Il meglio della tecnologia in mostra a Eima 2024

Credito: Mario Cucinella Architects
Dal 6 al 10 novembre alla Fiera di Bologna. Rassegna sempre più internazionale con 1.700 espositori provenienti da 150 Paesi

Cinque giorni di fiera, dal 6 al 10 novembre 2024, operatori provenienti da 150 Paesi, 1.700 aziende espositrici, cinque saloni tematici e almeno 150 tra convegni e workshop. Sono solo alcuni dei numeri della 46esima edizione di Eima International, la più importante fiera della meccanica per l’agricoltura e la cura del verde, presentata a Roma nella sede di Ice Agenzia, con la quale Federunacoma ha stretto una partnership per favorire il business internazionale delle macchine agricole.

Mariateresa Maschio

 

La presidente della federazione dei costruttori italiani Mariateresa Maschio ha sottolineato come la collaborazione con l’agenzia per il commercio estero permetterà di realizzare, nell’ambito della prossima Eima, un programma di incontri business to business con oltre 450 operatori economici di 80 nazioni, selezionati dalle sedi estere dell’agenzia e organizzati sulla base dell’interesse specifico di ciascun operatore per le diverse merceologie presenti.

Federunacoma prevede che l’edizione 2024 possa eguagliare, e forse superare, quella precedente (2022), quando i visitatori furono 327mila, dei quali 57mila esteri.

Cosa vedremo

Eima è una formidabile rassegna delle tecnologie per l’agricoltura, il luogo dove vengono valorizzate tutte le novità di prodotto, tutti i prototipi e le soluzioni tecnologicamente più avanzate per rispondere alle esigenze produttive di ogni modello di agricoltura. «Il concorso-mostra delle Novità tecniche, che costituisce uno dei punti di forza della rassegna bolognese e che riguarda tecnologie totalmente inedite, progettate e sviluppate dalle aziende e inserite nella produzione di serie – ha spiegato nel corso della conferenza la direttrice generale di Federunacoma Simona Rapastella – vede quest’anno 67 modelli premiati che abbracciano la più ampia merceologia, dalle trattrici alle macchine operatrici, dalle attrezzature all’elettronica applicata».

Ma oltre ad essere una sconfinata vetrina delle innovazioni, Eima è un sistema concepito per supportare il business delle imprese, e il “matching” fra la domanda e l’offerta a livello mondiale. Gli operatori economici, gli imprenditori agricoli e i tecnici dell’agromeccanica trovano in Eima supporti informativi in cinque lingue, servizi di interpretariato e di assistenza contrattualistica.

«Pienamente attivo, dopo il successo delle ultime edizioni, è il programma “Special guest” – ha aggiunto Rapastrella – che prevede un pacchetto di ospitalità per gli importatori, i rivenditori e gli operatori esteri, che si affianca all’incoming tradizionalmente organizzato in collaborazione con l’Ice, e alle visite delle delegazioni ufficiali organizzate in collaborazione con le ambasciate e con le Camere di commercio, che offrono ulteriori opportunità di cooperazione, soprattutto per i Paesi emergenti».

I temi principali

Di respiro internazionale sono anche le tematiche che verranno affrontate nei cinque giorni della rassegna mediante incontri dedicati, vedi fra le altre quelle relative alla crisi mondiale delle risorse idriche, alla coltivazione dei territori marginali e delle aree estreme del pianeta, e alla costituzione dell’area di libero scambio nel continente africano, alla quale è dedicato un importante Forum.

Eima 2024 ospiterà non meno di 150 tra convegni, conferenze e workshop, per offrire aggiornamenti su tecnologie e politiche per l’agricoltura e l’agromeccanica, declinati per settori merceologici e organizzati in parte nell’ambito dei cinque saloni tematici di Eima “Componenti”, “Energy”, “Green”, “Idrotech” e “Digital”.

Fra le aree tematiche, un particolare rilievo avrà quest’anno quella di Eima Campus dedicata alle università, alla ricerca e alla formazione, che comprende un programma di iniziative coordinate dall’Associazione italiana di ingegneria agraria (Aiia) con la presenza di 11 atenei. In questo contesto è previsto uno spazio dedicato ad Afi Accademia la scuola di alta formazione costituita da Federunacoma, che inizierà la propria attività nel gennaio 2025 con corsi di formazione anche in materia di management fieristico.


Vendite di trattrici, Italia ed Europa in rosso

Il mercato mondiale delle macchine agricole nel 2023 si è attestato intorno ai 164 miliardi di dollari – ha ricordato Maschio – dei quali 57 miliardi relativi alle trattrici agricole, 73 miliardi relativi alle altre tipologie di macchine e attrezzature e 34 miliardi attribuiti alla componentistica di settore. I dati sul commercio mondiale indicano una crescita negli ultimi 15 anni pari al 4,7% annuo per le trattrici e del 5% per le altre macchine. Le previsioni per il triennio 2024-2027 indicano una crescita del 4,9% annuo per le trattrici e del 5,4% per le altre macchine.

«Se il business di settore è storicamente concentrato nei quattro grandi mercati rappresentati da India (oltre 900mila trattrici immatricolate nel 2023), Cina (380mila), Stati Uniti (250mila) ed Europa (158mila) – ha detto la presidente di Federunacoma – in prospettiva la domanda di macchinari crescerà in Brasile, Argentina, Australia, Indonesia, Turchia e molti altri».

Nel Vecchio Continente, invece, le vendite di trattrici nei primi sette mesi del 2024 sono calate dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto indicano le rilevazioni periodiche del Cema, il comitato dei costruttori che riunisce le associazioni nazionali dei Paesi europei.

Secondo i dati diffusi dal Comitato nei mesi considerati le vendite di trattrici agricole hanno superato le 125mila unità, con un andamento diversificato a seconda delle classi di potenza. A essere penalizzate, infatti, sono state soprattutto quelle superiori a 37 kW, che hanno lasciato sul terreno il 9% (in ragione di circa 114mila mezzi venduti) mentre la gamma di bassa potenza, quella cioè dei mezzi fino a 37 kW, ha dimostrato una buona tenuta, incrementando del 4,5% con 58.600 nuove macchine immatricolate.

La contrazione delle vendite ha interessato la maggioranza dei Paesi europei, ma con alcune rilevanti eccezioni. Considerando soltanto i principali mercati nazionali, l’andamento vede una sostanziale stabilità della Germania, che con circa 18.500 unità immatricolate conferma gli stessi volumi del 2023, e un rimbalzo della Spagna. Dopo un 2023 complicato, il mercato iberico ha infatti registrato una ripresa degli acquisti, cresciuti del 9,9% tra gennaio e luglio (4.600 macchine). Non altrettanto positivo l’andamento di Francia e Gran Bretagna: se il mercato francese è comunque riuscito a contenere le perdite al 4,9% (17.400 unità), quello britannico registra un passivo del 11,7% con poco più di 7.700 macchine vendute.

Per quanto riguarda il mercato italiano, le immatricolazioni indicano a luglio un passivo per le trattrici del 15,3% (in ragione di poco più di 9.800 unità) e in negativo chiudono anche le mietitrebbiatrici (-35,5% per 200 unità), le trattrici con pianale di carico (-20,3% in ragione di 330 unità) e i sollevatori telescopici (-18,7% per un totale di 612 unità), mentre i rimorchi limitano il passivo all’1,9% (poco meno di 4.800 unità). In Italia, al problema dell’aumento dei costi si aggiunge l’attesa per il prosieguo delle varie misure di incentivazione (riallocazione dei fondi Pnrr-Next Generation, Transizione 5.0, seconda tranche del Fondo per l’innovazione).

Sui mercati extraeuropei i dati sembrano confermare la congiuntura non favorevole per due fra i principali Paesi: gli Stati Uniti segnano una contrazione nelle vendite di trattrici pari all’11,9% e l’India un calo, sempre per le trattrici, dell’8,7%.

Il meglio della tecnologia in mostra a Eima 2024 - Ultima modifica: 2024-09-12T16:00:01+02:00 da Roberta Ponci

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