La manutenzione del giardino oggi è una cosa anche da donne. Sono sempre più le rappresentanti del gentil sesso che si occupano della gestione del verde casalingo. La loro maggiore attenzione all’ordine, anche quando si parla della parte esterna della casa, si coniuga con una crescente maneggevolezza degli attrezzi da giardino di ultima generazione. Tanto che c’è già chi parla di elettrodomestici da giardino davanti a tagliasiepi, decespugliatori e soffiatori elettrici. «L’introduzione della batteria nell’attrezzo da giardino, andando a sostituire il motore a scoppio o il filo elettrico, ha influito molto sulla maneggevolezza dell’attrezzo stesso», spiega Massimiliano Pez, general manager della filiale italiana di Neumann, azienda titolare del marchio Mission per attrezzi da giardino a batteria. «Le donne si interessano sempre più al giardino prendendosene cura: secondo la nostra esperienza, nel 70% dei casi sono proprio loro ad occuparsi degli acquisti degli attrezzi da giardino».
Viene così ribaltato il tradizionale approccio che voleva sempre l’uomo dietro ad un tagliasiepi o ad un decespugliatore. «La vecchia concezione dell’attrezzo che deve fare rumore per essere potente, deve essere pesante per essere affidabile e deve essere dotato di motore a scoppio per durare nel tempo sta per venire meno. È un processo lento, sostenuto da una tecnologia capace di produrre attrezzi da giardino a batteria altamente performanti, potenti grazie ai motori da 40 volt e con un buona autonomia di utilizzo grazie alle batterie al litio». Non ci sono più cordini da tirare, miscela da mettere nel serbatoio o perdite di olio. Non ci sono nemmeno fili e prolunghe. «Si mette la batteria, si accende e si inizia a lavorare». Spiega Pez: «Gli attrezzi elettrici hanno il vantaggio di essere più leggeri di quelli a tradizionali a motore a scoppio - siamo nettamente al di sotto dei 4 kg, anche per una motosega con una barra di taglio da 30 cm -, pesano all’incirca il 35% in meno; hanno minori vibrazioni (circa il 50%) e sono più silenziosi, ovvero parliamo di 70 dB contro 105-110». Non certo ultimo, «sono facili da usare: basta impugnarli correttamente e schiacciare un pulsante».
Esiste anche un altro fattore che potrebbe aver incentivato questo cambiamento. «La visione del giardino è sostanzialmente mutata. Anche chi ha un po’ di prato, qualche pianta e qualche cespuglio considera questo piccolo spazio verde come un’estensione stessa dell’abitazione: il soggiorno trova quasi un prolungamento naturale all’esterno. Quindi, se il soggiorno è in ordine, anche il verde dovrà essere in ordine». Ma chi se ne deve occupare? Trattandosi di giardino, per convenzione dovrebbe essere l’uomo. Conclude Pez: «Ma quando l’uomo è pigro - e chi non lo è mai stato - oppure non ha tempo, anche la donna può sistemare la siepe che è cresciuta un po’ troppo o tagliare l’erba alta ai lati del vialetto. Ecco perché sette attrezzi su dieci vengono acquistati direttamente dalle donne».