Come è noto l'agricoltura sarà chiamata nei prossimi anni a trovare soluzioni per rispondere in quantità e qualità alle richieste di cibo dell'umanità che, secondo le stime Fao, dovrebbe raggiungere quota 9,2 miliardi. Questo traguardo sta determinando una crescente meccanizzazione delle attività agricole per ottimizzare le materie prime e ridurre i costi di produzione.
È questa la chiave di lettura di Sante Faresin, patron di Faresin Industries. «Sono fermamente convinto che l'economia primaria sarà l'asset trainante che farà uscire il mondo dalla crisi - ha detto Faresin in occasione della convention che ha radunato a Breganze concessionari, distributori e clienti provenienti da tutto il mondo -. Per la nostra azienda la crisi si è dimostrata un'opportunità perché ci ha costretti a una profonda riflessione e a un'immediata reazione». Sotto lo slogan «Leader nell'innovazione, insieme», Faresin ha voluto spronare tutti i collaboratori, interni ed esterni, a operare congiuntamente per il reciproco successo, perché ha aggiunto Faresin, «solo lavorando in squadra si può essere imprenditori in aziende di successo».
L'origine del fatturato dimostra chiaramente il respiro mondiale dell'azienda: oggi più dell'80% si forma all'estero in oltre 25 Paesi. Un fatturato che è più che raddoppiato rispetto a quello registrato nel 2009, quando iniziarono a farsi sentire gli effetti della crisi mondiale del 2008, e che negli obiettivi dell'azienda dovrebbe avvicinarsi ai 40 milioni euro nel 2013, con un aumento rispetto all'anno precedente di circa il 20%, per poi raddoppiare nell'arco dei prossimi 5 anni grazie agli oltre 2,5 milioni di euro investiti in ricerca e sviluppo nel triennio 2009-2012 e ai quasi 10 milioni per incrementare la capacità produttiva dell'azienda con tecnologia innovativa (entro il 2017 si dovrebbe arrivare al raddoppio delle unità prodotte).
«Abbiamo grandi opportunità da cogliere rappresentate dalla crescita della domanda di cibo e di abitazioni sostenuta dalla crescita della popolazione mondiale - ha concluso Sante Faresin -. Il settore dell'allevamento animale dovrà evolversi attraverso un processo di meccanizzazione, come anche la movimentazione dei prodotti. Tutto sarà spinto dalla necessità di avere maggiore efficienza nell'utilizzo delle materie prime e delle risorse. Faresin Industries lo vuole fare con l'innovazione e con una chiara visione condivisa con tutti i collaboratori e i partner commerciali».
A proposito di innovazione, in occasione della convention sono state presentate significative novità in termini di aggiornamenti di prodotto a seguito dell'introduzione dei nuovi motori Tier 4i o IIIB con soluzioni differenziate.
TMR Serie Leader EcoMode
Per il settore agricolo Faresin ha presentato il carro miscelatore semovente Leader nella versione EcoMode da 28 metri cubi in rappresentanza della serie, che dispone di modelli dai 22 ai 30 metri cubi, che saranno motorizzati con un Fpt serie Nef per impieghi industriali, da 151 a 181 kW Tier 4 interim o Stage IIIB.
Totalmente nuova anche la cabina, ora più spaziosa, rivista nei comandi e nelle funzioni. Il sedile è integrato con un bracciolo ergonomico che consente di utilizzare i principali comandi operatore con un contemporaneo aumento della visibilità sulla fresa. Molto apprezzate per migliorare il comfort operativo le soluzioni elettroniche come la Vertical Cut che permette di effettuare una fresatura al fronte dell'insilato perfettamente verticale. I nuovi modelli, tutti a miscelazione verticale, saranno disponibili a partire dal prossimo gennaio e saranno visibili sullo stand Faresin Industries ad Agritechnica. La serie Leader Ecomode è composta da carri miscelatori a miscelazione verticale concepiti per rispondere alle richieste più esigenti sia come volume di miscelata sia per necessità di spostamento, ideale per allevamenti medio-grandi e per contoterzisti.
FH a variazione continua
Novità importanti anche per il nuovo caricatore FH Compact, presentato in anteprima nella versione FH 7.30. Tutte le novità sono concentrate sotto il cofano. Si parte dal nuovo motore Tier 4i o Stage IIIB di marca Deutz da 90 kW, a bassi consumi e dimensioni contenute. Proprio queste ultime hanno consentito a Faresin di mantenere immodificata la compattezza di questo modello e longitudinale la posizione del motore. Migliorato anche il rendimento alla presa di potenza, aspetto molto interessante al settore agricolo.
Dal prossimo gennaio tutta la gamma Compact da 7 e 9 m di sbraccio, in versione Vps, beneficerà di questo motore, mentre la gamma 7, 8, 9, 11 m di sbraccio in versione VPSe beneficeranno della versione da 115 kW. Totalmente nuova la cabina King Size, ora più spaziosa, rivista nei comandi e nelle funzioni. Il sedile è integrato con un bracciolo ergonomico che consente di utilizzare i principali comandi operatore. Aumento del 20% della visibilità soprattutto in alto e in basso. Totalmente nuova anche la trasmissione Vps, Variable Power System, soluzione a variazione continua da 40 km/ora con 1 (Vps) o 2 gruppi (VPSe dove e sta per electronic). Lo schema di funzionamento della trasmissione è intuitivo e il suo utilizzo migliora la modularità di approccio e la rapidità di spostamento. Ciò si traduce in una maggiore praticità di utilizzo e in un aumento delle performance e della versatilità d'impiego. Queste funzionalità di maggiore dolcezza sono già state apprezzate durante la fase di testing soprattutto dagli utilizzatori nel settore agricolo. La gestione elettronica combinata del motore e della trasmissione consentono di ottimizzare i consumi in funzione dei diversi utilizzi. Migliorata anche la luce libera da terra e la capacità di carico grazie ai nuovi assali Dana. Aumentata anche la portata idraulica con circuito proporzionale, ora da 145 sino a 195 l/min per la versione VPSe dove e sta per electronic. Altra innovazione unica è il controllo della velocità di discesa del braccio che consente la massima velocità di abbassamento anche ai minimi regimi motore.