato anche nel 2021 e aggiunge un tassello in più al processo di crescita che prosegue, di fatto, ormai dal 2017. A certificarlo sono i dati contenuti nel “Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura 2023” elaborato da Ismea secondo cui, allentata l’emergenza pandemica, in cui comunque il mercato assicurativo agricolo agevolato ha mostrato una buona tenuta, i valori assicurati hanno registrato una pronta ripartenza, mettendo a segno un +7,4% nel 2021 e un altro +5,2% nella campagna 2022, raggiungendo un valore assicurato totale pari a poco più di 9,6 miliardi di euro.
La campagna assicurativa 2022
Come nelle altre campagne, in quella 2022 le garanzie agevolate sulle colture vegetali rappresentano la principale componente del portafoglio assicurativo, con una quota di mercato che oltrepassa il 74%, contro il 13% delle strutture aziendali e poco più del 12% delle produzioni zootecniche. Inoltre, anche le colture vegetali e le strutture aziendali hanno conseguito nel 2022 i più alti valori assicurati di sempre (7,1 miliardi di euro le prime, pari a un incremento del 5,9% rispetto al 2021, e 1,3 miliardi di euro le seconde, pari a un incremento di oltre il 14%). Come evidenziano gli analisti, in quest’ultimo caso la ragione di tale aumento può risiedere da un lato nel fatto che vi è un aumentato interesse verso differenti tipologie di impianti di protezione e difesa attiva che comportano investimenti cospicui e che quindi necessitano di essere “tutelati” da polizze assicurative, dall’altro lato tale crescita potrebbe discendere anche da una maggiore percezione dei rischi legati agli elementi climatici avversi. La dinamica annuale dei valori assicurati non ha premiato, invece, le produzioni zootecniche che con circa 1,2 miliardi di euro di valore assicurato nel 2022 hanno registrato un calo del 6,5% rispetto alla precedente campagna.
I costi assicurativi
Il 2022 conferma la tendenza già rilevata nelle precedenti campagne agevolate. Per le colture vegetali i premi sono cresciuti ancora (+12,2%) sfiorando il livello dei 700 milioni di euro e raggiungendo un nuovo picco. Di pari passo cresce il dato della tariffa media che nel 2022 è andata molto vicina alla soglia del 10%, facendo rilevare un incremento di 0,6 punti percentuali. L’aumento delle tariffe medie per le colture vegetali, in atto da almeno sei anni, può essere giustificato in parte dal peggioramento dei livelli di sinistrosità.
A livello di macro-aree geografiche, i numeri del rapporto evidenziano che il 2022 ha fatto emergere incrementi delle tariffe in tutte le circoscrizioni, con livelli più elevati come di consueto al Nord che registra tassi (10,1%) superiori alla media Italia, seguito dal Sud con il 9% e dal Centro con quasi l’8%. In riferimento al numero di aziende assicurate, nel 2022 si è registrato un lieve incremento (+1,7%), per un totale di 65.665 imprese agricole. Se a questo numero si aggiungono anche le aziende che hanno sottoscritto polizze zootecniche e i contratti assicurativi a protezione degli impianti e delle strutture, l’ammontare degli aderenti al sistema assicurativo agevolato risulta pari a 76.644 unità (in crescita di quasi l’1% rispetto al 2021). A fronte di un numero di aziende assicurate che appare in lieve aumento, si stima che nel 2022 le superfici assicurate ammontino a oltre 1,24 milioni di ettari, con una flessione inferiore al punto percentuale sul 2021. Conseguentemente gli ettari assicurati per azienda (18,8) si riducono rispetto al 2021 del 2,5% circa, ma sono comunque in crescita rispetto al 2017 (+8% circa), in linea con il tendenziale processo di accorpamento fondiario e di crescita media delle dimensioni aziendali che sta interessando l’agricoltura italiana, confermato anche dagli esiti dell’ultimo Censimento sull’agricoltura dell’ISTAT.
Valori assicurati per aree geografiche
Nel dettaglio geografico, le elaborazioni degli analisti di ISMEA confermano il primato delle regioni settentrionali, che per valori assicurati (limitatamente alle polizze delle colture vegetali) concentrano il 78,5% del totale nazionale, quota pressoché analoga a quella dell’anno precedente. Rimangono stabili anche le incidenze delle altre due macroaree (12,3% il Sud, 9,2% il Centro). Si arresta per il momento, quindi, la progressiva ascesa del Sud insieme alle Isole, mentre il Centro sta mantenendo da almeno quattro anni la stessa quota di mercato. Ancora in termini di valori assicurati si osservano incrementi diffusi nel 2022 in tutte le circoscrizioni, con tassi di crescita lievemente superiori alla media per le regioni del Nord e del Centro (+6% e +6,2% rispettivamente) contro il più 5,1% di Sud e Isole. Anche l’analisi della dinamica dei premi assicurativi e del numero di aziende assicurate evidenzia una crescita in tutte le macro-aree. Rispetto alla prima variabile, si registra un aumento soprattutto al Centro (+17,5%), mentre nelle restanti aree l’incremento è inferiore alla media nazionale.
Con riferimento al numero di aziende assicurate, si conferma l’aumento più sostenuto al Centro, mentre gli incrementi di Nord e Sud sono sostanzialmente in linea con la media nazionale. Rispetto alle variazioni negative osservate nel 2021, si rileva un’inversione di tendenza per tutte le macro ripartizioni geografiche.
L’analisi dei dati disaggregati per comparti produttivi evidenzia una forte concentrazione dei valori assicurati su pochi settori: i primi quattro (uva da vino, frutta fresca, cereali e ortaggi) coprono l’82,5% del totale 2022. Con l’aggiunta del florovivaismo si arriva a sfiorare l’87% di incidenza. Tra i primi cinque comparti si registra una flessione nello scorso anno solo per gli ortaggi (-3,7% i valori rispetto al 2021), mentre spicca la forte crescita dei cereali (+16% circa) e in misura minore dell’uva da vino (+9,7%).
di Antonio Longo