Agrofarmaci e innovazione sono indispensabili per soddisfare la domanda alimentare e combattere gli sprechi.
In occasione di Ipack-Ima 2012 Agrofarma, Associazione Nazionale Imprese Agrofarmaci che fa parte di Federchimica, coglie l’occasione per ricordare che l’innovazione in agricoltura è la prima, fondamentale soluzione per ridurre lo spreco alimentare.
Se da un lato, secondo stime FAO, il cibo che gettiamo via ogni anno basterebbe a nutrire 44 milioni di persone è altrettanto importante sottolineare l’importanza strategica di una riduzione degli sprechi anche in fase di produzione agricola.
Con una popolazione mondiale in crescita esponenziale, non solo si dovrà aumentare la produzione ma anche combattere gli sprechi alimentari in agricoltura, soprattutto se si considera la progressiva scarsità di risorse naturali, di acqua, di terra.
Andrea Barella, Presidente di Agrofarma afferma: “Se oltre al problema degli sprechi si aggiunge che la domanda di generi alimentari su scala globale è destinata ad aumentare del 70% entro il 2050, capiamo quanto sia fondamentale il contributo della chimica nello sviluppo di un’agricoltura sempre più innovativa e allo stesso tempo sostenibile, in grado di ridurre in primo luogo gli sprechi”.
È, infatti, fondamentale che a fianco di un consumo più consapevole e attento da parte dei cittadini si affianchi un impegno sempre più forte da parte della filiera agricola per ridurre gli sprechi a livello produttivo, un risultato che si può raggiungere solo attraverso l’innovazione e la ricerca. In particolare, gli agrofarmaci svolgono un ruolo decisivo nel preservare i raccolti dai parassiti, impedendo la distruzione di gran parte dei raccolti.
“Senza gli agrofarmaci, vere e proprie medicine delle piante, non sarebbe possibile preservare raccolti da tutta una serie di malattie e agenti patogeni che non solo distruggono i raccolti, con gravi danni per l’economia, ma mettono anche a rischio la salute del consumatore” - continua Barella - “Per questo in Italia le aziende del settore degli agrofarmaci investono ogni anno 47 milioni di euro, pari al 6% del fatturato complessivo, per mettere a punto soluzioni sempre più efficaci e sostenibili, proteggere le coltivazioni e ridurre quindi allo stesso tempo gli sprechi alimentari”.