L’agricoltura conservativa è un metodo di coltivazione caratterizzato da una minima alterazione del terreno al fine di preservare la struttura e la sostanza organica del suolo: le arature sono sostituite da lavorazioni superficiali o non lavorazioni, che favoriscono il rimescolamento naturale degli strati della terra ad opera della fauna, delle radici e di altri organismi. La fertilità del terreno, data dai nutrienti e dall’acqua, viene gestita attraverso la copertura del suolo, delle rotazioni colturali e della lotta alle erbe infestanti.
Per proteggere il terreno e contribuire all’eliminazione delle malerbe, il suolo è dunque coperto permanentemente attraverso residui e coltri protettive.
Tra gli obiettivi dell’agricoltura conservativa vi è la limitazione di perdite della biodiversità e la riduzione progressiva della lavorazione del suolo con la conseguente riduzione di emissioni di CO2 legate alle lavorazioni.
La seminatrice per cereali UST
Le seminatrici della serie UST di MaterMacc – Under Surface Seeding Technology – sono costruite per semine su terreno non preparato o di minima lavorazione di cereali, colza, soia, foraggere, colture intercalari.
L’elemento di semina ad alette UST (brevettato) permette di ottenere il solco di semina sollevando uno strato di terreno che si deposita sopra il seme dopo il passaggio dell’elemento stesso. Questa tecnologia consente di deporre il seme nel terreno senza farlo entrare in contatto con i residui colturali presenti. Inoltre, le alette garantiscono un’efficace azione di diserbo meccanico.
L’elemento di semina mantiene in superficie i residui colturali in modo da evitare il contatto con il seme all’interno del solco, consentendo un rapido sviluppo radicale del germoglio.
Questi i vantaggi dall'utilizzo di una seminatrice UST:
- riduzione del disturbo del suolo migliorando la struttura del terreno ed aumentando la mineralizzazione della sostanza organica favorendone lo sviluppo di organismi edafici benefici;
- protezione del suolo dall’erosione e nessuno spreco di nutrienti minerali;
- aumento della capacità di ritenzione idrica del suolo;
- elementi nutritivi disponibili dalle prime fasi di sviluppo con conseguente minor necessità di fertilizzante nelle fasi di levata delle colture.