È in quell’est di Germania, un tempo ex Ddr, dove un singolo campo è spesso più grande di una media azienda italica, che Claas fa esordire le nuove Lexion. Un passaggio importante per una mietitrebbia che da oltre venti anni fa la fortuna del gruppo tedesco e che, a Samswegen, a due passi da Magdeburgo, si è presentata con i nuovi motori e alcuni accorgimenti d’avanguardia. A tenerla a battesimo Jan-Hendrik Mohr, al vertice delle vendite della casa di Harsewinkel: «Il mercato mondiale sta attraversando una fase di rallentamento, ma contiamo di mantenere anche in questo 2015 fatturato e redditività. E, soprattutto, continuiamo a investire sul futuro: non a caso abbiamo concentrato in un’unica struttura qui in Germania circa 200 ingegneri che si occuperanno in toto dello sviluppo dei sistemi elettronici e della loro integrazione con le macchine da raccolta».
Torniamo alle Lexion. I nuovi modelli, in regola con il Tier 4/Stage 4, montano (quasi) tutti il motore Mercedes-Benz. Il top di gamma, Lexion 780 e 770, sono dotati di motore Mercedes-Benz di ultima generazione con cubatura fino a 15,6 litri. Così la 780 arriva a una potenza massima di 626 cv.
I modelli 750 e 740 sono dotati di motore Mercedes-Benz con cubatura fino a 10,7 litri. La sola eccezione alla nuova regola Mercedes è il motore Perkins installato sulla 760 (vedi Tab. 1 - Caratteristiche tecniche della Serie Lexion). Scelta legata alla fornitura di assistenza tecnica diretta per questo modello.
Il cambio di propulsore è la novità più significativa, ma sono altre le modifiche presentate. Sui modelli 740 e 750 approda il sistema Dynamic Cooling con ventola di raffreddamento a velocità variabile, in grado di fornire in tempo reale l’esatto livello di potenza di raffreddamento richiesto dal motore.
Inoltre è aumentata la dimensione del serbatoio granella sulle due ammiraglie, la 780 Terra Trac e la 770 Terra Trac, fino a raggiungere una capacità massima di 13.500 litri. «Con uno scarico di 130 l/s il contenuto del serbatoio granella può essere trasferito in meno di due minuti».
La “pulizia 4D”
Nel capitolo innovazione va ascritta la dotazione di accecatori sui primi due segmenti, che rappresentano l’ultima generazione della tecnologia nella separazione della granella residua. «Sulle macchine Claas – evidenziano i tecnici Claas – la pulizia 3D rappresentava precedentemente l’ultima generazione in fatto di compensazione dell’oscillazione laterale. In questo processo, il controllo attivo del crivello superiore, riduce drasticamente la distribuzione non omogenea della granella sul piano crivellante. Senza questa funzione di compensazione, si corre un rischio di perdita di prodotto durante la mietitura in collina».
Per queste ragioni, Claas ha sviluppato la pulizia 4D che consta di due componenti: controllo/gestione rotore in base alle pendenze e controllo automatico della ventilazione. Le macchine caratterizzate da pulizia 4D come le nuove Lexion sono inoltre dotate di un aggiuntivo terzo paio di piastre accecatrici per ciascun rotore. Il controllo attivo delle piastre accecatrici rotore dipende dall’inclinazione laterale e longitudinale della macchina, così come la potenza di separazione e pulizia. In questo processo, i segmenti delle piastre copri rotore sul lato della discesa, vengono chiusi e aperti in base alle necessità. La velocità della ventilazione viene altresì regolata automaticamente durante la guida in salita o in discesa. Il nuovo sistema di pulizia 4D è efficace non appena diminuisce il grado di separazione della granella residua. La pulizia 4D funziona in automatico, e non necessita di essere controllata dall’operatore.
Un pensiero all’Italia e ai suoi dislivelli: i due modelli 750 e 760 sono disponibili anche nella versione Montana per la raccolta in collina e possono compensare pendenze laterali fino al 17%.
Un ultimo passaggio dedicato alla dimensione dei trinciapaglia. Il diametro del tamburo della nuova Lexion 700 è stato aumentato di 5 cm, incrementando così la lunghezza del canale di trinciatura e consentendo un’alimentazione e un flusso uniforme del residuo di trebbiatura. In combinazione con un deflettore spargipula, l’ampio tamburo di trinciatura migliora l’accelerazione della pula e lo spargimento della stessa sul terreno. Il fondo di attrito e i controcoltelli del trinciapaglia sono regolabili utilizzando strumenti idraulici dalla cabina, tramite terminal Cebis.
Le nuove barre di taglio
Le novità per la raccolta non si fermano alla macchina. E si ampliano alle barre di taglio, nelle versioni Vario, Cerio e Maxflex. Attrezzi pensati in Germania e prodotti in Ungheria, a Törökszentmiklós.
Le Vario hanno una regolazione continua nel range compreso fra -10 cm e +60 cm e, con lame colza integrate, permettono una rapida commutazione da grano a colza. Gli alzaspighe possono essere inseriti e disinseriti senza l’utilizzo di strumenti tramite aggancio/sgancio rapido. Installando le lame da colza si attiva automaticamente la pompa idraulica che aziona le lame laterali. Le posizioni del piano di taglio vengono trasmesse automaticamente dalla barra di taglio alla mietitrebbia. Anche con attrezzatura colza installata, la barra può essere regolata di 15 cm per adattarsi alle condizioni di raccolta. Dopo l’introduzione delle Vario 930/770 dello scorso anno con larghezze di lavoro da 9,30 a 7,70 m, con le quattro barre di taglio Vario 680/ 620/560/500 si scende a larghezze inferiori applicabili comunque su Lexion, Tucano e Avero.
Sul fronte barre di taglio standard esordiscono le Cerio 680, 620 e 560. Il telaio, la coclea di alimentazione, il sistema di guida e l’aspo sono uguali alle Vario. Le barre di taglio CERIO sono caratterizzate anche dal riposizionamento automatico dell’aspo e dalla regolazione del piano della barra di taglio. Essa può essere regolata manualmente sulla barra di taglio in un range di cinque posizioni compreso fra -10 e +10 cm.
Chiudono il cerchio, per la raccolta dei principali legumi – soia, piselli e lenticchie i cui baccelli crescono quasi direttamente sul terreno – le barre di taglio a lama flessibile della serie Maxflex. Barre in precedenza disponibili solo per la Lexion con larghezze di lavoro da 10,50 a 12 m e che ora con i nuovi modelli (930, 770, 620 e 560) riescono a scendere a larghezze di lavoro comprese fra i 5,60 e i 9,30. In congiunzione con la regolazione dell’angolo di taglio, sul canale alimentatore della mietitrebbia si possono prevenire perdite lungo tutta l’area di lavoro, anche nelle peggiori condizioni di raccolta. Anche i divisori della granella si muovono e possono seguire il contorno del campo.
Presse, Quadrant con nuovo legatore
Cambia la filosofia Claas sulle presse rettangolari. Che si presentano con due nuovi modelli Quadrant, 4200 e 5200 e uno legatore all’avanguardia, studiato e progettato in casa, nello stabilimento di Metz. Il nuovo legatore a elevate prestazioni è oggi caratterizzato da controllo attivo dei legatori nonché da canalizzazione attiva dell’aria per la pulizia degli stessi. Il design del becco del legatore e la piastra di ritenuta spago sono state modificate per permettere l’operazione con spaghi più lunghi e di qualità diverse.
Per quanto riguarda le nuove balle quadre, per assicurare un’efficiente ed efficace pulizia anche con paglia fine e fragile, sono stati installati i soffiatori (ventilatori) Turbo Fwn ad elevata capacità, dotati di un sistema di canalizzazione attiva dell’aria. Con questo sistema a deflettori oscillanti, garantiscono la canalizzazione e il controllo del flusso dell’aria. L’aria, soffiante a una velocità di 140 km/h, è direzionata non solo frontalmente, ma anche lateralmente al legatore, mantenendolo costantemente pulito e libero da ogni materiale residuo.
Al fine di semplificare la manutenzione, il telaio del legatore non è più avvitato ma può essere sganciato facendolo roteare verso l’alto senza l’utilizzo di strumenti.
Con il nuovo sistema di controllo automatico della pressione di compattazione alias APC (Automatic pressure control), le nuove imballatrici possono lavorare alla loro massima potenza installata. L’operatore deve impostare la densità balle desiderata e la qualità dello spago di legatura dal terminal Isobus prima di iniziare a pressare. In base a questi due valori, che vengono misurati tramite quattro sensori posti sul telaio principale e sui legatori, l’imballatrice regola automaticamente e autonomamente la pressione di compattazione.
I sensori APC sui tre legatori sono attrezzature standard.
Con l’introduzione della Quadrant 5200, Claas si considera il primo costruttore di balle ad aver aggiunto l’alimentazione idraulica alla sua gamma di pick-up. Grazie al motore idraulico, al Power Feeding System (PFS) e al secondo rullo compensatore, la velocità dell’alimentazione può essere regolata e invertita, in caso di sgolfamento, dalla cabina.
L’aumento delle prestazioni è stimato nel 30%. La frequenza del pistone è passata da 51 a 56 colpi al minuto e la camera di pressatura è stata allungata di 40 cm, cioè fino a 3,85 m.