La Cema (Unione costruttori europei di macchine agricole) conduce (dal 2008) mensilmente un'indagine all'interno dell'industria della meccanizzazione agricola europea che copre tutti i settori, dai trattori alle macchine comunali. Lo scopo è quello di monitorare l'andamento del business in termini di portafoglio ordini, aspettative di fatturato, programmi di produzione e di assunzione ecc. Chi segue l'indagine nella pratica per conto della Cema è la Vdma (Associazione tedesca dei costruttori di macchine agricole), che interpella 135 manager da 9 paesi diversi.
L'indice di valutazione del business nel mese di marzo è sceso di 6 punti (da 15 a 9), raggiungendo i livelli medi degli ultimi quattro mesi - dunque, meno euforia, ma situazione economica ancora buona per la maggior parte delle aziende. Come fatturato, nel complesso il mercato Ue segna un -3% circa (l'Italia, però, registra un -10% circa) e i nuovi ordinativi sono stabili. Le esportazioni al di fuori della Ue, invece, risultano stabili sia come nuovi ordinativi che come fatturato. La maggior parte dei costruttori di componentistica si aspetta un'ulteriore crescita di fatturato, a seguito di un libro degli ordini pieno. La stagnazione degli ordini e delle vendite in Francia smorzano l'entusiasmo per questo mercato, mentre le aziende spagnole confermano il loro ottimismo sulle vendite interne, ma le altre aziende europee sono ancora caute circa le prospettive in Spagna (solo il 23% pensa di crescere). Infine, il mercato scandinavo sta perdendo terreno. Dal punto di vista dell'occupazione, si registrano pochi piani di modifica del numero dei dipendenti fissi, ma è ancora in atto una forte tendenza alla riduzione dei dipendenti con contratto a tempo determinato.
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