L’uomo dei Same

Giuseppe Zanelli sul suo Same 4R10
Così gli amici chiamano affettuosamente Giuseppe Zanelli. Ma nella sua ricca collezione non ci sono solo trattori della casa di Treviglio (Bg)

Quattro Castella è un paese dell’appennino reggiano che prende il nome dai quattro castelli che sorgono su altrettanti colli.

Ci troviamo a pochi chilometri da Canossa e infatti Quattro Castella è in tutto e per tutto un paese matildico, con il fascino che questo comporta. E proprio da Quattro Castella e dalla montagna arriva il protagonista di questa nostra rubrica, Giuseppe Zanelli, la cui famiglia era titolare di un’azienda zootecnica, che ha chiuso i battenti lo scorso anno. Ma la stalla è ancora in ottimo stato e Zanelli ha in mente qualcosa di particolare.

«Il mio sogno è di sistemarla in modo da poterci ricoverare tutti i trattori della mia collezione – ci confida Giuseppe – mantenendo comunque la struttura originale. Se continuerò a stare bene, porterò in fondo questo mio progetto e sarà come un museo, che mi ricorderà i tempi della mia adolescenza e la storia della mia famiglia. Mia figlia Paola e la mia compagna pensano già all’inaugurazione, ma c’è ancora tanto lavoro da fare».

Giuseppe ha lavorato nell’azienda dei suoi solo per qualche anno da ragazzo, per poi dedicarsi a un’attività di conto terzi ed escavazioni, ma ha sempre avuto la passione per le macchine agricole ed è un meccanico esperto, cosa che gli ha consentito di restaurare nella sua officina la maggior parte dei pezzi della sua collezione. Collezione che ha avuto un primo avvio a metà degli anni '70. «Fu proprio così – conferma Giuseppe – poi per problemi di lavoro ho interrotto fino a una decina di anni fa, quando la passione è ripartita. Ogni volta che compro un trattore dico che sarà l’ultimo, ma poi finisco sempre per farmi convincere da qualcuno e continuo ad aggiungere pezzi».

Zanelli non necessariamente restaura gli esemplari che acquista, dipende dalle macchine e dal tempo a disposizione, e infatti nella sua collezione troviamo anche dei buoni conservati. I trattori che al momento compongono la collezione di Giuseppe Zanelli sono una trentina, con un marchio decisamente predominante: Same.

«Il Same Drago 100 era il trattore della nostra azienda – spiega Giuseppe – per cui sono sempre stato attratto dalle macchine della casa di Treviglio.

Il primo trattore che ho comprato nel 1975 è stato un DA 12, seguito pochi anni dopo da un DA 21. Poi la vera raccolta è iniziata una decina di anni fa e si sa come funziona, un trattore tira l’altro… non ho seguito un criterio particolare, però dovevano essere dei Same».

Una serie quasi completa

Zanelli ha messo insieme una bella serie di trattori Same, anche se qualche pezzo ancora manca, recuperati tutti nella Bassa Reggiana. Il più raro è sicuramente il 4R10 del 1950 (vedi box), seguito da un 4 R20, sempre del 1950, che non monta però il suo motore originale a petrolio bicilindrico da 20 cv.

Dopo di che ci sono i modelli diesel: due DA 12 del 1955 con motore monocilindrico da 12 cavalli (il primo trattore acquistato da Zanelli), un DA 17 del 1950 da 17 cavalli recuperato a Malpensa, quattro Sametto DA 18 da 18 cavalli, uno dei quali a doppia trazione e con sollevatore, un Sametto 120-21 del 1960 con motore diesel monocilindrico da 21 cavalli, due Sametto 120 HP 22 Serie Automazione, un Sametto V due cilindri da 25 cavalli, due DA 25 (uno dei quali nella variante Trento, cioè flangiato e un po’ più stretto per muoversi meglio nei vigneti), un DA 47 del 1956 con motore 3 cilindri da 47 cavalli, un Puledro del 1963, con motore bicilindrico da 35 cavalli, e infine un 360 con motore 3 cilindri da 62 cavalli del 1960.

Non solo Same

Come già anticipato, Zanelli comunque non ha solo trattori Same in collezione («da un po’ di tempo a questa parte ho deciso di cambiare colore, perché di Same ne ho troppi» – ci spiega sorridendo), e alcuni pezzi sono decisamente rari.

Come per esempio lo Slanzi SD51 Amico, o meglio un prototipo dello Slanzi Amico «come si intuisce dal tappo del serbatoio – ci racconta Zanelli – matricola numero 81, certificato Asi, del 1952, con motore Slanzi diesel DV 15T da 15 cv».

Altra rarità è la carioca Prandi e Scaravelli di metà anni '50, con motore della Co.ti.emme di Reggio Emilia monocilindrico a petrolio da 8 cavalli (Zanelli ne possiede due esemplari, uno conservato e uno restaurato, sul quale ha installato una pompa Marzi). Altri pezzi non proprio comuni sono un Ruggerini RD22 con motore Ruggerini da 22 cv, di fine anni 50, con i parafanghi leggermente modificati, e un Lesa LDV 25, del 1959, con motore Slanzi da 25 cavalli.

Veduta dall’alto di una parte della collezione di Zanelli

Fin qui tutti marchi italiani, ma Zanelli ha anche inserito anche un paio di brand stranieri, come l’ultimo suo acquisto, un Deutz D25 S di fine anni ’50, con motore F2L 712 da 24 cavalli e cambio con 10 marce avanti e 2 retromarce, ancora da sistemare dal punto di vista meccanico, e un Fahr D270 del 1955 con motore F2L 514 da 32 cavalli. «Questa è una macchina super affidabile, con la quale abbiamo partecipato a un raduno a Valeggio sul Mincio nel 2023, un’esperienza fantastica». Da diversi anni socio Gamae, Zanelli si definisce una persona semplice, a cui piace stare in mezzo alla gente e organizzare raduni per condividere la sua passione. «Non ho particolari sogni nel cassetto, se non quello di portare a termine il progetto di radunare tutte le mie macchine nella vecchia stalla di famiglia – conclude Zanelli –. E grazie anche alla spinta che mi danno mia figlia e la mia compagna, lo realizzerò».


Il pezzo più raro della collezione

Same 4R10
Primo piano del motore T901

L’esemplare più raro della collezione di Zanelli è sicuramente il 4R10 del 1950, con motore monocilindrico a petrolio T901 da 10 cavalli, cambio a doppia leva. È il capostipite di tutti i trattori della casa di Treviglio a 4 ruote (il precedente Universale 10 ne aveva tre) e «ce ne saranno una ventina in Italia – racconta Giuseppe –. È il primo trattore che la Same produsse per tirare i carrelli dentro le fornaci e praticamente l’ho acquistato “in società” con mia figlia Paola».

L’uomo dei Same - Ultima modifica: 2025-03-12T11:08:33+01:00 da Francesco Bartolozzi

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome