Una consultazione online rivolta ad agricoltori e consumatori per raccogliere le priorità di intervento e definire la strategia di distribuzione dei fondi per la programmazione 2021-2027. L’inedita iniziativa arriva da Regione Lombardia in vista del prossimo settennato di risorse europee della Pac. "Nel 2019 –ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi- iniziano i lavori per programmare in maniera adeguata la strategia di distribuzione di risorse in ambito agricolo: vogliamo definire le priorità di intervento per rimanere al passo con i tempi e garantire futuro e redditività alle nostre aziende agricole. Si tratta di un cambiamento che riguarderà tutti i lombardi, perché il cibo e i prodotti agroalimentari sono un patrimonio collettivo". La consultazione, aperta il 1 marzo, sarà disponibile fino alla fine del mese.
Il link al questionario è: http://www.psr.regione.lombardia.it/wps/portal/PROUE/FEASR/programma/futuro-agricoltura-lombarda-consultazione-online/
Contestualmente, la Regione ha inviato una comunicazione a oltre 500 stakeholder del settore tra associazioni di categoria, consorzi di bonifica e enti istituzionali per coinvolgerli attivamente nell’iniziativa. Al termine della stessa, verrà definito un dossier con i dati del settore agricolo, silvicolo, agroalimentare e sulle aree rurali e saranno analizzati i primi esiti delle attività del piano di sviluppo rurale 2014-2020.
La strategia dell’assessorato lombardo prevede l’istituzione di quattro tavoli tecnici, dedicati rispettivamente a competitività e innovazione, tutela dell'ambiente, foreste e sviluppo delle aree rurali. Ogni tavolo sarà composto da circa 15 esperti, espressione dei principali referenti istituzionali e tecnici, che si riuniranno indicativamente nell'arco di tempo da giugno a settembre, per sviluppare le più opportune scelte strategiche nell'ambito della PAC 2021-202. Al termine di questo processo, verranno convocati a Milano gli Stati generali dell'agricoltura per costruire un percorso condiviso con le associazioni di categoria per preparare la proposta lombarda in sede europea.
L’agricoltura della Lombardia, prima in Italia per PIL prodotto, ha visto chiudersi il 2018 con una crescita globale del fatturato per le imprese e buoni risultati per il settore vitivinicolo e per quello lattiero caseario trainato dal Grana Padano, mentre le maggiori preoccupazioni provengono dal comparto suinicolo.
Dai dati dell’Indagine congiunturale promossa dalla Regione con Unioncamere e associazioni di categoria, emerge che, dopo i risultati negativi della prima metà del 2018, il secondo semestre ha mostrato segnali di ripresa proprio a partire dal fatturato, che torna a mostrare un segno positivo, grazie soprattutto al trend crescente dei prezzi di alcuni prodotti importanti sia nella zootecnia che nelle coltivazioni. La motivazione di tale andamento risiede nell'evoluzione positiva della domanda internazionale, anche per via della minore offerta presente sui mercati per effetto delle condizioni climatiche avverse. L'export agroalimentare regionale ha mostrato risultati ancora in crescita sebbene di percentuali meno evidenti rispetto all'anno scorso.
"A preoccupare principalmente - ha aggiunto Rolfi - è la crisi del settore suinicolo. Un comparto vitale per la Lombardia, per il quale serve un piano d'azione nazionale preventivo contro la peste suina. Come Regione punteremo ad aiutare le aziende a valorizzare tutte le parti del maiale e non solo la coscia". La Cina sta aprendo i mercati e può rappresentare un bacino economico di alto livello in questo senso. Rilanceremo l'appeal delle Dop del prosciutto per far aumentare ulteriormente le esportazioni".
Emiliano Raccagni