Un miliardo e 100 milioni di fatturato, nonostante le crisi legate alla guerra in Ucraina e alla carenza di materie prime. È il risultato, comunque positivo, denunciato da Kramp nel suo resoconto annuale. Come ha commentato il Cfo Hans Scholten, «Confrontando i costi totali del 2022 col 2021 risulta evidente un incremento di 16.5 milioni di euro. Tutto sommato, considerate le circostanze, è stato comunque un anno positivo. Sebbene Il nostro risultato risulti inferiore a quello del 2021, la nostra posizione finanziaria rimane molto forte, presentando una situazione di solvibilità di quasi il 47%».
Il Ceo Eddie Perdok, per parte sua, ha aggiunto: «È molto importante costruire ulteriormente, partendo dal nostro passato, concentrandoci sul miglioramento continuo. Per continuare ad accrescere la nostra quota di mercato dobbiamo rafforzare la nostra value proposition e migliorare costantemente i processi e i metodi di lavoro. Vogliamo inoltre dare forma a un futuro sostenibile, assicurandoci di identificare, ridurre al minimo e, ove possibile, prevenire qualsiasi rischio sociale o ambientale nella nostra filiera».
Nonostante l’anno difficile, tutte le filiali nazionali hanno registrato un incremento di fatturato, che per l’Italia vale il 14,03%, con una chiusura di esercizio a 31,1 milioni di euro.