Aree pubbliche in cui coltivare frutta e ortaggi: in città si respira la necessità di ritornare alla terra, per produrre cibi genuini.
Gli orti urbani non conquistano solo i privati, ma anche i Comuni e un numero sempre maggiore di amministrazioni sta mettendo a disposizione dei cittadini aree pubbliche dove coltivare pomodori, zucchine, melanzane, peperoni, fragole, erbe aromatiche, ma anche alberi da frutta e ulivi. La Coldiretti Lombardia ha censito quasi duemila orti, creando la prima mappa degli “orti pubblici”, che si affiancano al milione di balconi e terrazzi lombardi coltivati e agli “orti da appendere”, presentati il 12 aprile in occasione del primo concorso nazionale “Quadrorti” negli spazi di Cascina Cuccagna a Milano.
Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, spiega che: “Da Milano a Mantova, da Lecco a Bergamo aumenta sempre di più la sensibilità delle amministrazioni pubbliche per spazi dove la gente possa dedicarsi alla piccola orticoltura di città, recuperando un legame con la terra e con le stagioni che magari si era perso. La richiesta di aree per l’orto non arriva solo dai pensionati, ma anche dalle famiglie che ne fanno un momento di aggregazione”.
A Milano ci sono 1.314 orti urbani pubblici per un totale di 94 mila metri quadrati in diverse aree della città, ad esempio nella zona di via dei Missaglia. E poi c’è quello di Cascina Cuccagna che è un esempio di “comunity garden” con coltivazione collettiva di frutta e ortaggi.
A Lodi ci sono 37 orti in via Caselle e altri 112 stanno per partire in zona Selvagreca, allo studio anche un frutteto sociale nell’area del Chiosino.
A Cremona gli appezzamenti comunali per coltivare frutta e verdura sono circa 50 divisi fra via Maffi e la zona Zaist.
A Pavia sono 142 i terreni messi a disposizione dal Comune a nord e a est della città e altri ancora verranno individuati per soddisfare la richiesta in aumento.
A Morbegno (Sondrio) il comune sta per approvare una delibera con l’assegnazione di almeno 4 appezzamenti per circa duemila metri quadrati.
A Mantova si punta sulla zona di Bosco Virgiliano, mentre il comune di Suzzara ha già messo a disposizione mille metri di terreno in via Cadorna.
A Lecco vi sono circa 6.000 mq di orti urbani, per un totale di 160 appezzamenti, assegnati con criterio di precedenza ad anziani.
A Como non esistono ancora orti urbani pubblici ma sono in programma, mentre in provincia ad esempio ad Albavilla (comune di circa 4.000 abitanti vicino a Erba), ci sono circa 450 metri quadrati già assegnati ai cittadini.
A Varese c’è il progetto “Orto anch’io”, dedicato agli anziani, con 120 orti e c’è in programma un progetto per spazi dedicati a disoccupati e cassintegrati vista la grande richiesta.
A Bergamo sono già quasi 60 gli orti attivi fra via Pizzo Redorta, via Morali, via Minali, via Pescaria e nel nuovo Parco del Quintino, mentre altri 70 sono in progetto fra il quartiere Azzanello, via delle Cave e via Minali.
A Brescia ci sono 121 orti fra via Cimabue, di cui uno per disabili, via Tiziano e nella zona lungo il fiume Mella.
Fonte dati: Coldiretti Lombardia