I ritardi nella catena delle forniture, l’aumento dei costi di produzione e il conseguente incremento dei prezzi di listino frenano il mercato delle macchine agricole, che tuttavia conserva buoni livelli di vendita. Le statistiche sulle immatricolazioni – elaborate da FederUnacoma sulla base dei dati forniti dal Ministero dei Trasporti – indicano nei primi nove mesi dell’anno un calo per le trattrici del 14,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, caratterizzato da una crescita record delle immatricolazioni (tab. 1).
In termini di unità, le trattrici vendute nei nove mesi assommano a 15.800, un quantitativo inferiore rispetto alle 18.500 dei primi nove mesi 2021, ma comunque superiore alla media degli ultimi anni attestata intorno alle 14 mila unità. Un calo del 14% si registra per le mietitrebbiatrici, a fronte di 308 unità immatricolate, mentre le trattrici con pianale di carico perdono il 21,5% in ragione di 390 macchine. Più contenuta la flessione per i rimorchi (-9,5% a fronte di 6.700 macchine), mentre i sollevatori telescopici, pur segnando un calo consistente rispetto al 2021 (-25%), registrano comunque un numero di unità vendute pari a 866, largamente superiore rispetto alla media degli ultimi anni.
L’andamento attuale conferma le previsioni già formulate da FederUnacoma nel corso dell’assemblea annuale del giugno scorso, quando fu evidenziato come la domanda di macchinario agricolo fosse particolarmente elevata nel nostro Paese, ma con il rischio che la crisi delle materie prime, le difficolta nella logistica e l’aumento della bolletta energetica potessero influire sui ritmi produttivi e ridurre la competitività del settore nel secondo semestre. Difficile prevedere il bilancio a fine anno, giacché i risultati economici restano vincolati agli sviluppi del conflitto Russo-Ucraino e alle dinamiche inflazionistiche che comportano una crescita anche del prezzo di vendita dei macchinari, peraltro a vantaggio di quelli prodotti in Paesi emergenti, non interessati dalla crisi energetica e quindi pronti a posizionarsi sui mercati con politiche di prezzo molto aggressive.
«L’agricoltura italiana ha necessità di tecnologie di alto livello - ha ricordato il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti - e deve essere sostenuta negli investimenti per l’acquisto di macchinari innovativi. Un aiuto importante in questo senso è quello rappresentato dagli incentivi pubblici per l’acquisto di mezzi di nuova generazione e l’auspicio dell’intera filiera agromeccanica è che l’attuale sistema di aiuti venga prolungato e rafforzato, per mantenere il settore dinamico anche in presenza di una congiuntura così difficile».
La situazione in Europa e nel mondo
L’andamento negativo dell’Italia si ritrova anche in praticamente tutti i paesi europei, eccezion fatta per Norvegia e Bulgaria (fig. 1). Svizzera e Austria segnano i passivi più pesanti (rispettivamente -27%, dato riferito ai primi otto mesi, e -26%), la Svezia perde il 18,6%, la Polonia è in linea con l’Italia, mentre la Spagna registra un calo del 10,9%. Il mercato più importante, quello tedesco, immatricola 23.411 trattori, in calo del 7,4%, la Francia cala del 6,1% e il Regno Unito contiene la perdita al 5,6%. Unici mercati a mostrare un segno più sono la Norvegia (+2,5%) e la Bulgaria (+30,5%).
Guardando fuori dall’Europa, ritroviamo qualche segno positivo. In Russia dopo i primi otto mesi i trattori registrano un +2,2%, mentre le mietitrebbie crollano (-38,6%); in Turchia sono stati registrati 38.302 trattori nei primi otto mesi, pari a un +14% sul pari data 2021. In India nei primi nove mesi le vendite di trattori sul mercato domestico hanno superato quota 664mila unità, in calo del 2,2% sul 2021. Chiudiamo con il Canada, dove nel periodo gennaio-settembre 2022 il mercato trattori ha perso l’8,8% (mentre le mietitrebbie sono rimaste invariate), e gli Usa, dove le vendite di trattori sono calate del 14,3%, mentre le mietitrebbie sono risultate in crescita del 3,4%.
Macchine fienagione, mercato europeo stabile
Il mercato europeo delle macchine per la fienagione ha mostrato un numero stabile di unità di vendita nella stagione luglio 2021-giugno 2022. Lo riferisce la Cema (Associazione europea dei costruttori di macchine agricole), secondo la quale il mercato mondiale dei prodotti lattiero-caseari ha portato a un buon margine per i produttori di latte e alla loro volontà di investire in attrezzature professionali per la fienagione. Il volume totale sarebbe stato maggiore rispetto alla scorsa stagione se i produttori non avessero avuto interruzioni nella loro catena di approvvigionamento. Le macchine per la fienagione comprendono le categorie di prodotti carri caricatori, falciatrici, ranghinatori e voltafieno. Sebbene la siccità in più regioni possa mitigare le prevendite effettive, le previsioni di mercato dei prodotti lattiero-caseari sono molto positive. In questo mercato equilibrato, combinato con gli sviluppi delle pratiche agricole finalizzate alla raccolta di foraggio di buona qualità, i produttori hanno fiducia nella stagione 2022-2023. La nuova tecnologia smart e l’aumento della produttività onoreranno la domanda degli agricoltori. Solo l’aumento dei prezzi di acquisto e dei tempi di consegna di materie prime e componenti potrebbe causare interruzioni.