La deputata Pd Susanna Cenni commenta il Regolamento UE sul vino biologico e con un’interrogazione chiede al Ministro di non chiudere la riflessione.
Con queste parole l’onorevole Susanna Cenni, deputata toscana del Partito democratico, commenta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, del Regolamento Ue sul vino biologico, sul quale la parlamentare ha presentato un’interrogazione in Commissione agricoltura come prima firmataria.
Cenni commenta così: “Il vino biologico ha finalmente una sua identità definita in Europa. Con il regolamento UE, approvato nelle scorse settimane e pubblicato nei giorni scorsi, infatti, sarà possibile indicare in etichetta la definizione ‘vino biologico’. Un regolamento importante, quindi, ma che suscita ancora qualche perplessità tra i produttori, soprattutto per quanto riguarda i vincoli fissati per l’utilizzo dei solfiti, e per le quali riteniamo utile riaprire un confronto con il Governo”.
Cenni fa notare come il testo emanato dall’Unione europea susciti alcune perplessità nei produttori italiani, manifestate esplicitamente da associazioni di categoria e emerse durante il Forum nazionale del vino biologico e biodinamico, svoltosi a Siena nelle scorse settimane. Gli addetti ai lavori pensano che i limiti fissati dal Regolamento per l’utilizzo dei solfiti siano ancora troppo elevati, per poter ottenere un vino biologico di alta qualità. L’onorevole Cenni, con l’interrogazione in commissione agricoltura, vuole chiedere al Governo di prendere atto delle valutazioni di coloro che, in modo esperto e professionale, si occupano della produzione di vino biologico, con l’eventuale possibilità di adottare un disciplinare nazionale che sia più virtuoso.