Immatricolazioni trattori ancora in rosso, ma ci sono segnali di ripresa

Anche nei primi nove mesi del 2025 prosegue il calo delle vendite in Europa. Negli ultimi mesi dell’anno, però, in alcuni paesi (tra cui l'Italia) sembra esserci un’inversione di tendenza

La prima parte del 2025 ha visto le vendite dei trattori registrare ancora molte flessioni, ma nella seconda parte sembra intravvedersi una prima inversione di tendenza, in Italia e anche in altri mercati europei.

I dati riferiti alle immatricolazioni dei primi nove mesi cominciano a dare segnali di ripresa, dal momento che quattro paesi in Europa su undici presi in considerazione hanno fatto registrare degli incrementi rispetto al pari data 2024. E anche i mercati che ancora risultano in negativo, nei mesi di agosto e settembre in particolare hanno registrato degli aumenti rispetto agli stessi mesi del 2024. Dunque, ci sono buone possibilità di chiudere l’anno in positivo per una parte dei paesi europei, ma questo non vuol dire che questa ripresa continuerà anche negli anni futuri.

 

Vediamo allora come si sono chiusi i primi nove mesi paese per paese, partendo come al solito dall’Italia, che registra un +7,2% in virtù dei 12.699 trattori immatricolati, mantenendosi al terzo posto della classifica europea. Per quanto riguarda i singoli brand, primo posto ancora occupato da New Holland ma in sensibile calo (12,8% di quota mercato contro il 17,8% del pari data 2024), seguita da Antonio Carraro (9,6%), Deutz-Fahr (8,7%), Fendt (8,3%) e John Deere (7,8%).

Il primo mercato europeo, la Germania, segna un -13,1%, con soli 20.200 immatricolazioni e con tutti i segmenti di potenza interessati da un calo: -11% sopra i 150 cv, -7,4% tra 101 e 150 cv, -21,3% tra 51 e 100 cv e -14,8% fino a 50 cv. La classifica a livello di marchi dopo i primi nove mesi vede ancora saldamente al comando Fendt (25,8%), davanti a John Deere (18,1%) e poi ancora più staccata Claas (8,6%).

Al secondo posto troviamo la Francia, che continua a registrare una flessione importante: dopo i primi nove mesi, infatti, il calo è del 19%, in virtù delle 13.447 unità immatricolate (standard + vigneto-frutteto). In percentuale il calo più forte rimane quello registrato dai trattori vigneto-frutteto (-23,6%, 1.335 unità), mentre i trattori standard hanno subito una flessione del 18,5% (12.112 unità).

A livello di immatricolazioni, dopo l’Italia troviamo la Spagna, che continua lo straordinario trend positivo già iniziato nel 2024 grazie anche a specifiche misure governative. Nel periodo gennaio-settembre i trattori immatricolati nel paese iberico sono stati 9.097, in aumento del 32,3% rispetto al pari data 2024. La classifica dei brand vede John Deere saldamente al primo posto (20% di share), davanti a New Holland (11%) e Fendt (7%).

Subito a ruota dietro la Spagna segue la Polonia, che dopo i primi nove mesi registra il rialzo (straordinario) più alto di tutti: +35,9% con 7.954 trattori registrati. A livello di brand, nel mercato polacco il primo gradino del podio lo occupa New Holland (15,5%), seguita da John Deere (12,5% di share) e Kubota (11,9%).

Il Regno Unito, dopo otto mesi consecutivi in negativo, nel mese di settembre registra un segno positivo rispetto a settembre 2024, ma nel periodo gennaio-settembre rimane sotto del 13,9%, in virtù dei 7.083 trattori immatricolati.

 

Dopo il boom del 2024, il Portogallo lascia sul terreno il 21,4%, con sole 3.482 immatricolazioni. Il grosso della flessione ricade sui trattori standard (-34,2%), mentre gli specialistici perdono il 19,4% e i compatti “solo” il 9,5%.

 

Arriviamo quindi all’Austria, che prosegue nel suo trend negativo, ma grazie a un agosto e soprattutto un settembre positivo, riduce il calo dopo i primi nove mesi a 10,8% (2.912 unità), complice soprattutto il -10,5% dei trattori standard e il -20,1% degli specializzati (gli isodiametrici si sono limitati a un -1,2%). Come brand, il marchio locale Steyr si conferma in testa (20,2% di quota) davanti a Fendt (14,3%) e New Holland (11,9%).

 

Andamento un po’ altalenante per la Svizzera, dove i dati disponibili sono quelli del periodo gennaio-agosto e dove si registra una flessione del 3% in virtù dei 1.340 trattori registrati.

Il brand leader sul mercato elvetico è senza alcun dubbio Fendt (20,7%) seguito da John Deere (12,2%) e Deutz-Fahr (10,6%).

 

 

Passiamo quindi in Scandinavia, dove la Norvegia registra una flessione del 12,4% (1.400 trattori immatricolati), con Valtra che balza al primo posto nella classifica dei brand (23,4%), seguita da Massey Ferguson (20,6%) e Fendt (16,2%).

 

Al contrario la Svezia riesce a invertire il trend e con 1.437 trattori venduti nel periodo gennaio-settembre supera seppur di poco (+1,8%) i 1.411 trattori venduti nel pari data 2024; come brand, John Deere (25,7% di market share) mantiene saldo il primo posto davanti a Valtra (15,1%) che sale al secondo gradino relegando Massey Ferguson (14,5%) al terzo.

Le vendite fuori dall’Europa

Chiudiamo con il solito sguardo ad alcuni mercati extra-europei. La Turchia, dopo un 2023 da record e un 2024 da dimenticare, chiude con un’ulteriore flessione i primi otto mesi 2025 con 27.429 trattori immatricolati, pari a un -34,7% rispetto al pari data 2024. A livello di brand, New Holland continua a dominare incontrastata con il 32,8% di market share, davanti a Deutz (9,9%) Massey Ferguson (9,3%) e Tumosan (9,2%) e molto vicine tra loro.

Dati negativi anche per gli Usa, che con 154.300 immatricolazioni chiudono il periodo gennaio-settembre con un passivo dell’8%, mentre il Canada riesce a tagliare il traguardo di metà anno in positivo (+2,1%) con 16.363 immatricolazioni.

Infine, l’India dà segnali di forte ripresa e, con 761.504 trattori venduti nei primi nove mesi 2025, registra un +20% rispetto allo stesso periodo 2024.

Immatricolazioni trattori ancora in rosso, ma ci sono segnali di ripresa - Ultima modifica: 2025-10-17T12:34:58+02:00 da Francesco Bartolozzi

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