Immatricolazioni trattori 2023 in Europa, situazione altalenante

Dopo il primo semestre non c’è una tendenza uniforme nei vari paesi del Vecchio Continente. Ma nella seconda parte dell’anno potrebbe esserci un peggioramento

Il tradizionale sguardo al giro di boa sulle vendite dei trattori in Europa nel 2023 non dà un responso uniforme. Dopo un primo trimestre in rosso nella maggior parte dei casi, ci si aspettava di vedere più segni negativi che positivi anche alla fine del primo semestre, invece il quadro è decisamente più variegato. Non si esclude comunque un possibile peggioramento da qui alla fine dell'anno.

Vediamo allora quali paesi hanno chiuso i primi sei mesi in attivo e quali invece in passivo. Diamo come sempre la precedenza all’Italia, che nella prima metà dell’anno registra un -8,5% in virtù dei 10.117 trattori immatricolati. Dal -5,7% dei primi tre mesi, quindi, si registra un peggioramento, che peraltro dovrebbe protrarsi fino alla fine dell’anno. Per quanto riguarda i singoli brand, al primo posto troviamo New Holland (15,9%), seguita da John Deere (9,6%), Antonio Carraro (9,2%), Deutz-Fahr (8,8%), Fendt (8,5%) e Landini (8%).

Passiamo quindi al primo mercato europeo, la Germania, tra i pochi a registrare un segno positivo (+5,5%), grazie ai 16.597 trattori immatricolati. La crescita è dovuta soprattutto al segmento dell’alta potenza (+12,9% per i trattori sopra i 150 cv), mentre sotto i 50 cavalli si registra un calo del 3,9%. La classifica a livello di marchi dopo i primi cinque mesi vede al comando Fendt (24,4%), davanti a John Deere (19,8%) e poi nettamente staccata Claas (7,3%).

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il secondo mercato, la Francia, che registra un +4,7% con 12.313 trattori venduti tra standard e specializzati. Qui si è verificato un vero e proprio boom delle vendite in giugno (+27% sul pari data 2022), ma nel complesso dopo i primi sei mesi i trattori vigneto-frutteto sono in calo (-19%, 1.536 unità), mentre gli standard sono in crescita (10.777 unità, +9%).

Proseguendo con gli altri paesi, anche il Regno Unito si colloca tra i mercati in crescita, con 6.777 immatricolazioni (+5,6%), mentre la Polonia segna un -12,5%, con John Deere (17,4% di share) davanti a New Holland (15,8%) e Kubota (11,3%) sui primi tre gradini del podio.

Perdita ancora più pesante (la più alta tra tutti i mercati presi in considerazione) anche per la Spagna (-15,7%, in virtù dei 4.118 trattori immatricolati), dove comanda John Deere (21,7%), davanti a New Holland (11,9%) e Fendt (7,1%). Segue quindi l’Austria, che chiude il semestre con un -11,6% (2.499 unità), con il comparto degli specializzati che paga il dazio più alto (-26,8%), mentre gli standard “si limitano” a un -11,1% e gli isodiametrici perdono il 4,8%. Come brand, sempre al comando il marchio locale Steyr (19,1% di quota), seguito da John Deere (13,2%) e Fendt (12,5%).

Continuando con i mercati in calo, troviamo la Norvegia (-6,5%), con 1.372 trattori venduti e John Deere (24,7%) davanti a Valtra (22%) e Fendt (16,5%) sui primi tre gradini del podio. Rimanendo in Scandinavia si incontra l’ultimo mercato a registrare un segno positivo, la Svezia (+4,9%), con 1.146 trattori immatricolati nel periodo gennaio-giugno; quest’anno al momento John Deere (27,2%) stacca decisamente Valtra (19,8%), mentre Massey Ferguson occupa saldamente il terzo posto (14%).

L’ultimo mercato che segnaliamo come primo semestre è la Bulgaria, che si ferma a 663 trattori venduti (-15,3%) e conferma il netto predominio di John Deere (18,2% di market share) davanti a LS (9,5%) e New Holland (8%).

Per altri tre mercati, Portogallo, Svizzera e Olanda, si dispone dei dati dei primi cinque mesi. Nel caso del Portogallo il calo è molto pesante (-28,9%), con soli 2.030 trattori venduti; sostanzialmente invariata la classifica dei marchi, con Solis al primo posto (16,8%), seguita da New Holland (10,4%) e Kubota (8,4%). Per quanto riguarda la Svizzera, le immatricolazioni nel periodo gennaio-maggio hanno raggiunto quota 1.083 unità, per un +12,9% sul pari data 2022. Fendt con il 18% di quota si piazza sul primo gradino del podio, seguita da John Deere con il 15,1% e da New Holland con il 10%. Infine, l’Olanda chiude i primi cinque mesi in positivo (+8,5%) grazie alle 1.365 immatricolazioni, con incrementi simili sia per i trattori compatti sia per quelli standard.

Le vendite Oltreoceano

L’ago della bilancia si sposta verso il segno positivo uscendo dall’Europa. Per la Turchia i dati si fermano ai primi cinque mesi, comunque grazie anche a un maggio da record (+44,9% sul maggio 2022) le vendite domestiche nel periodo gennaio-maggio 2023 hanno toccato quota 34.005 unità (+47,5% sul pari data 2022).

Incremento consistente anche per la Russia, dove l'aumento nel primo semestre è stato del 30,1% con 21.572 trattori agricoli venduti.

Anche in India le vendite nei primi sei mesi sono salite, anche se in misura meno forte (+6,4%), con oltre 470mila trattori venduti.

Infine, dati negativi per gli Usa, che con 129.964 immatricolazioni chiudono il primo semestre con un passivo del 9,7%, e per il Canada (12.826 trattori venduti, per un -14,4% complessivo).

Immatricolazioni trattori 2023 in Europa, situazione altalenante - Ultima modifica: 2023-07-24T10:33:15+02:00 da Francesco Bartolozzi

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome