Sempre più agricoltura di precisione. Negli ultimi anni anche in Italia si ricorre in maniera significativa a prassi, strumenti, nuove tecnologie che, in maniera innovativa, supportano il lavoro nei campi. La competizione globale richiede agli operatori la più ampia disponibilità al cambiamento per tenere testa ai sempre più agguerriti competitors.
Sono state pubblicate nei giorni scorsi le Linee Guida stilate dal Ministero delle Politiche Agricole in materia, con l’obiettivo di delineare gli attuali scenari, condurre per mano gli addetti ai lavori verso le nuove frontiere della tecnologia, prevedere gli sviluppi nell’immediato futuro. Il documento pubblicato rappresenta l’esito dello studio condotto sin dal 2015 da un apposito Gruppo di Lavoro nominato dal dicastero guidato dal Ministro Martina con l’obiettivo di approfondire le tematiche relative alle nuove tecnologie applicate in agricoltura e di individuare le azioni per promuovere l’innovazione del settore agricolo nel breve e medio periodo, tenuto conto che l’Agricoltura di Precisione, che sarà alla base dello sviluppo dell’agricoltura nei prossimi anni, prevede l’uso di tecnologie integrate per il conseguimento della massima efficienza nella gestione delle coltivazioni dal punto di vista energetico e di gestione agronomica.
Il corposo contenuto del documento ricorda che diverse analisi hanno evidenziato che, a livello mondiale, “emergono due potenziali domande a cui il settore agricolo potrebbe essere chiamato a rispondere: 1) un aumento in termini assoluti delle produzioni per gli aumentati fabbisogni dell’accresciuta popolazione con il minor impatto ambientale possibile; 2) il mantenimento di alti livelli produttivi con una maggior efficienza dell’uso dei fattori produttivi e, quindi, un minor impatto ambientale sia per minor emissione di gas serra sia per il contenimento dei nutrienti”.
La richiesta si traduce in un aumento dell’efficienza d’uso dei fattori produttivi per cui, certamente, l’Agricoltura di Precisione (AdP) è oggi lo strumento più importante a disposizione. Partendo da tali premesse, il documento elenca, successivamente, i profili legati ai vari fattori di innovazione per le principali attività agricole presenti in Italia, tra cui la silvicoltura, le coltivazioni in pieno campo, le colture protette, la zootecnia, la viticoltura, prestando attenzione ai fattori di sostenibilità che l’Agricoltura di Precisione affronta sistematicamente e come leva necessaria per il conseguimento dei migliori risultati, in linea con quanto definito dall’Unione Europea e dal piano strategico di innovazione.
Tale piano, infatti, delinea quattro direttrici verso la sostenibilità. La prima: l’efficienza economica, la redditività, la sostenibilità e la stabilità dei sistemi agricoli, con riferimento alle colture, agli allevamenti e alle attività forestali nei diversi contesti. La seconda: la conservazione e riproduzione delle risorse naturali e della biodiversità e la produzione di servizi ambientali, tra cui la mitigazione dei cambiamenti climatici. La terza: la produzione, controllata e costante, di cibi sani, salutari e di elevata qualità. Infine, la quarta: le relazioni tra agricoltura e comunità locali in grado di assicurare la qualità della vita nelle aree rurali.
Nel corso della trattazione vengono approfonditi gli elementi tecnologici che rappresentano, di fatto, la base comune per la comprensione dei principali sistemi innovativi per l'agricoltura moderna. Insieme a questi, le Linee Guida si completano anche con degli schemi di un livello normativo ben armonizzato con il quadro europeo e mondiale per la Politica Agricola Comune, insieme alle norme sulla sicurezza delle informazioni e della privacy in termini di elaborazione dei dati del settore agricolo attraverso le emergenti tecnologie del cloud computing e l’applicazione del paradigma “big data”.
Di Antonio Longo