Si è tenuto ieri a Berlino il quarto “AGCO Africa Summit”, il vertice dedicato al continente africano da AGCO, in iniziativa congiunta con Bayer Cropscience, Deutsche Investitions e Rabobank. Se le precedenti edizioni dell’appuntamento, ormai diventato un punto di riferimento per dibattere di visioni e strategie dedicate al settore primario africano, hanno avuto come temi centrali, rispettivamente 'A vision for agriculture in Africa', 'From vision to action' e 'Innovation in the field', la quarta edizione si è proposta di indagare le potenzialità dell'agribusiness africano, considerato come una delle possibili soluzioni, dal potenziale ancora inesplorato, alla crescente richiesta mondiale di cibo.
Al summit, che ha visto partecipare numerosissimi delegati di ogni Paese africano, si è dibattuto su come i governi e il mondo produttivo occidentale possano migliorare la propria partnership con l’Africa, nonché come evidenziare i progressi agricoli locali, guidati dal settore privato che si muove con una visione estesa rispetto alla logica dei programmi di sviluppo. Per l’Africa, sostanzialmente, si tratta di iniziare a promuovere l’agricoltura anche come fattore di business.
Per far ciò, si parta da pochi semplici dati: secondo la Fao è attestato che oltre il 15 per cento delle terre nel mondo sono localizzate proprio in Africa ma, proprio qui sta il punto, l'86 per cento di esse sono pochissimo sfruttate o addirittura incolte. Il risultato? L’Africa contribuisce al fabbisogno alimentare mondiale con un bassissimo 1%.
"Garantire la sicurezza alimentare è la priorità assoluta per molti governi africani che lottano per permettersi prodotti alimentari importati per le loro popolazioni in rapida crescita, mentre una quantità significativa di loro seminativi non viene utilizzata", ha dichiarato Martin Richenhagen, Chairman, Presidente e Chief Executive Officer di AGCO. "Lo sviluppo di partenariati forti in tutta la filiera sarà fondamentale nel raggiungimento di questo obiettivo e ognuno di noi ha un ruolo importante da svolgere - i governi, le agenzie del settore privato e di sviluppo. L'attenzione di AGCO è quindi incentrata sulla promozione della meccanizzazione sostenibile in Africa”.
Un aspetto chiave della strategia di AGCO Africa si concentra sulla promozione delle conoscenze e delle tecniche e del know how e migliorare la rete di distribuzione attraverso iniziative come la 'Future Farm Concept' che è stato presentata ieri nel corso di AGCO Summit Africa. La “Fattoria del futuro” darà agli agricoltori locali e alla rete vendita locale di AGCO esperienza e formazione, anche attraverso nuove soluzioni pilota, come un centro di meccanizzazione e, primo caso in Africa, quelli dedicati all’allevamento avicolo e ai cereali. La future farm, che sta muovendo i primi passi nello Zambia, sarà inaugurata e pienamente operativa nel maggio di quest’anno. Un esperimento che AGCO ha presto intenzione di replicare in altri mercati chiave del continente, inizialmente focalizzandosi sugli stati di lingua francese.
"L'Africa rappresenta un futuro importante mercato in crescita per AGCO e per questo stiamo ponendo la meccanizzazione sostenibile al centro dei nostri investimenti strategici", ha dichiarato Rob Smith, Senior Vice President e General Manager, Europa, Africa e Medio Oriente. Nel mese di maggio 2014, AGCO ha lanciato la nuova Serie Tractor Global in Africa. Nel 2012, AGCO ha inoltre stretto importanti accordi con il governo algerino per puntare sulla formazione.
Una scommessa in più per la multinazionale con sede in Georgia (Usa), che oggi distribuisce i suoi prodotti in 140 Paesi del mondo grazie a una rete di 3100 concessionari e distributori indipendenti, che hanno garantito nel 2013 un fatturato netto di 10,8 miliardi di dollari.