Per una volta ci diamo al giardinaggio, mettendo sotto osservazione un marchio che, in questo settore, gioca un ruolo da protagonista. Parliamo di Kubota, naturalmente: colosso giapponese non molto conosciuto dagli agricoltori italiani ma che è ai primi posti, nel mondo, per numero di macchine vendute ed è specializzato per l'appunto in trattori per garden, attività comunali e simili.
Consideriamo proprio un trattore appartenente a questo segmento; dal momento che la nostra rivista tratta di agricoltura, tuttavia, non siamo rimasti lontani dai campi e anzi abbiamo fatto lavorare il protagonista del nostro test con un ranghinatore Claas, in una normale attività di fienagione. Del resto chi ci ha aiutato nella prova ha preso in prova il Kubota non per fare manutenzione parchi ma attività agricola a tutto tondo con un trattore idrostatico. La caratteristica della macchina scelta per il test è per l'appunto di avere questo tipo di trasmissione: useremo infatti un L 5740 Hdua, il modello più grande della serie L40, una delle gamme di punta di Kubota per il settore garden. La sigla Hst, riportata sulla carrozzeria, indica per l'appunto il tipo di trasmissione idrostatica della macchina, sebbene nel listino degli L40 vi sia anche un allestimento con il classico cambio meccanico (soltanto per le versioni da 43 e 48 cavalli e dunque non così caratterizzante). Partiamo, allora, proprio dalla trasmissione.
Idrostatico super-accessoriato
La trasmissione idrostatica Hst Plus, dice Kubota, è un sistema avanzato che dà all'operatore un elevato controllo sulla pompa e sul motore idraulico, rendendo la guida semplice come quella di una vettura e offrendo al tempo stesso prestazioni superiori a quelle ottenute finora da questo tipo di trasmissione. In effetti difficilmente ci è capitato di vedere un cambio idrostatico più articolato di questo. Laddove solitamente abbiamo un pedale per l'avanzamento e un selettore di gamme, Kubota ha aggiunto al pedale Hst e al selettore di gamme (tre in tutto) altri quattro comandi: uno sdoppiatore idraulico, un selettore di modalità di guida, uno per la rapidità di risposta del motore idraulico e, infine, una leva per trasferire il controllo del regime motore sul pedale dell'avanzamento. Cerchiamo allora di fare un po' di chiarezza e di vedere, assieme, i dettagli della trasmissione.
Pedale Hst. Come su ogni macchina idrostatica, controlla l'avanzamento ed è dunque cosa diversa dall'acceleratore. Quest'ultimo è presente in forma di leva sul lato destro del volante e regola i giri del motore. Il pedale Hst modifica invece la velocità di avanzamento e, premuto con il tacco anziché con la punta, innesta la retromarcia. Abbiamo poi anche una versione manuale del regolatore di velocità, sotto forma di leva che troviamo sul fianco sinistro del sedile, vicino al selettore di gamme.
Selettore di gamme.Come abbiamo detto, queste ultime sono tre: lenta, media e veloce, e si controllano con una leva messa a sinistra del conducente. Grazie allo sdoppiatore idraulico di cui parleremo tra breve, tuttavia, le gamme in realtà sono sei e si ha dunque una scelta superiore alla maggior parte delle macchine idrostatiche.
Sdoppiatore idraulico. Anche detto H-Ds, permette di passare dalla gamma veloce alla lenta e viceversa senza arrestare il trattore. In questo modo è possibile raccogliere materiale con il caricatore frontale o superare una salita senza dover fermare la macchina. Il sistema funziona anche in modalità Auto. In questo caso, passa autonomamente da Hi a Lo a seconda del carico del motore.
Modalità di guida. Attraverso un tasto si può scegliere tra tre modalità di guida. La prima, manuale, permette di controllare la macchina con il pedale della velocità. In modalità Anti Stallo, ovvero di regime automatico, invece, è possibile evitare lo spegnimento del motore senza intervenire sull'acceleratore: quando rileva un impegno elevato del motore, infatti, l'automatismo regola il regime motore permettendo, per esempio, di effettuare lavorazioni ad alto regime e velocità ridotta. La terza modalità (Auto H-Ds con Antistallo) prevede il funzionamento simultaneo del regime automatico e dello sdoppiatore idraulico: quando si affronta una salita, per esempio, la macchina aumenta automaticamente il regime e innesta il rapporto più corto per aumentare la coppia. Al termine della salita riduce il regime motore e rimette il rapporto lungo per risparmiare carburante. In altre parole, la trasmissione si comporta come un powershift automatico.
Regolazione di risposta Hst. Attraverso il selettore è possibile regolare la risposta del pedale Hst alla pressione e al cambio di direzione. In modalità Fast la medesima pressione sul pedale produrrà una velocità maggiore rispetto alla modalità Slow.
Acceleratore automatico. Kubota lo chiama Auto Throttle Advance. Il suo compito è legare il regime motore e la velocità di avanzamento, controllata dal pedale Hst. Quando si attiva l'Auto Throttle, l'acceleratore sistemato sul lato destro del volante diventa inutile e il regime si regola, al pari dell'andatura, con il pedale Hst. In questo modo, per esempio, diventa più agevole effettuare i trasporti, visto che premendo sul pedale si aumentano sia il regime motore sia la velocità di avanzamento e, viceversa, rilasciando il pedale oltre alla velocità si riduce anche il regime motore.
Concludiamo lo spazio riservato alla trasmissione segnalando la velocità massima - quasi 31 km/h - e il raggio di svolta, con freni azionati, pari a 3,2 metri: un buon valore, che rende il trattore piuttosto maneggevole anche in situazioni di spazio ridotto.
Motore “a triplo vortice”
Abbiamo trascurato, finora, il motore, ma ovviamente colmiamo subito la lacuna. Sotto il cofano del 5740 troviamo un quadricilindrico E-Tvcs da 2,4 litri, con iniezione indiretta ma alimentazione turbo Egr. Motore, dunque, piuttosto semplice, ma ciò nonostante raffreddato a liquido e con prestazioni interessanti. Sul modello usato per il test, per esempio, arrivava a 55 cavalli di potenza (Ece R24) pari a 41,5 kW e con quasi 51 cavalli (37,3 kW) di potenza alla presa di forza. La coppia massima è invece di 180 Nm.
Caratteristica del motore, dice Kubota, è la tecnologia a triplo vortice, pensata per aumentare il flusso d'aria in camera di combustione e ottenere così una miglior miscelazione del gasolio, più rendimento e meno emissioni inquinanti. Grazie a questo sistema, fa notare il costruttore, i trattori della serie L40 rispettano, tra le altre cose, i vincoli Carb dello stato della California, considerati tra i più restrittivi al mondo, e possono usare un cilindro di volume maggiore mantenendo vibrazioni e rumore a livelli contenuti.
Idraulica e sollevatore
Un trattore pensato per il giardinaggio ha, solitamente, un impianto idraulico più modesto rispetto a una macchina che deve lavorare in campo aperto o anche nel frutteto. La serie L40 di Kubota, tuttavia, smentisce parzialmente questa convinzione. A servizio di distributori e sollevatore troviamo, infatti, una pompa da 37 litri, più una da 18,6 per idroguida e idrostatica. Abbiamo dunque, in totale, 55,6 litri di portata idraulica: non tantissimi, ma sicuramente nella media, in rapporto alla potenza. Anche la portata del sollevatore - 17,5 quintali alle rotule e 13,5 a 60 cm - è in linea con le aspettative e sufficiente per le applicazioni di un 55 cavalli. Da notare inoltre l'adozione di bracci con attacchi rapidi di serie, un elemento non comune su questa categoria. Alla fine, rispetto a una macchina da frutteto il nostro L5740 pecca soltanto nel numero dei distributori: due e a controllo meccanico (anche il sollevatore è meccanico, naturalmente). Ma chi avesse bisogno di più vie può sempre rimediare con uno sdoppiamento.
Terminiamo il capitolo dedicato alle applicazioni con la presa di potenza, che lavora a 540 giri al minuto ed è dotata di frizione per l'innesto e il disinnesto con motore in movimento.
Il test
Per questo trattore così originale abbiamo scelto una prova altrettanto originale. Appoggiandoci a Giovanni Bisagni, agricoltore e contoterzista della provincia di Piacenza, lo abbiamo infatti usato non in un giardino ma in pieno campo, per l'andanatura del fieno. Al Kubota abbiamo infatti abbinato un andanatore Liner 2700 da 7 metri della Claas. Attrezzo non pesantissimo da trainare o azionare, ma comunque utile per valutare comodità d'uso, trasmissione e organizzazione della cabina.
Partiamo da quest'ultima, allora, e diciamo che è in essa - e precisamente nell'organizzazione dei comandi - che troviamo quelli che a nostro avviso sono i soli difetti del trattore. Vediamo, prima, come sono distribuiti i controlli. A fianco del volante abbiamo, sul lato sinistro, lo sdoppiatore di velocità idraulica, il selettore Auto Throttle Advance e, a fianco, il regolatore di risposta del pedale Hst con vicino il selettore di modalità di guida. Sul lato destro, invece, troviamo l'acceleratore. A sinistra del sedile, altri tre comandi: il selettore di gamma, il regolatore manuale di velocità e, in basso, l'innesto della doppia trazione. Sul fianco destro trovano posto i comandi idraulici: sollevatore e, dietro, i due distributori. A creare problemi sono proprio questi ultimi: troppo indietro per un uso agevole, a meno di non lavorare girati di tre quarti. In altre parole, sono abbastanza comodi quando si lavora guardando l'attrezzo, ma non se si è in posizione di guida naturale. Secondo il proprietario, inoltre, anche il regolatore manuale di velocità poteva essere messo in posizione più felice, visto che per spingerlo tutto avanti ci si deve abbassare un po' troppo.
Quanto sopra esaurisce la lista delle cose che si potrebbero migliorare sulla macchina. Abbiamo infatti un buon sistema di condizionamento e una cabina spaziosa e con elevata visibilità, soprattutto anteriore. Il sedile a molle lascia passare qualche sobbalzo, ma non fa peggio della media di categoria. Forse si poteva fare qualcosa di più per l'insonorizzazione, visto che quando si lavora con motore ad alto regime il rumore in cabina è piuttosto avvertibile.
Passando alle prestazioni troviamo un motore brillante e dotato di una buona ripresa, ma anche della coppia sufficiente a fare ranghinatura a poco più di mille giri. La manovrabilità, in linea con le aspettative, è buona e l'impianto idraulico sembra fare il suo dovere.
Naturalmente la trasmissione è la sorvegliata speciale per questo test, essendo ciò che caratterizza i trattori della serie L40 Hst. Il primo dubbio è quello solito: scalda? A quanto pare no. Al di là della nostra breve prova, lo dimostra la testimonianza del proprietario, secondo cui anche nelle giornate di caldo africano le prestazioni si mantengono inalterate. Chiarito questo nodo, vediamone il funzionamento. Il pedale Hst è effettivamente molto comodo, perché regola avanzamento e retromarcia lasciando le mani completamente libere. Interessante la possibilità di trasferire anche il controllo del regime motore sullo stesso pedale, senz'altro un'applicazione utile durante i trasporti. Lo sdoppiatore idraulico, invece, torna utile con il caricatore frontale e le applicazioni che comportano frequenti cambi di carico motore. Lo stesso vale per la selezione delle modalità di guida; che è, a nostro parere, la meno indispensabile tra le tante funzioni che compongono l'allestimento Hst. Quello delle molteplici funzioni, in effetti, è un punto da valutare: sono tante o troppe? Tra selettore della modalità, variatore della risposta, sdoppiatore, (in modalità manuale o automatica), variatore manuale della velocità e Auto Throttle si rischia di fare un po' di confusione, soprattutto nei primi tempi. Avere possibilità di scelta è sempre positivo, tuttavia con questo allestimento il Kubota L40 è, diciamo, una macchina per professionisti del giardinaggio, più che per gli hobbisti, per i quali un pedale per l'avanzamento e al limite un selettore di gamme sono più che sufficienti.
Del resto sulla serie L40 troviamo, da quanto abbiamo capito, il meglio dell'idrostatica made in Kubota e dunque sta bene anche un po' di confusione tra leve e dispositivi vari. L'importante è che alla prova dei fatti il trattore sia in grado di sfruttare tutto il suo potenziale e sembra proprio che questo L5740 centri l'obiettivo.
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