Non si può guardare al futuro se non partendo dal proprio passato. Da tale consapevolezza è nata l'idea di creare uno spazio dedicato alle origini del Gruppo Carraro, risalendo allo spirito imprenditoriale dei primi anni del '900, che ha portato l’azienda a diventare uno dei punti di riferimento, a livello mondiale, nella meccanizzazione agricola. In tale percorso una delle figure più significative è stato certamente Oscar Carraro, al quale il «museo del trattore» è intitolato. Sulla scia dell'inventiva del padre Giovanni ed insieme al fratello Mario, fu infatti proprio Oscar Carraro a contribuire in prima persona nel determinare un nuovo corso dell'azienda con la nascita, nel 1960, del primo trattore agricolo a marchio «Tre Cavallini». All’interno del museo, che trova sede in Carraro Agritalia — lo stabilimento del Gruppo che dal 1977 progetta e produce trattori — sono presenti oggi alcuni prodotti che simbolicamente hanno scandito il successo dell'azienda negli anni ’60 e ’70. Fra i vari modelli in esposizione, trovano spazio anche un’ auto-seminatrice C18 (1957), prodotta in più di mille esemplari, che fu il primo veicolo Carraro ad assumere la forma di trattrice agricola ; un trattore 230 (1964), il primo a quattro ruote motrici; un trattore 354, uno dei primi veicoli con le caratteristiche di trattore moderno.