La capacità di superare una crisi sta tutta nella risposta che si dà alle sue sfide. Pöttinger, noto costruttore tedesco di attrezzature per fienagione e lavorazione del terreno, può dire di aver segnato un importante punto a suo favore nel 2015, spostando parzialmente il focus della sua attività dalla fienagione, in forte difficoltà, alla lavorazione e semina del terreno. Grazie a questa scelta, è stato possibile chiudere l’anno con un giro d’affari di 301 milioni di euro, soltanto leggermente in calo (-6%) sul bilancio, fortemente positivo, del 2014.
«L’anno finanziario 2015/2016 – recita il comunicato ufficiale dell’azienda – è stato caratterizzato da una difficile situazione di mercato: l’andamento negativo dei prezzi alla produzione ha portato a una considerevole riduzione nei guadagni degli agricoltori, che si è tradotta in una contrazione degli investimenti. Di conseguenza, le vendite di macchine agricole sono scese, soprattutto nel settore della fienagione. Grazie a un innovativo e bilanciato range di prodotti, Pöttinger è stata però in grado di contrastare questa situazione».
In particolare, fanno sapere dal quartier generale di Grieskirchen, le vendite di macchine da fienagione si sono ridotte del 12%, ma allo stesso tempo le seminatrici hanno conosciuto una crescita del 20% rispetto all’anno precedente.
Guardando infine alla suddivisione del mercato, Pöttinger mantiene la sua forte vocazione internazionale, con l’85,6% di produzione destinata all’estero e in particolare cinque paesi in forte crescita rispetto agli anni passati: Ucraina, Canada, Francia, Giappone e Cina. La Germania rimane comunque il principale mercato estero (19% circa del fatturato).