Nell’anno dei nefasti effetti della pandemia da Covid-19 ormai noti a tutti , Sdf mette a segno un esercizio finanziario record.
L’azienda di Treviglio (Bg), infatti, ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 1.146 milioni di euro, in flessione del 10% rispetto al 2019, ma con un Ebitda di 109 milioni di euro pari al 9,5%, miglior risultato della storia di Sdf e in crescita rispetto al 8,7% registrato nel 2019.
«La presenza in otto stabilimenti “sparsi” in tutto il mondo – ha spiegato l’amministratore delegato di Sdf, Lodovico Bussolati – ci ha consentito di avere una visione globale della pandemia e di fare tesoro soprattutto di quanto avvenuto nel nostro stabilimento in Cina. In un certo senso, quindi, eravamo già preparati quando il virus ha colpito l’Italia. Il contenuto decremento dei ricavi è legato, in prevalenza, alla chiusura della sede centrale di Treviglio, prolungata per più di due mesi a partire dal 24 febbraio, in anticipo rispetto al lockdown nazionale del 9 marzo 2020. Una scelta che ha consentito di implementare le necessarie misure di sicurezza e riprogettare completamente le stazioni produttive e i flussi logistici, in coerenza con le procedure già in essere negli stabilimenti cinesi dell’Azienda. Tale decisione ha consentito di contenere in maniera più che significativa il diffondersi della pandemia da Covid-19 tra le linee produttive».
Sul fronte della redditività, si è registrato un utile netto di 39,3 milioni di euro, pari al 3,4%, sostanzialmente in linea con il valore percentuale del 2019 (3,5%). La posizione finanziaria netta si è chiusa con un indebitamento pari a 176 milioni di euro, in calo di 106 milioni di euro (-38%) rispetto all’esercizio precedente. Tale valore conferma anche per il 2020 i migliori parametri di valutazione di solidità finanziari e l’ottima redditività raggiunta ha permesso di mantenere immutato il piano di investimenti a medio-lungo termine.
I mercati
«Per quanto riguarda i singoli mercati – ha proseguito Bussolati – segnali molto positivi dalla Cina (+19% di immatricolazioni), paese in cui, dopo una battuta d’arresto iniziale legata alla pandemia, Sdf è cresciuta più della media del mercato (+21%). Il 2020 è stato un anno soddisfacente anche per Sdf India, che ha assicurato il posizionamento di prodotto sul mercato, grazie a ottime performance di vendita, e all’ottenimento del prestigioso premio Farm Power Award per il nuovo modello 4E dell’Agromaxx 4050E, riconosciuto come miglior trattore dell’anno in India nella categoria 41-50 CV. Incoraggianti anche le dimensioni del mercato dei trattori in Turchia, chiuso nel 2020 con 50.000 unità, con un aumento dei volumi venduti da Sdf Turchia pari al 40%, e il raggiungimento di un livello record delle esportazioni verso l’Europa. L’Europa, mercato di riferimento per SDF e per i principali player internazionali del settore, ha visto un calo dell’immatricolato di circa il 3,5%. In questo scenario, Sdf ha migliorato la propria quota di mercato di quasi 1 punto percentuale, attestandosi al 10,7% di market share».
Dunque, il calo di fatturato è da imputare più che altro al calo di vendite in Europa, perché in Cina, in India e in Turchia le immatricolazioni sono aumentate, e al fermo produttivo nei vari stabilimenti impossibile da recuperare. Il portafoglio ordini a fine anno, infatti, era molto consistente e lo è stato anche nel 2021, tanto che il fatturato Sdf dei primi tre mesi è risultato superiore del 20-25% rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Per quanto riguarda la ripartizione del fatturato per marchio, infine, la situazione è ormai consolidata e vede la prevalenza di Deutz-Fahr (72%), davanti a Same (14%), Gregoire (7%), Lamborghini (6%) e Hürlimann (1%).
I solidi risultati dell’azienda si sono confermati anche a livello di risorse umane, con circa 300 nuove assunzioni, di cui 236 a Treviglio, e un premio di produzione di ben 5.135 euro, il più alto in assoluto nella storia dell’azienda. «La buona redditività e la buona gestione finanziaria – ha concluso Bussolati – mantengono alto il livello di investimento in Ricerca e Sviluppo. Anche nel 2020 abbiamo investito il 5% del fatturato (ovvero 57 milioni di euro), percentuale che rimarrà costante per il periodo 2020-2025. Alla luce della raccolta ordini e delle performance come quote mercato e confidando in uno stop nella scarsità dei componenti e nell’aumento dei prezzi di commodity come acciaio e gomma, la nuova previsione di chiusura anno è di raggiungere i 1.400 milioni di euro di fatturato nel 2021».
I prodotti
Sdf nel 2020 ha lanciato tre nuove soluzioni di Smart Farming atte a massimizzare la produttività e ridurre al minimo l’impatto ambientale in campo: Sdf Fleet Management per la gestione della flotta di macchine agricole, Sdf Farm Management per la gestione dell’azienda agricola nelle attività operative quotidiane, e Sdf Field Management by Ibf Servizi per massimizzare il rendimento dei terreni. «I nuovi servizi sono erogabili grazie alla gestione dati in cloud attraverso Sdf Data Platform – ha spiegato Massimo Ribaldone, direttore generale R&D – la piattaforma digitale che fa leva sull’intelligenza artificiale per ottimizzare tutte le fasi della produzione agricola, tramite la raccolta, l’analisi e l’elaborazione dei dati provenienti dai macchinari agricoli connessi.
La pandemia ha causato una decisa accelerazione nella digitalizzazione dei processi interni ed esterni dell’Azienda, in linea con gli obiettivi del piano strategico al 2025. Per il resto, il 2020 ha visto il lancio del nuovo Delfino, primo trattore specialistico con motore Stage V, la Serie 8 di Deutz-Fahr e il completamento della gamma di trattori specialistici Cvt (Dorado Cvt). «Nel 2021 monteremo il motore Farmotion Stage V su tutti i modelli frutteto-vigneto, senza doverne modificare le dimensioni, grazie a un after treatment particolarmente compatto – ha concluso Ribaldone –. Svilupperemo, poi, nuove piattaforme globali e lanceremo a fine maggio il nuovo Explorer da 125 cavalli, con novità in fatto di idraulica e di cabina. Entro la fine dell’anno sarà presentata anche la nuova gamma vigneto-frutteto, così come la gamma media fino a 160 cv, e non mancheranno le novità anche sulla gamma alta».
Compatibilmente con l'andamento della pandemia da Covid-19, il gruppo Sdf nel 2022 riprenderà la partecipazione agli eventi fieristici.