L’effetto più eclatante della riduzione del potere di acquisto degli italiani è stato il taglio nei consumi alimentari che nel 2014 hanno toccato il fondo e sono tornati indietro di oltre 30 anni. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alle previsioni di Prometeia che stimano per l’anno in corso un aumento dei consumi dello 0,5%, spinto dal bonus di 80 euro deciso dal Governo che andrà soprattutto verso quei beni e servizi, come alimentari e spese per la casa, che incidono in maniera rilevante sulla spesa delle famiglie. Un comportamento che dovrebbe contribuire ad invertire la tendenza dei consumi alimentari nel secondo semestre dell’anno dopo che all’inizio del 2014 - sottolinea la Coldiretti - sono ulteriormente crollati gli acquisti delle famiglie che dicono addio dalla pasta (-5 per cento) all’extravergine (-4 per cento), dal pesce (-7 per cento) alla verdura fresca (-4 per cento) nei primi due mesi rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel 2014 si è toccato il fondo – precisa la Coldiretti - con i prodotti della dieta mediterranea che sono stati quelli a subire il maggiore taglio della spesa alimentare che in media è stato pari al 2 per cento e non ha risparmiato nessun prodotto della tavola, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea relativi al primo bimestre dell’anno. La spesa alimentare – conclude la Coldiretti - rappresenta la seconda voce dei budget familiari dopo la casa e ha una incidenza crescente per le classi economicamente piu’ deboli.