Via a Eima 2022, evento dal respiro internazionale

Eima
Da sinistra: Simona Rapastella, Carlo Ferro, Daniele Ara, Alessandro Malavolti, Enzo Angeloni, Gianpiero Calzolari e Giovanni Molari
Al via oggi la kermesse bolognese. «La nostra rassegna si presenta razionale, comunicativa e conveniente nel rapporto costi-benefici – spiega il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella – quindi in linea con i trend più attuali del mercato fieristico»

La rassegna mondiale della meccanica agricola Eima inaugura la sua 45ma edizione con un bagaglio di esperienza notevolmente rafforzato. L’esposizione bolognese - organizzata dalla federazione italiana dei costruttori FederUnacoma e in scena nel quartiere fieristico da oggi al 13 novembre - è stata infatti l’unico evento di settore nel panorama internazionale a tenere la propria edizione lo scorso anno, in regime di restrizioni a causa dell’emergenza sanitaria. I risultati sono stati molto buoni in termini di espositori e di visitatori e la rassegna ha confermato la propria caratura internazionale malgrado i blocchi vigenti in alcuni Paesi e i vincoli determinati dai protocolli di sicurezza.

A tagliare il nastro della kermesse bolognese il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti, il presidente di Bologna Fiere Gianpiero Calzolari, la direttrice generale di FederUnacoma Simona Rapastella, il rettore dell'Università di Bologna Giovanni Molari, l'assessore del Comune di Bologna con delega all'agricoltura Daniele Ara, il direttore generale per la promozione del sistema Paese del ministero degli Esteri Enzo Angeloni e il presidente dell'Agenzia Ice Carlo Ferro.

Simona Rapastella

«L’edizione 2021 ha avuto successo – ha commentato la direttrice generale di FedeUnacoma Simona Rapastella nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi ieri al Palazzo dei Congressi di Bologna - perché è stata considerata dalle case costruttrici e dal pubblico degli operatori come un evento rivolto ai professionisti, realmente necessario per le attività di business». Le fiere rappresentano un fenomeno sociale, un rituale collettivo e un’esperienza coinvolgente anche sul piano emotivo – sostengono strutture specializzate nel monitoraggio del settore fieristico come GRS – ma ciò che le rende solide, e consente loro di prosperare anche in uno scenario in rapida trasformazione, è la loro utilità in termini economici e strategici. La crisi determinata dalla pandemia - spiegano i report degli analisti - ha determinato una selezione tra gli eventi considerati fondamentali ai fini del business e quelli considerati opzionali, avviando un trend che nei prossimi anni dovrebbe accentuarsi, a scapito di quelle manifestazioni che non producono risultati chiaramente misurabili.

«L’edizione 2022 punta con maggior forza sulle leve della internazionalità, dell’innovazione e dei servizi per le attività di business, che sono da sempre gli elementi caratterizzanti di questa rassegna - ha detto ancora Rapastella - e punta alla massima razionalità nella suddivisione merceologica, nell’organizzazione dei servizi, nella valorizzazione dell’investimento fatto da espositori e visitatori». «La fiera è un sistema che richiama tutti gli attori della filiera, dai progettisti agli utenti finali, dai tecnici fino al mondo politico – ha detto il direttore di FederUnacoma – e questo la rende non soltanto utile, ma conveniente in termini economici e strategici». Tra gli elementi che più caratterizzano la rassegna dell’Eima – questo è emerso nella presentazione alla stampa – va segnalato infine il suo carattere “comunicativo”, il fatto di essere esplicita nei suoi criteri organizzativi, diretta nel rapporto con le aziende e gli operatori, attenta a raccontare ogni aspetto del vasto mondo dalla meccanica agricola. «Soprattutto l’Eima mette in condizione le aziende, le organizzazioni e le istituzioni di esprimere i propri contenuti – ha concluso Rapastella - così che la rassegna possa essere qualcosa che appartiene a tutti, e che tutti contribuiscono a rendere grande».

I numeri della 45ma edizione

La 45ma edizione di Eima International segna il ritorno della manifestazione fieristica ai livelli pre-pandemia. I numeri della kermessesono già da ora quelli di un grande evento. Alla rassegna bolognese sono infatti presenti 1.500 case costruttrici, 480 delle quali estere in rappresentanza di 40 Paesi, e sono attesi visitatori da 160 Paesi. La superficie espositiva occupa complessivamente 128 mila metri quadrati, 8 mila dei quali situati all’esterno, tra i padiglioni della fiera. Completezza di gamma, innovazione tecnologica e internalizzazione sono i fiori all’occhiello di una manifestazione che proprio quest’anno torna alla sua naturale collocazione biennale dopo l’emergenza sanitaria che aveva determinato lo slittamento dell’edizione 2020 al 2021. «I 14 settori merceologici, i 5 saloni tematici, i circa 60 mila modelli esposti, fanno di EIMA una rassegna iperspecializzata che abbraccia tutta la filiera agroindustriale ed agromeccanica e che offre soluzioni per ogni modello di agricoltura, ponendosi come punto di riferimento mondiale per tutto il settore», ha detto Simona Rapastella. Nel corso degli anni la rassegna bolognese si è infatti imposta come polo di attrazione e l’edizione 2022 conferma appieno la sua caratura internazionale. Oltre a buyer ed operatori economici da tutto il mondo, a Bologna sono attese delegazioni ufficiali che, organizzate da Agenzia Ice e Maeci in collaborazione con FederUnacoma, comprendono 450 operatori economici e giornalisti selezionati da 80 Paesi. Un intero padiglione di ben 3 mila metri quadrati, il “Padiglione delle Delegazioni Internazionali”, collocato fra il Padiglione 19 e il Palazzo dei Congressi, è dedicato esclusivamente agli incontri d’affari tra le aziende espositrici e le delegazioni estere.

A catalizzare l’interesse degli operatori, come dei visitatori italiani ed esteri, sono - oltre alla straordinaria ricchezza delle gamme esposte – i contenuti tecnologici dei modelli presentati dalle case costruttrici. Del resto, l’innovazione costituisce da sempre uno dei temi centrali di Eima International, che ha il suo cuore tecnologico nell’area del Quadriportico. È proprio in questo spazio che vengono presentate le soluzioni vincitrici del Concorso Novità Tecniche, che quest’anno conta ben 62 modelli premiati: 25 come “Novità Tecnica” e 37 come “Segnalazioni”. «Ricchezza di gamma, tecnologia, internazionalizzazione, ma anche comunicazione. Tutto questo – ha concluso Rapastella – è il mondo di Eima. Una manifestazione ad “alta intensità” che concentra tutto il meglio della meccanica agricola, offrendosi come una esperienza globale per gli addetti ai lavori, per gli appassionati, per i curiosi».

Gianpiero Calzolari

«L’Eima di quest’anno si presenta davvero ricca, con una valanga di numeri, contenuti e appuntamenti – ha aggiunto Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere –. Siamo orgogliosi di questa amicizia con FederUnacoma, per noi questa fiera è un fiore all’occhiello e abbiamo ripianificato il quartiere fieristico per essere all’altezza e offrire la migliore visibilità possibile a chi espone e a chi viene a visitarla. Le fiere sono dei distretti importanti di ogni territorio e questo è un grande appuntamento anche per la città di Bologna, che si è messa a disposizione per supportare al meglio questa kermesse».

Industria italiana, fatturato in crescita

La tenuta del mercato interno e la buona domanda proveniente dai mercati esteri mantengono l’industria italiana delle macchine agricole su buoni livelli produttivi, confermando il suo ruolo di primo piano nel panorama internazionale del settore. Le immatricolazioni sul mercato interno si sono mantenute su buoni livelli – inferiori rispetto all’anno record 2021 ma superiori rispetto alla media degli anni precedenti – e le esportazioni continuano ad essere il punto di forza dell’industria italiana.

I dati Istat sul commercio estero indicano nei sette mesi gennaio-luglio una crescita delle esportazioni in valore sia per le trattrici (+2,13% rispetto allo stesso periodo 2021, anche se a fronte di un calo del numero di unità del 20%) sia per le altre tipologie di macchine (+13,6% in valore e +0,34 in peso). Il made in Italy dell’agromeccanica ottiene nei primi sette mesi dell’anno una crescita totale, in valore, del 10,4%, a fronte di una riduzione in quantità di appena il 2,5%. I principali mercati di sbocco si confermano Stati Uniti, Francia e Germania, ma in crescita risultano le esportazioni verso la Polonia (+26%), la Romania (+37%) e l’Ungheria (+46%).

L’incremento del fatturato, pure in presenza di una riduzione delle quantità esportate, è da ricondurre all’aumento del prezzo dei listini, uno scarto questo che dovrebbe caratterizzare anche il consuntivo a fine anno della produzione italiana, che si stima possa subire un calo in termini quantitativi pari al 6%, ma addirittura un incremento in termini di fatturato, attestandosi a quota 14,2 miliardi di euro, un risultato migliore rispetto a quello dell’anno record 2021 che aveva registrato un valore della produzione pari a 13,7 miliardi di euro con un incremento del 3,7% sull’anno precedente. Sul fatturato previsto per fine 2022 incide il buon andamento del comparto della manutenzione del verde, con livelli produttivi in linea con quelli dello scorso anno per un valore intorno al miliardo di euro, e soprattutto quello della componentistica, che si stima possa raggiungere a fine anno un fatturato pari a 3,4 miliardi.

Fonte: Ufficio Studi e Statistiche FederUnacoma

«Per quanto reattiva ed efficace - ha detto il Presidente della federazione dei costruttori italiani FederUnacoma, Alessandro Malavolti - l’industria italiana non è esente dalla congiuntura economica sfavorevole e da tutti quei fattori che condizionano le imprese in questa difficile fase».

Alressandro Malavolti

Nella primavera di quest’anno il prezzo dell’energia ha registrato un rialzo impressionante, segnando un incremento del 400% rispetto alla primavera del 2020. Una crisi, quella delle forniture energetiche, particolarmente pesante in Europa, dove in conseguenza del conflitto Russo-Ucraino si è verificata una vera e propria “guerra del gas” che ha contrapposto la Russia all’Unione Europea. «Sono note le iniziative assunte dai governi e dall’Unione Europea nel suo insieme per diversificare gli approvvigionamenti e per calmierare i prezzi - ha spiegato Malavolti - interventi che hanno iniziato a produrre i loro effetti (un calo dei prezzi del 10% da settembre e la prospettiva di ulteriori decrementi nei mesi prossimi), ma che non sono sufficienti a riportare le quotazioni sui livelli che hanno caratterizzato gli ultimi vent’anni, e con effetti quindi permanenti sui conti delle imprese manifatturiere, che contribuiscono ad un aumento dei costi di produzione e quindi ad un incremento dei prezzi di listino dei mezzi meccanici».

Questo si combina, purtroppo, con una crescita dei costi di produzione anche nelle imprese agricole, che scontano la maggiore bolletta energetica, ma anche il maggiore onere per l’acquisto di fertilizzanti e prodotti chimici. Il prezzo dei fertilizzanti ha subito un incremento imprevedibile dalla primavera scorsa, a causa del blocco delle importazioni dalla Russia, che con 16 milioni di tonnellate di fertilizzante era di gran lunga il maggior fornitore dell’Unione Europea. Gli stessi prodotti chimici hanno registrato nel giugno di quest’anno incrementi compresi tra il 100 e il 150% rispetto al giugno 2020, i più consistenti dall’anno 2000. Ancorché dovessero ridursi in questi mesi, i prezzi dei prodotti chimici (che comprendono tutta la gamma di quelli specifici per i trattamenti agricoli) sono destinati a rimanere su livelli sensibilmente superiori rispetto a quelli pre-Covid.

La visita del ministro Lollobrigida

«Per ridurre il divario crescente tra i costi industriali e la capacità d’investimento delle imprese agricole – ha detto il presidente Malavolti – è fondamentale il sostegno pubblico, volto ad incoraggiare gli acquisti, tanto a livello nazionale quanto a livello europeo, con una rosa di strumenti specifici per la meccanizzazione agricola». A questo proposito, il presidente di FederUnacoma ha apprezzato i primi approcci del neoministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che conta di incontrare al più presto per illustrare le aspettative dell’associazione. La prima occasione sarà proprio l’Eima, dove la visita del ministro è prevista per la mattina di venerdì 11 novembre.

Via a Eima 2022, evento dal respiro internazionale - Ultima modifica: 2022-11-09T10:37:15+01:00 da Roberta Ponci

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