“Una domenica cosi non la potrò dimenticar ed io non so cosa farei per farla ritornar”... Così Gianni Morandi cantava nel 1967.
Sabato 28 e domenica 29 giugno 2025 a Bastia Umbra (Pg), in via dell’Acquedotto 5, si sono svolte due giornate all’insegna delle sana campagna dove il tempo trascorreva fra l’alternarsi del suono di oltre 100 trattori tuonanti e il canto delle cicale.
La maggior parte dei trattori sono iscritti all’ASI (Auto Moto Club Storico Italiano) come veicoli storici certificati. Merita citarne alcuni particolari come la Locomobile OM del 1922, il Lanz Bulldog HR5 del 1932, il Bubba LO5 del 1953 e un Super Orsi RV del 1956. Molti trattori sono provenienti da collezioni private appartenenti a Paolo Ferracchiato di Spoleto (Pg), fratelli Michele e Manuele Mela di Bastia Umbra, famiglia Tardioli di Assisi (Pg), Gianpiero Mariani di Spoleto (Pg), Giulio Angelli di Gualdo Cattaneo (Pg), Ennio Russo di Roma, Sandro Barchiesi e Maicol Montesi di Monte Marciano (AN), Lorenzo Parretta da Magione (Pg) e altri.
All’alba di sabato sono stati posizionati i trattori creando un percorso storico che permettesse di osservare l’evoluzione tecnologica delle macchine agricole dai primi anni del ‘900 in poi. Alle 9:30 si è formato un caratteristico corteo di 15 trattori, scortato da una pattuglia di vigili urbani, con in testa il mitico Landini testa calda seguito da Same, OM, Fiat e Ford che, percorrendo una viabilità minore, hanno raggiunto il centro a Bastia Umbra.
Caratteristica sfilata ed esposizione

Tutto ciò attirava l’attenzione di grandi e piccini, richiamati dal rombo degli imponenti macchinari dalla caratteristica struttura meccanica di altri tempi… una lezione di archeologia agronomica itinerante.
Il sabato pomeriggio prove di aratura con la metodologia degli anni ’40, aratro trainato dal trattore manovrato manualmente da operatore esperto. Il primo premio alla coppia, macchinista e operaio agricolo, che ha eseguito il percorso di aratura in minor tempo, formando un solco più profondo, mantenendo una direzione parallela alla traccia iniziale: penalità a chi innestava la marcia “grattando”.
Dalle 17:30 fino alle 19:00 dimostrazione di mietitura con mietilega e trebbiatura con mietitrebbia rigorosamente Laverda M 60 del 1960, primo modello costruito dalla ditta leader italiana del settore.
Domenica di buon mattino accensione dei trattori impiegando il tempo necessario. E qui va puntualizzato che osservare questo rito tecnologico atavico attira l’attenzione. Innanzitutto col fuoco si provvede a scaldare la testa del motore per portarla in temperatura sufficiente per la combustione del carburante. Al primo sibilo di vapore, due esperti operatori imprimono la rotazione dei massicci volani finché dopo alcuni tentativi il trattore parte sbuffando vapore e sputando dalla marmitta fumo in stile fumata indiana; il rumore dello scoppio fa vibrare il terreno, sposta l’aria attorno che si impatta nel petto, meccanica semplice, ma priva di imprevisti e, una volta partito, resta sempre in moto con un caratteristico ritmo, musica per appassionati. Dai presenti, sguardi e sospiri di compiacimento. Ai ragazzi è stato dedicata una sorprendente gimcana con trattori specifici, che emozione, per alcuni la prima esperienza di guida.
Nel pomeriggio bellissima dimostrazione rievocativa di trebbiatura a fermo. Il perimetro dell’aia riservata era definito da un pubblico attento, genuino, con un’atmosfera che trasmetteva nostalgia per i più anziani e sorpresa per i più giovani. La preparazione delle possenti cinghie di collegamento del trattore alla trebbiatrice Rossini modello 122 degli anni ‘40 di proprietà di Franco Falcinelli di Assisi, la regolazione della tensione delle svariate cinture, la lubrificazione eil controllo dei numerosi regolatori della dinamica, fanno spettacolo. Quando tutto è pronto si avvia il sistema inforcando i covoni che vengono caricati e inghiottiti dalla trebbiatrice.

All’interno, fra misteriosi frastuoni cadenzati, si compie la trasformazione liberando nella parte centrale i chicchi di grano che scrosciano all’interno dei sacchi di juta, e dalla parte opposta al carico la paglia dorata che viene sistemata in un tradizionale pagliaio a forma di cono. L’aria trasporta polvere profumata di frumento libero dalla spiga, di paglia, e positività per il prodotto ottenuto dalla coltivazione, che festa. Che impressione vedere questi esperti all’opera, diventati tali per aver in gioventù utilizzato questi robusti quanto ora delicati reperti storici, e tanto pubblico che ogni anno assiste soddisfatto al culto magico della trebbiatura.
La domenica a mezzogiorno si è consumato un pranzo tradizionale della campagna locale con un menù tipico costituito da pasta con sugo di oca, il secondo con carne di oca arrosto e panzanella; il dolce la crostata con marmellata fatta in casa di mele cotogne e uva fragola.
L’evento è stato organizzato da A.I.M.A.S. Associazione Italiana Macchine Agricole Storiche con il patrocinio del Comune di Bastia Umbra, con la presenza dell’Assessore alla cultura Paolo Ansideri e la collaborazione di vari sponsor. All’evento erano presenti i Commissari Gabriele Begnozzi, Vanni Borghi, Sandro Barchiesi, Michele Mela, Maicol Montesi, oltre al Presidente della Commisione ASI Macchine Agricole e Industriali Gianfranco Tardioli. L’A.I.M.A.S costituita di recente, conta oltre70 soci ed è stata presentata pubblicamente domenica 2 marzo 2025 all’Hotel Ristorante “Da Angelo” di Assisi, proponendosi di avvalorare i trattori storici divulgandone la conoscenza al pubblico e appassionati. L’associazione fornisce ai suoi numerosi soci sostegno amministrativo, tecnico e consulenza storica e, a coloro che possiedono un vecchio trattore, incoraggiamento per rimetterlo in funzione, evitando di svenderlo come ferraglia.
L’Associazione, già nel primo anno di attività, ha voluto dare anche un importante segnale di rispetto nei confronti dell’ambiente; infatti alcuni trattori che hanno partecipato all’evento sono stati riforniti con biocarburante ecosostenibile “Diesel HVO“ che riduce complessivamente le emissioni di CO2 fino al 90% e diminuisce il particolato (PM10) in atmosfera rispetto al diesel tradizionale. Il presidente A.I.M.A.S. Michele Mela di Bastia Umbra e i componenti del consiglio di amministrazione ringraziano tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di due giornate rievocative della storia agricola nazionale.
Nelle foto
-P 1030170 l’aia di trebbiatura;
-IMG 0590 avviamento Landini 40 cavalli anno 1932 del Museo Giulio Angelli di Gualdo Cattaneo
-IMG 0306 Esposizione trattori a Bastia Umbra